Un rapporto di alcune Ong per la giustizia climatica propone una metodologia alle istituzioni finanziarie internazionali per valutare i progressi di allineamento degli investimenti con l’Accordo di Parigi, criticando la Banca Mondiale che nelle ultime linee guida ha escluso il sostegno al carbone ma consente ancora quello per gas fossile e petrolio.
Dalla firma dell’Accordo di Parigi (2015) per il contenimento dell’aumento della temperatura globale a 1,5 °C alla fine del secolo, il Gruppo della Banca Mondiale (WBG) ha finanziato e incentivato per 165 miliardi di dollari gli investimenti in combustibili fossili. Anche la nuova guida che specifica in dettaglio come allineerà i suoi investimenti con l’Accordo di Parigi, la WBG continua ad “alimentare il fuoco” del caos climatico, non riuscendo a spostare i finanziamenti dai combustibili fossili.
Questa critica alla Banca Mondiale, mossa lo stesso giorno del rilascio da parte dell’IPCC dell’AR6 Synthesis Report in cui si chiede un “cambiamento trasformativo” per limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C e assicurare un “mondo sostenibile ed equo”, è stata formulata dagli attivisti di Recourse, CIEL (Center for International Environmental Law) e TrendAsia, Ong che si battono per la giustizia climatica, in occasione della pubblicazione congiunta del Rapporto“Harnessing Public Finance Potential to Create Renewable Energy Economies”.
“Purtroppo, la nuova guida della Banca mondiale è tutt’altro che trasformativa – ha dichiarato Fran Witt, responsabile della campagna di Recourse – Continuare a fornire finanziamenti, garanzie e sostegno politico ai combustibili fossili sta semplicemente alimentando il fuoco della crisi climatica. Anche se ci sono alcune mosse positive nella nuova guida, è incredibile che la definizione ‘low carbon’ della Banca Mondiale lasci così tanto spazio per l’espansione del gas fossile e pericolose false soluzioni come la cattura e lo stoccaggio del carbonio. Alla luce del severo avvertimento dell’IPCC, secondo cui abbiamo un’ultima possibilità per limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C, questa è stata un’opportunità storica per la Banca, ma tali documenti suggeriscono che è stata persa”.
Secondo Recourse, la metodologia di allineamento alla Accordo di Parigi del WBG farebbe “il minimo indispensabile” sui combustibili fossili, escludendo il sostegno per “l’estrazione di carbone termico e torba e la produzione di elettricità da carbone e torba“, ma consentendo il sostegno agli investimenti in gas fossile e petrolio.
L’Istituzione avrebbe allineato la sua nuova strategia ai Piani d’azione per il clima dei singoli paesi, noti come contributi determinati a livello nazionale (NDC), che l’ultimo Emissions Gap Report dell’UNEP ha mostrato che stanno collettivamente impostando il mondo su un percorso verso 2,4-2,6 °°C.
Il rapporto ribadisce quanto sia fondamentale per i paesi stabilire un percorso chiaro e rapido per la transizione verso un futuro di energia rinnovabile sostenibile. Ciò richiederà una combinazione di investimenti a breve termine per soddisfare le attuali esigenze di raggiungere gli obiettivi del 2030, pianificando al contempo investimenti per una profonda decarbonizzazione dell’economia a lungo termine nei decenni successivi.
A tal fine, viene definita una metodologia intesa a valutare i progressi del Gruppo della Banca Mondiale per allineare i propri investimenti, la consulenza politica e lo sviluppo di capacità con l’Accordo di Parigi, per aprire la strada agli investimenti in una fiorente economia rinnovabile. Allo stesso tempo il WBG e gli altri Istituti finanziari internazionali dovrebbero supportare i paesi a raggiungere entro il 2030 gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 7. Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni, e 5. Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment d i tutte le donne e le ragazze.
L’approccio proposto mira a garantire che:
– la Banca mondiale allinei i suoi investimenti, la consulenza politica e lo sviluppo di capacità con l’Accordo di Parigi per affrontare efficacemente il cambiamento climatico;
– l’economia sia completamente sostenibile e alimentata da energia rinnovabile, non lasciando spazio per i combustibili fossili (gas fossile, petrolio, carbone) o false soluzioni, come la cattura, l’uso e lo stoccaggio del carbonio (CCUS); idrogeno blu; nucleare; o grande idroelettrica, se si vuole mantenere l’aumento della temperatura globale entro la traiettoria di 1,5 °C;
– la transizione energetica dovrebbe avvenire in un modo che non imponga ulteriormente l’onere e il costo della transizione sulle comunità che non hanno responsabilità sul cambiamento climatico, comprese le donne e le popolazioni indigene.