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Manifesto per un’economia a misura d’uomo contro la crisi climatica

Presentato ad Ancona il Manifesto per costruire un mondo più sicuro, civile e gentile, promosso da Fondazione Symbola, Coldiretti, Confindustria, Enel, Novamont e Sacro Convento di Assisi, a cui hanno già aderito oltre 1.000 esponenti del mondo economico, sociale e culturale.

Nel percorso che si concluderà con un evento il 24 gennaio 2020, presso il Sacro Convento di Assisi, ha fatto tappa ad Ancona il 20 dicembre 2019 la presentazione del Manifesto per costruire un mondo più sicuro, civile e gentile, promosso dal Presidente della Fondazione Symbola, Ermete Realacci, dal Presidente della Coldiretti Ettore Prandini, dal Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia,  dall’Amministratore delegato di Enel Francesco Starace, dall’Amministratore delegato di Novamont Catia Bastoli e dal Direttore della Sala stampa del Sacro Convento di Assisi Padre Enzo Fortunato, e già firmato da numerosi esponenti del mondo economico, sociale e culturale, tra cui l’Architetto e Senatore a vita Renzo Piano, il Presidente e Fondatore di Slow Food Carlo Petrini.
Le adesioni al Manifesto hanno già superato le 1.000 firme e continueranno nei prossimi giorni fino all’evento di Assisi.

Affrontare la crisi climatica è una sfida di enorme portata che richiede il contributo delle migliori energie tecnologiche, istituzionali, politiche, sociali, culturali e soprattutto la partecipazione dei cittadini – sottolineano i promotori – Importante è stato ed è in questa direzione il ruolo dell’Enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco. Siamo convinti che, in presenza di politiche serie e lungimiranti, sia possibile azzerare il contributo netto di emissione dei gas serra entro il 2050. Questa sfida può rinnovare la missione dell’Europa dandole forza e centralità. E può vedere un’Italia in prima fila. Noi siamo convinti che non c’è nulla di sbagliato in Italia che non possa essere corretto con quanto di giusto c’è in Italia. Noi, in ogni caso, nei limiti delle nostre possibilità, lavoreremo in questa direzione, senza lasciare indietro nessuno, senza lasciare solo nessuno”.

Assieme al Manifesto, durante l’evento svoltosi presso la Camera di Commercio è stata presentata la X edizione del RapportoGreenItaly 2019” che scatta la fotografia della green economy italiana.
La generazione Greta ha bisogno di risposte più che di carezze. Molto sta cambiando anche se troppo lentamente. Quando 10 anni fa pubblicavamo il primo GreenItaly – ha affermato Ermete Realaccinel mondo c’erano 25 GW di fotovoltaico installato: oggi i GW sono diventati 660. La tecnologia ha compiuto enormi progressi e in questi 10 anni il costo dell’elettricità da fotovoltaico, dice l’UNEP, è crollato dell’81%, e quello dell’eolico del 46%. È già oggi in campo un’economia più sostenibile e a misura d’uomo che mette insieme innovazione e qualità con valori e coesione sociale; ricerca e tecnologia con design e bellezza, industria 4.0 e antichi saperi. Un modello produttivo e sociale che offre al nostro Paese la possibilità di avere un rilevante ruolo internazionale: già oggi l’Italia è la superpotenza europea nell’economia circolare con il 79% di rifiuti totali avviati a riciclo e presenta un’incidenza ben superiore rispetto a tutti gli altri grandi Paesi europei”.

Ovviamente è stato dedicato un focus alla Green economy della Regione Marche.
Sono 11.585 le imprese che hanno effettuato e effettueranno eco-investimenti nella regione. A livello provinciale è Ancona con le sue 2.674 imprese green la provincia più virtuosa; seconda Pesaro-Urbino con 2.074 aziende green; terza nelle Marche è Macerata con 1.585 imprese; quarta Ascoli Piceno a quota 1.433; seguita da Fermo, con 937 imprese che hanno investito o investiranno in tecnologie green entro il 2018.

Nelle Marche sono previste dalle imprese 10.126 nuovi contratti stipulati a green jobs per il 2019. L’attenzione all’ambiente rappresenta un importante valore aggiunto per chi lavora sulla qualità dei prodotti. I protagonisti marchigiani della sostenibilità citati in GreenItaly: Associazione dei Comuni virtuosi, Cantori, Coloreria Officinale ColorOff, DIENPI, FAAM Group, Fattoria di Campagna, Ridea Heating Design – Al-tech srl, Tires, Università Politecnica delle Marche.

Al fianco di Ermete Realacci, Fabio Renzi, Segretario Generale della Fondazione Symbola e Gino Sabatini, Presidente Camera di Commercio delle Marche, sono intervenuti:
Mauro Gallegati, economista, Università Politecnica delle Marche;
Maria Letizia Gardoni, Presidente Coldiretti Marche;
Rodolfo Giampieri, Presidente Autorità di sistema portuale Mare Aadriatico centrale;
Gian Luca Gregori, Rettore Università Politecnica Delle Marche;
Pietro Marcolini, Presidente ISTAO;
Giuseppe Mazzarella, Presidente Confartigianato Marche;
Diego Mingarelli, Vicepresidente Piccola Industria Confindustria;
Maurizio Paradisi, Vicepresidente CNA Marche; – Massimiliano Polacco, Direttore Confcommercio Marche Centrali;
Francesca Pulcini, Presidente Legambiente Marche Onlus.

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