Nell’annuale “missione di pulizia” durata un mese, 17 sommozzatori della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) hanno raccolto ben 57 tonnellate di rifiuti dalle coste nordoccidentali delle isolette centrali dell’Oceano Pacifico.
Paradisi incontaminati e remoti, luoghi di pace e natura, sognati da milioni di turisti ma visitati da pochi, alcuni addirittura completamente disabitati. Sono gli splendidi atolli dell’Oceano Pacifico che da qualche tempo stanno subendo una scioccante trasformazione: la spazzatura li sta sommergendo.
Durante una recente “missione di pulizia” durata 33 giorni, 17 sommozzatori della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) hanno raccolto ben 57 tonnellate di rifiuti dalle coste nordoccidentali di dieci piccoli atolli dell’Oceano Pacifico. Nonostante questi facciano parte di una delle più grandi aree marine protette al mondo, la Papahānaumokuākea Marine National Monument, e siano molto distanti dalla civiltà – le isole hanno un paio di residenti stagionali, ma nessuna popolazione umana permanente – sono stati trovati pieni di spazzatura: il team del NOAA ha, infatti, raccolto una vera e propria montagna di rifiuti che vanno dai tappi di bottiglia agli accendini, passando per plastica e attrezzatura da pesca abbandonata.
“La quantità di rifiuti marini che abbiamo trovato in questo luogo remoto e incontaminato è scioccante – ha commentato Mark Manuel, direttore delle operazioni della Coral Reef Ecosystem Division del NOAA – Le isole forniscono un prezioso habitat per coralli, pesci, uccelli, mammiferi marini e altri animali selvatici che risentono quindi maggiormente dello stato sempre più inquinato della zona. Durante la speciale missione di pulizia i sommozzatori hanno dovuto salvare tre tartarughe marine intrappolate dalle reti di pesca e hanno trascorso diversi giorni per rimuovere una super rete di 28 metri che si estendeva a 16 metri di profondità pesando più di 11 tonnellate”.
Dal 1996 vengono compiute su queste isole pulizie annuali, per un totale raccolto di 904 tonnellate di rifiuti in 19 anni, ma la quantità accumulata quest’anno è risultata essere di circa nove tonnellate sopra la media. E nonostante le reti da pesca rappresentino spesso la minaccia principale per la salute delle barriere coralline e dei grandi animali marini, da qualche tempo i piccoli rifiuti di plastica risultano essere un ulteriore grave problema sia in acqua sia a terra: l’équipe di “pulizia” ha scansionato, infatti, spiagge e fondali trovando oltre sei tonnellate di plastica solamente sulle rive dell’Atollo di Midway. Dalla missione sono stati raccolti in totale 7.436 frammenti di plastica dura, 3.758 tappi di bottiglia, 1.469 bottiglie di plastica per bevande e 477 accendini.