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Vinitaly 2019: la manifestazione imperdibile dedicata al mondo del vino

A Vinitaly 2019 (Verona, 7 -10 aprile ) sono in aumento il numero delle aziende e la superficie espositiva, a dimostrazione del suo successo tra produttori e operatori del settore.

Si appresta al via Vinitaly 2019 (Verona, 7-10 aprile), il Salone Internazionale del Vino e dei Distillati, giunto alla 53ma edizione, essendo nato nel 1967 con le “Giornate del Vino“, la manifestazione che più d’ogni altra ha scandito l’evoluzione del sistema vitivinicolo nazionale ed internazionale, contribuendo a fare del vino una delle più coinvolgenti e dinamiche realtà del settore primario.

Nonostante l’ampliamento della superficie netta venduta abbia superato quest’anno i 100mila mq, il sold-out era già intervenuto lo scorso novembre, opzionati da circa 4.600 aziende agricole, 130 in più dello scorso anno.

Per quattro giorni alla Fiera di Verona si riunisce tutto quel mondo che costituisce un mercato potenziale per il vino – ha affermato Giovanni Mantovani, Direttore generale di VeronaFiere Spa – A Vinitaly 2019 abbiamo registrato 32mila top buyer esteri da 143 nazioni e anche quest’anno si è continuato a lavorare per incrementare la qualità della domanda in fiera. Abbiamo così investito ulteriori risorse sull’attività di incoming, selezionando e invitando operatori da 50 paesi target, rappresentativi di tutti i continenti. Una strategia che non trascura l’offerta, dal momento che cresce anche l’area International Wine Hall, con un significati vo aumento degli espositori stranieri da 35 Paesi”.

Due le novità in programma a Vinitaly 2019 :

– l’Organic Hall che accoglie Vinitalybio, organizzato in collaborazione con Federbio e dedicato ai vini biologici, e la collettiva dell’associazione Vi.Te. (Vignaioli e Territori), che da sette anni collabora con VeronaFiere per rappresentare i vini artigianali, liberando spazio per nuove aziende nella collettiva FIVI (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti), in costante crescita anno su anno;

– il nuovo Salone Vinitaly Design nel cui ambito sono proposti tutti quei prodotti ed accessori che completano l’offerta legata alla promozione del vino e all’esperienza sensoriale: dall’oggettistica per la degustazione e il servizio, agli arredi per cantine, enoteche e ristoranti, sino al packaging personalizzato e da regalo.

Si rafforza inoltre, il sistema a rete Vinitaly Directory – Official catalogue & business guide con l’ampliamento delle lingue (da 3 a 9), con l’obiettivo di facilitare la ricerca, durante tutto l’anno, di aziende e vini da parte dei buyer e di altre categorie di professionisti, quali enologi, sommelier, horeca, che possono così preparare al meglio gli appuntamenti nel luogo fisico di incontro in Fiera, ottimizzando tempi e investimenti. Uno strumento che si evolverà in una piattaforma per l’ enoturismo, rivolta sia gli operatori professionali sia ai winelover.

Per essere sempre più strumento in grado di supportare il business delle imprese del comparto, servono anche specifiche analisi come quelle di Vinitaly – Nomisma Wine Monitor sui principali mercati consolidati e sulle opportunità esistenti in molte aree, ancora poco presidiate e conosciute. L’obiettivo è di offrire un’analisi puntuale degli andamenti reali del mercato, capace di valorizzare punti di forza ed evidenziare aree di criticità e miglioramento, anche per orientare al meglio le politiche della promozione e le risorse a disposizione.

Il focus del 2019, è il mercato emergente dell’Asia orientale.
Export complessivo mondo: l’Italia chiude in positivo il 2018 (+3,3%, 6,149 mld di euro), ma comanda la Francia (9,334 mld di euro).
L’Asia Orientale è l’area geopolitica dove l’import di vino è cresciuto di più a valore nell’ultimo decennio: +227% (6,45 mld di euro nel 2018).
L’Ue rimane il mercato più importante (13,3 mld di euro) ma in 10 anni cresce solo del 20%, seguita dall’area del Nord America, a +65% e 6,95 mld di euro, tallonata dall’Asia.
Tra i 10 top buyer, Cina e Hong Kong hanno registrato la crescita in valore più accentuata (import da mondo) negli ultimi 5 anni, con un tasso annuo di crescita a +14,9% e +11%.
La variazione più bassa del quinquennio è invece quella dei 2 top buyer europei, UK e Germania, rispettivamente a -2,3% e +1,2%.
Asia Orientale: Francia leader con quota di mercato al 50% e oltre 3,2 mld di euro. Poi Australia (15,9%), Cile (8,9%) e Italia (6,5%; 5,9% in Cina).
Asia orientale: le esportazioni di Bordeaux e Borgogna valgono oltre 1 mld di euro, più del quadruplo rispetto a tutti i rossi italiani.
Asia Orientale: Italia al rallenty, cresciuta meno del mercato in tutti i principali Paesi.
Asia Orientale: stime a 5 anni premiano Belpaese, in primis in Cina e Corea del Sud.

In contemporanea a Vinitaly 2019, si svolge Enolitech, il Salone internazionale delle tecnologie applicate alla filiera del vino, dell’olio e della birra, giunto alla sua 5a edizione, che ha registrato anch’esso il tutto esaurito e con una lista d’attesa che esprime la vivacità innovativa di un settore del made in Italy leader in tutto il mondo. In esposizione a Enolitech, le migliori soluzioni hi tech e digital per la vitivinicoltura, l’olivicoltura e la produzione di birra, quest’ultima anche con gli impianti per microbirrifici, aumentati nel nostro Paese del 400% in 10 anni grazie all’exploit del fenomeno della craft beer (birra artigianale). Spazio anche alla sostenibilità, con attrezzature e strumenti green per rispondere a esigenze di filiera sempre più a basso impatto ambientale.

Anche quest’anno abbiamo lavorato per organizzare il miglior Vinitaly di sempre – ha dichiarato Maurizio Danese, Presidente di VeronaFiere SpA – Per questo tra i padiglioni troviamo sempre più innovazione, internazionalità, digitalizzazione. Tutto per affinare ulteriormente la manifestazione come il più efficace strumento di business per gli operatori del settore vitivinicolo, in arrivo a Verona da oltre 140 nazioni”.

 

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