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Piste ciclabili: meglio progettarle lungo le strade secondarie

Una ricerca condotta dallo IASS di Potsdam per le strade di Berlino, utilizzando strumentazioni scientifiche montate su biciclette, fornisce utili informazioni per i pianificatori urbani e per i cittadini che vogliono assumere informazioni sulla qualità dell’aria delle strade che percorrono.

I risultati di una ricerca coordinata dall’Istituto per gli Studi Avanzati di Sostenibilità (IASS) di Potsdam che ha misurato le concentrazioni di inquinanti atmosferici in tempo reale lungo le strade di Berlino e Potsdam evidenziano, tra l’altro, la necessità che le piste ciclabili siano costruite lungo le strade secondarie delle reti urbane e non parallelamente alle strade di intenso traffico.

La ricerca ha misurare le concentrazioni di inquinanti atmosferici lungo le strade di Berlino e Potsdam durante i 3 mesi estivi, in tempo reale.

Lo Studio “Air pollution at human scales in an urban environment: Impact of local environment and vehicles on particle number concentrations” (Inquinamento atmosferico a scala umana in un ambiente urbano: Impatto dell’ambiente locale e dei veicoli sulle concentrazioni di particolato), è stato diffuso online prima della pubblicazione cartacea su Science of the Total Environment.

Per tre mesi estivi, dall’inizio di giugno alla fine di agosto, i ricercatori hanno misurato la qualità dell’aria in diverse parti della città di Berlino e Potsdam, usando sia le stazioni di misurazione già installate, sia le biciclette sulle quali erano montate delle tecnologie innovative che hanno permesso di cogliere le fluttuazioni delle concentrazioni ambientali medie lungo i percorsi, e di confrontare i risultati con le installazioni fisse e con quelli mobili.

Lo svantaggio delle installazioni fisse, infatti, è che non sono flessibili: misurano esattamente solo in un posto e solo determinate sostanze. La bicicletta, invece, si può guidare dovunque e può essere utilizzata in modo adattabile.

A turno i ricercatori dello IASS, una o due volte alla settimana hanno percorso le strade iterativamente, poiché le misurazioni sono affidabili solo se i tragitti vengono ripetuti più volte, variando notevolmente per effetto della meteorologia, del vento, del percorso, dell’ora del giorno e del giorno della settimana.

La ricerca ha rivelato importanti differenze nei livelli di inquinamento atmosferico a seconda del tipo di strada, dei fattori ambientali locali e dei tipi di veicoli che percorrono le strade adiacenti. Ad esempio, quando autobus, motociclette o camion si uniscono alle auto private lungo i percorsi, le concentrazioni di particolato aumentano dal 30% al 40% rispetto al livello ambientale medio.

Le situazioni di traffico intenso, come gli ingorghi, fanno aumentare le concentrazioni di particolato del 47%, mentre le uto in attesa al semaforo le fanno aumentare del 35%. L’uso della bicicletta nei quartieri residenziali le riduce del 17% rispetto al livello medio ambientale e del 22% quando si pedala attraverso spazi verdi o parchi.

  “Questi risultati sembrano logici a prima vista – ha affermato Erika von Schneidemesser, coordinatrice dei progetti Cambiamenti climatici e Inquinamento atmosferico presso lo IASS e autore principale dello Studio – Ciò che questo studio fa, tuttavia, è di fornire le prove quantitative necessarie per convalidare tali assunzioni comuni .I risultati suggeriscono, inoltre, che in futuro i pianificatori urbani dovrebbero progettare le piste ciclabili lungo le strade secondarie parallele alle principali arterie. Questo garantirebbe che i percorsi restino interessanti, riducendo al contempo l’esposizione al particolato. Fino ad allora, i ciclisti farebbero meglio a percorrere le piste ciclabili attraverso parchi e aree residenziali. Tuttavia, questi risultati non debbono essere colti in modo sbagliato, perché andare in bicicletta, anche sulle strade principali, è ancora molto più salutare che guidare l’auto!”.

In copertina: Il gruppo di ricercatori autori dello Studio (Erika von Schneidemesser è la seconda da destra) in sella alle biciclette con i sensori per acquisire i dati in tempo reale degli inquinanti atmosferici lungo le strade di Berlino e Potsdam. (Fonte: IASS/G.Watrich).

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