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Overshoot Day 2020: l’Italia comincia a indebitarsi fin dal 14 maggio

In attesa di conoscere le ripercussioni del lockdown imposto per il contenimento della pandemia sull’impronta ecologica del nostro Paese, viene riconfermata la data dell’Oveshoot Day dello scorso anno, ma la drammatica situazione che stiamo vivendo dovrebbe far riflettere sulla necessità di ridurre l’impronta ecologica e arrestare la perdita degli ecosistemi e dei servizi che questi ci offrono.

Oggi per l’Italia è l’Oveshoot Day ovvero la data entro la quale, considerato lo stile di vita dei suoi cittadini si deve considerare che il Paese abbia esaurito il budget di natura a disposizione.

A calcolare l’Overshoot Day è il Global Footprint Network, un’Organizzazione di ricerca internazionale che si occupa di sviluppare e promuovere strumenti volti ad accelerare la transizione verso un futuro più sostenibile, sulla base dell’indicatore ambientale “impronta ecologica” che misura la quantità di suolo e di mare biologicamente produttivi che servirebbero per generare le risorse consumate dalla popolazione e assorbire i suoi rifiuti e emissioni, confrontandola con la “biocapacità” della Terra di rigenerarle in un anno.

Quest’anno, la pandemia di Covid-19 e il lockdown imposto nella maggior parte dei Paesi per il suo contenimento e soppressione, avrà delle notevoli ripercussioni sull’impronta ecologica di ogni Paese e, quindi, sull’effettiva data dell’Overshoot Day.

Tuttavia, non essendo ancora possibile stabilire quanto dureranno le misure in atto e il momento e modalità della ripresa, si è deciso di mantenere per ogni Paese le date inserite in National Footprint and Biocapacity Accounts edizione 2019.

Pertanto per l’Italia l’Overshoot Day viene confermato al 14 maggio. L’anno scorso era il 15 maggio, ma essendo il 2020 un anno bisestile, la data è stata spostata in avanti di un giorno, largamente in anticipo rispetto all’Overshoot Day globale, caduto il 29 luglio.

La drammatica situazione che il mondo intero sta vivendo dovrebbe costituire un motivo ulteriore per farci ricordare che il Pianeta su cui viviamo ha dei confini, oltrepassati i quali le dinamiche innescate sono imprevedibili e pericolose.

Bisogna, quindi, bisogna che i pacchetti economici per la ripresa post-Covid-19 si basino sul conseguimento degli obiettivi climatici dell’Accordo di Parigi e quelli di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU al 2030, in grado al contempo di ridurre l’impronta ecologica e arrestare la perdita degli ecosistemi e dei servizi che questi ci offrono e che sono anche il miglior vaccino per non incorrere in ulteriori pandemie

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