Agenda Agroalimentare Fiere e convegni Marche

Marche regione al plurale alla conquista di Vinitaly 2019

Allo Stand istituzionale delle Marche si è celebrato il 50° anniversario della DOC “Bianchello del Metauro”, il vino che avrebbe contribuito alla sconfitta dei Cartaginesi nella battaglia del Metauro contro l’esercito romano.

Vinitaly è una fantastica celebrazione della qualità e della biodiversità del patrimonio culturale e vitivinicolo, che si rispecchia nel fatto che l’Italia ha più di 600 indicazioni geografiche, il numero più alto in Europa – ha dichiarato Phil Hogan, Commissario UE per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale intervenendo alla cerimonia inaugurale della 53ma edizione di Vinitaly 2019Compito dell’Unione europea è tutelarle. L’Unione europea esporta oltre 20 miliardi di euro di vino, dei quali oltre 6 miliardi vengono dall’Italia. Sono convinto che i viticoltori avranno ancora più successo nei prossimi anni. Come Unione europea stiamo lavorando per costruire rapporti commerciali in tutto il mondo e la diplomazia economica sta dando grandi risultati, dall’Asia ai nuovi mercati emergenti come l’Australia”.

E puntano proprio ad un’ulteriore crescita dell’export i vini marchigiani presenti alla rassegna con la presenza di 140 aziende,  di cui 71 all’interno dello Stand della Regione Marche (57 coordinate dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini  e 14 dal Consorzio Vini Piceni), mentre 69 sono presenti in maniera autonoma.

Il 2018 ha infatti registrato un +9,5% di crescita dell’esportazione (il triplo della media nazionale), con i bianchi a far la parte del leone (Verdicchio dei Castelli di Jesi, Pecorino e Passerina), come attestano i numeri presentati nel pomeriggio del 7 aprile, durante il Convegno “Marche: mercato e promozione a confronto” con la presentazione dell’indagine Nomisma Wine Monitor sui numeri del settore.

Un territorio che si caratterizza anche per l’incidenza del bio, che vede le Marche al 2° posto in Italia per superficie vitata e per le 20 denominazioni autoctone che ne esprimono l’identità territoriale: 5 DOCG (controllate e garantite) e 15 DOC (controllate), insieme a una IGT(indicazione geografica tipica)..

E se lo scorso anno , si sono celebrati i cinquant’anni delle DOC del Rosso Piceno e del Verdicchio dei Castelli di Jesi, quest’anno l’8 aprile a “Terrazza Marche, tra degustazioni di 12 etichette rappresentative e assaggi firmati dallo chef stellato Errico Recanati, si è celebrato il 50° anniversario della DOC Bianchello del Metauro, il vino che avrebbe contribuito a sconfiggere l’esercito cartaginese e salvare Roma.

Secondo lo storiografo greco Polibio (206 a.C.- 124 a.C.) che visse per 17 anni a Roma dove poté acquisire resoconti attendibili dei fatti salienti della seconda Guerra Punica (218 a.C. – 202 a. C), la battaglia decisiva per le sorti di Roma ovvero la battaglia del Metauro (207 a.C.) che impedì alle forze Cartaginesi che provenivano dalla Spagna di ricongiungersi a quelle di Annibale, stanziate nell’Italia Meridionale, fu perduta dal fratello Asdrubale anche per non aver potuto fare affidamento sui Galli, arruolati come gli Spagnoli e i Liguri lungo il percorso, che la notte precedente avevano ecceduto in libagioni.
Conquistata la vittoria i Romani cominciarono a saccheggiare l’accampamento nemico e ad uccidere una parte dei Galli che stavano ancora adagiati nei loro giacigli, intontiti dall’ubriacatura, come vittime imbelli” (Storie, Libro XI, Cap.3).

Antica è l’origine del vitigno autoctono Biancame, per il colore pallido della sua buccia, che costituisce, secondo il disciplinare di produzione, il 95% della DOC, prodotto in 18 comuni della provincia di Pesaro e Urbino, lungo il corso del fiume Metauro, di cui la denominazione, con una particolare predisposizione nelle zone interne, in tre declinazioni; Superiore, Spumante e Passito. Vino bevibile e facile, originariamente pensato per un consumo ancora giovane, negli ultimi anni è stato oggetto di interessanti esperimenti che lo hanno portato ad assumere nuove forme adatte ad un consumo più maturo.

Nel pomeriggio Valoritalia, la società leader nelle attività di Controllolsui vini DOCG, DOC, IGT, ha presentato il numero monografico di Valorimag dal titolo “100% Marche”, dedicato alla situazione del vigneto nell’unica regione al plurale della Penisola.
Le radici del successo delle Marche – ha spiegato il Presidente di Valoritalia, Francesco Liantonio – non possono prescindere dalla felice intuizione di dotarsi volontariamente, in tempi non sospetti, di un apparato di controllo. I marchigiani sono stati infatti tra i ‘pionieri’ in Italia nell’attuare concretamente la complessa regolamentazione in materia di verifiche delle produzioni certificate”.

In copertina: Bianchello del Metauro DOC (foto:www.lafanodioggi.it)

 

Articoli simili

Lascia un commento

* Utilizzando questo modulo accetti la memorizzazione e la gestione dei tuoi dati da questo sito web.