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Prodotti tessili: nuovi CAM per forniture e restyling

Entreranno in vigore il 22 maggio 2023 i nuovi Criteri Ambientali Minimi per le forniture di abbigliamento e accessori tessili, tessuti per interni, inclusa la teleria e la biancheria piana, nonché quelli per l’affidamento del servizio integrato di ritiri, restyling e finissaggio dei prodotti tessili.

Il 23 marzo 2023 è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il Decreto 7 febbraio 2023 del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) concernente i “Criteri ambientali minimi per le forniture ed il noleggio di prodotti tessili ed il servizio di restyling e finissaggio di prodotti tessili“ che entreranno in vigore il 22 maggio 2023, abrogando contestualmente quelli del D.M. 30 giugno 2021, e che hanno apportato lievi integrazioni ed aggiornamenti tecnici al fine di promuovere in modo più incisivo l’ingresso nelle forniture pubbliche di prodotti realizzati con fibre riciclate.

Sono inclusi nell’ambito di applicazione dei presenti CAM i seguenti prodotti tessili:
a) Abbigliamento e accessori tessili: composti per almeno l’80% in peso da fibre tessili tessute, non tessute o a maglia;
b) Tessuti per interni, inclusa la teleria e la biancheria piana: i prodotti tessili per uso interno costituiti per almeno l’80% in peso da fibre tessili tessute, non tessute o a maglia;
c) Elementi non fibrosi: i prodotti intermedi incorporati nell’abbigliamento e negli accessori tessili e nei tessuti per interni, comprese le cerniere, i bottoni e altri accessori, nonché le membrane, i rivestimenti e laminati.

Sono specificatamente altresì inclusi nell’ambito di applicazione dei presenti CAM anche le mascherine filtranti, non monouso, prodotte e acquisite per far fronte all’emergenza sanitaria.

Non sono inclusi nel gruppo di prodotti “prodotti tessili”:
a. i prodotti destinati ad essere smaltiti dopo un unico uso;
b. i tessuti che fanno parte di strutture destinate all’uso esterno.

Vengono valorizzati con punteggi premianti: i prodotti preparati per il riutilizzo, prodotti con fibre tessili riciclate e/o costituite da sottoprodotti derivanti da simbiosi industriale in funzione del contenuto di riciclato e/o di sottoprodotto. Per simbiosi industriale si intende “la proporzione in massa di materiale non precedentemente classificato come rifiuto […] e ceduto a titolo gratuito o oneroso da parte di un’impresa o un ramo d’azienda che produce prodotti non in competizione diretta con i prodotti tessili”.

Le fasce di premialità che possono essere applicate dalle stazioni appaltanti sono 3:
per i prodotti con contenuto di riciclato e/o sottoprodotto da simbiosi industriale oltre il 70% rispetto al totale delle fibre, si assegnano punti X;
per i prodotti con contenuto di riciclato e/o sottoprodotto da simbiosi industriale tra il 50% e il 70% rispetto al totale delle fibre, si assegnano punti Y< X;
– per i prodotti con contenuto di riciclato e/o sottoprodotto da simbiosi industriale tra il 30% e il 50% rispetto al totale delle fibre, si assegnano punti Z=Y.

I prodotti per poter accedere ai punteggi premianti devono essere in possesso di etichetta Global Recycle Standard, Remade in Italy o certificazioni equivalenti. Contestualmente sono stati approvati anche i CAM relativi all’affidamento del servizio integrato di ritiro, restyling e finissaggio dei prodotti tessili. Per restyling si intendeun processo mediante il quale il capo usato viene trasformato in un nuovo prodotto sottoponendolo a uno o più dei seguenti processi: modifica del taglio, nobilitazione, finitura, eventuale aggiunta di componenti nuovi, confezionamento, in modo tale da recuperare una quota significativa del tessuto ori

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