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Dichiarazione di Sochi: lo sport contro lo spreco di cibo

Dichiarazione di Sochi lo sport contro lo spreco di cibo

X Conferenza Mondiale su Sport e Ambiente: le Federazioni sportive internazionali siglano la Dichiarazione di Sochi e richiedono misure immediate per ridurre lo spreco di cibo durante le manifestazioni sportive.

Dal 30 ottobre al 1° novembre a Sochi in Russia, che ospiterà le prossime Olimpiadi invernali del 2014, le Federazioni internazionali sportive insieme al Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e agli organizzatori di Giochi Olimpici e gare sportive internazionali e locali si sono riuniti in occasione della X Conferenza Mondiale su Sport e Ambiente con un obiettivo comune: adottare misure immediate e concrete per ridurre lo spreco di cibo durante gli eventi sportivi.

Presenti all’incontro il governo russo, il Ministero delle risorse naturali e dell’ambiente, il Comitato Olimpico russo, i rappresentanti dell’UNEP e circa 500 delegati provenienti da comitati olimpici nazionali, Federazioni Internazionali, Comitati Organizzatori dei Giochi Olimpici tra cui Rio 2016 Summer Games, le Olimpiadi invernali di Tokyo 2022 e i 2014 Youth Olympic Games di Nanchino, organizzazioni ambientali governative e non governative e istituzioni educative.

Il risultato è stata l’adozione della Dichiarazione di Sochi, siglata da tutti i partecipanti all’evento, che invita con lo slogan “Cambiare oggi per un domani migliore” tutti gli stakeholder del settore, compresi gli atleti, a collaborare alla campagna Think Eat Save: Reduce Your Foodprint, lanciata da UNEP e FAO con lo scopo di ridurre in modo significativo lo spreco di cibo nel mondo, stimato in un terzo del consumo globale.
Alcuni studi compiuti dalla FAO, infatti, indicano che se immaginassimo lo spreco di cibo come un paese dai confini geografici, esso risulterebbe il terzo più grande emettitore di gas serra al mondo. D’altra parte, oggi quasi il 30% dei terreni agricoli a livello mondiale viene utilizzato per produrre cibo e colture che non vengono mai consumati.

Nick Nuttall, direttore della Divisione comunicazione e informazione dell’UNEP, ha accolto con favore la Dichiarazione di Sochi: “Vorrei innanzitutto ringraziare il presidente del CIO Thomas Bach, che nel comprendere gli effetti dello spreco alimentare sull’ambiente globale ha immediatamente dato la sua massima disponibilità per affrontare questa sfida con impegno e serietà”.

Le Olimpiadi e i grandi eventi sportivi oggi – ha proseguito Nuttall – non rappresentano solo un’occasione unica per attrarre turisti, per farsi conoscere in tutto il mondo, per il rilancio economico di una città, ma sono diventati anche importanti operazioni di catering. Le Olimpiadi estive e le Paraolimpiadi di Londra 2012, ad esempio, hanno servito 14 milioni di pasti ai visitatori, agli spettatori e agli atleti. L’UNEP è pronta ad assistere il CIO e tutti i principali eventi sportivi per ridurre l’impronta alimentare (foodprint) e lavorare con gli atleti al fine di ispirare le comunità, i giovani ed i paesi su questo tema. Ognuno può e deve fare qualcosa contro lo spreco e la perdita di cibo e dare il proprio contributo allo sviluppo sostenibile”.

Achim Steiner, sottosegretario generale delle Nazioni Unite e direttore esecutivo dell’UNEP, ha concluso: “La X Conferenza Mondiale su Sport e Ambiente riparte da Rio+20 verso un nuovo modo di vivere sostenibile in cui la dimensione ambientale ha finalmente raggiunto un ruolo centrale accanto a quello economico e sociale. Oggi molte delle principali Federazioni sportive hanno già adottato gli aspetti fondamentali della compagna Think Eat Save nelle loro pianificazioni di eventi. L’obiettivo è quello di trasformare lo sport in uno strumento per promuovere l’istruzione basata su valori e stili di vita sani. D’altra parte non è un caso se tra i punti di intervento della Dichiarazione c’è anche la promozione della Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace, una recente iniziativa delle Nazioni Unite che coinvolge soprattutto i giovani e che sarà celebrata il 6 aprile di ogni anno”.

Per approfondire i contenuti della Dichiarazione di Sochi

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