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Premio PA Sostenibile: 100 progetti per gli OSS dell’Agenda 2030

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Con l’adozione dell’Agenda 2030 da parte dell’ONU, che definisce 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs) che tutti i Paesi del mondo dovranno raggiungere entro in prossimi dodici anni, non solo è stato espresso un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, ma si è superata l’idea che la sostenibilità sia unicamente una questione ambientale, a favore di una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo. Un’agenda integrata e condivisa per politiche economiche, sociali e ambientali”.È questa la premessa al Regolamento del Premio PA Sostenibile. 100 progetti per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030, promosso all’interno della Manifestazione FORUM PA 2018 (22 – 24 maggio 2018), in collaborazione con l’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), per promuovere percorsi di innovazione volti a generare soluzioni per la costruzione di uno sviluppo economico e sociale che garantisca benessere equo e sostenibile e al quale si potranno candidare (scadenza 6 aprile 2018) progetti e soluzioni innovative per la Pubblica Amministrazione e per i territori.

Nelle scorse settimane, l’ASviS aveva pubblicato un’analisi aggiornata del nostro Paese rispetto agli impegni sottoscritti dell’Agenda ONU 2030 sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, da cui emergeva che per il loro conseguimento l’Italia rimane piuttosto lontana.

“Momento delicato questo: molte cose cambieranno, come per altro è fisiologico in una democrazia. Non sappiamo ancora quali scenari ci si aprono, ma certo fortissima è la spinta (bene o male indirizzata non sta a noi dirlo qui) ad una palingenesi che modifichi radicalmente il quadro esistente – scrive nell’articolo di lancio dell’iniziativa Carlo Mochi Sismondi, Presidente di FPA – In questo contesto il rischio della “sindrome da lavagna bianca” è fortemente presente. Una sindrome, che cancella dalla visione tutto quello che è stato fatto prima, accomunato ad un “passato” da cui prendere le distanze […] Una sindrome, comunissima nella politica, che nasce non solo dalla presunzione, ma anche da una reale ignoranza di chi non ha né la pazienza né il tempo di informarsi su quanto di meglio, in ogni campo, si è fatto, specie nei territori e nelle complesse realtà delle comunità locali. Così si fanno leggi nuovamente su cose su cui le leggi già c’erano e non c’era stata invece la cura e la tenacia dell’attuazione; così non si considerano né le buone o ottime pratiche né gli errori fatti e non si impara né dalle une né dagli altri. A questo pericolo di “anno zero” che è grave ovunque, ma che sarebbe deleterio in un campo come l’innovazione che ci vede già tanto indietro in Europa, rispondiamo, com’è nostro costume, rilanciando e apriamo così una grande call per raccogliere i migliori progetti realizzati dalle amministrazioni che possano aiutare l’Italia, ed in particolare i singoli territori, ad affrontare le tante debolezze dell’attuale modello di sviluppo, scegliendo un sentiero di crescita sostenibile da percorrere fino e oltre il 2030”.

La convinzione che sta alla base dell’iniziativa Premio PA Sostenibile vede la costante ricerca di innovazione da parte delle amministrazioni centrali e locali, ma anche da parte di associazioni e start up, come la strada irrinunciabile per assicurare benessere e sviluppo alle comunità.

Potranno essere candidati al Premio PA Sostenibile progetti/prodotti relativi ai seguenti ambiti.

  1. Ambiente, energia, capitale naturale: energie rinnovabili, tecnologie low carbon, clean tech; efficienza energetica e idrica; ciclo dei rifiuti; gestione sostenibile e uso efficiente delle risorse naturali; istruzione e awareness sulla sostenibilità ambientale; messa in sicurezza del territorio; green & blue economy.
  2. SDGs di riferimento: Acqua e servizi igienico sanitari (6), Energia pulita e accessibile (7), Lotta contro il cambiamento climatico (13).
  3. Diseguaglianze, pari opportunità, resilienza: misure per la lotta alla povertà e il sostegno al reddito; inclusione economica e sociale, accesso ai servizi di base e alle tecnologie; inclusione e integrazione delle persone con disabilità; resilienza ai mutamenti sociali e economici dei soggetti più vulnerabili; parità di genere; gestione dei migranti e dei richiedenti asilo.
    SDGs di riferimento: Sconfiggere la povertà (1), Parità di genere (5), Ridurre le disuguaglianze (10).
  4. Economia circolare, innovazione e occupazione: politiche attive del lavoro; promozione dell’imprenditorialità, della creatività e dell’innovazione; ricerca scientifica, aggiornamento tecnologico e innovazione dei sistemi produttivi e dei settori industriali (es. manifattura 4.0, IoT, robotica, Meccatronica); nuovi modelli per la produzione e il consumo di beni e servizi (es. sharing economy); food innovation e lotta agli sprechi alimentari.
    SDGs di riferimento: Lavoro dignitoso e crescita economica (8), Imprese, Innovazione e Infrastrutture (9), Consumo e produzione responsabili (12).
  5. Capitale umano ed educazione: migliore accesso all’istruzione a tutti i livelli; istruzione e formazione nell’ottica del lifelong learning; sviluppo competenze tecniche e professionali per l’occupazione; nuovi percorsi formativi.
    SDGs di riferimento: Istruzione di qualità (4).
  6. Città, infrastrutture e capitale sociale: urbanizzazione inclusiva e sostenibile; pianificazione e gestione partecipata e integrata dell’insediamento umano; gestione risorse idriche, rifiuti e qualità dell’aria in ambito urbano; trasporti e mobilità sostenibile; rigenerazione urbana, riuso del costruito; risparmio di suolo.
    SDGs di riferimento: Città e comunità sostenibili (11).
  7. Giustizia, trasparenza, partecipazione: lotta alla criminalità organizzata, recupero e riutilizzo dei beni confiscati alle organizzazioni criminali; contrasto della corruzione in tutte le sue forme; istituzioni efficaci, responsabili e trasparenti a tutti i livelli; processi decisionali reattivi, inclusivi, partecipativi e rappresentativi; trasparenza e garanzia di accesso alle informazioni (engagement dei cittadini e degli stakeholders all’utilizzo del FOIA); accountability.
    SDGs di riferimento: Pace, Giustizia e Istituzioni solide (16).
  8. Salute e welfare: accesso universale a servizi di assistenza sanitaria di qualità, anche attraverso le tecnologie del digitale; azioni a favore della prevenzione delle malattie; educazione e promozione dei corretti stili di vita; presa in carico delle persone affette da malattie croniche e degli non autosufficienti; soluzioni per l’assistenza territoriale e/o domiciliare e per la deospedalizzazione; med tech.
    SDGs di riferimento: Salute e benessere (3).

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