Clima Sostenibilità

Green City: una roadmap per rafforzarne l’impegno climatico

La Conferenza Nazionale delle Green City, organizzata da Green City Network promosso dalla FoSS e svoltasi nell’ambito del Festival Green & Blue (6-8 giugno 2023) si è incentrata quest’anno sul tema della neutralità climatica delle città, con particolare riguardo alle città italiane selezionate nell’ambito della EU Mission 100 climate-neutral cities, per rafforzarne l’impegno soprattutto nello sviluppo delle rinnovabili e nella decarbonizzazione dei trasporti.

Come migliorare l’impegno delle città per il clima, per ridurre le emissioni che causano la crisi climatica e per misure di adattamento efficaci?

Su questo tema si è incentrata la Conferenza Nazionale delle Green City, organizzata dal Green City Network promosso dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile (FoSS) e svoltasi a Roma il 5 giugno 2023 nell’ambito del Festival Green & Blue (Milano, 6-8 giugno 2023), che è stata dedicata quest’anno al tema della neutralità climatica delle città, con particolare riguardo alle città italiane selezionate nell’ambito della EU Mission 100 climate-neutral cities (Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino) e alle altre che si stanno muovendo verso un’anticipazione degli obiettivi di neutralità climatica al 2050.

L’Italia, così pesantemente colpita dalla crisi climatica e così vulnerabile, deve fare la sua parte per affrontarla, contenerla e contribuire a fermarla. Negli ultimi nove anni sono state tagliate invece solo circa 2 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra l’anno: di questo passo al 2030 taglieremo le emissioni solo del 23%, a fronte di un target europeo del 55% e l’obiettivo della neutralità carbonica fissato nel 2050 verrebbe raggiunto nel 2220 a meno che non si proceda al ritmo di un taglio di 14 milioni di tonnellate di CO2 l’anno, 7 volte la media degli ultimi 9 anni.

Nonostante l’Italia abbia dovuto sopportare dal 2013 ben 29 alluvioni, quasi 3 ogni anno, fino a quella devastante dell’Emilia Romagna – ha affermato Edo Ronchi, Presidente della FoSS nella sua relazione introduttiva – è l’unico grande Paese europeo che non ha approvato una legge per il clima, approvata da tempo in Germania, in Francia, in Spagna e nel Regno Unito. Una legge necessaria per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050”.

L’impegno delle città per il clima deve essere rafforzato. In particolare, per:
Sviluppo delle rinnovabili. Nel 2022 in Italia c’è stato addirittura un calo della produzione di elettricità da rinnovabili scesa a 100,2 TWH, -14,7% rispetto al 2021 per il forte calo dell’idroelettrico, lo stallo dell’eolico e il basso aumento del fotovoltaico. La crescita della nuova potenza installata nel 2022 per eolico e fotovoltaico in Italia è stata di 3GW, contro i +5GW in Francia, + 9 GW in Spagna, + 11 GW in Germania, mentre si continua, anche dopo l’emergenza del prezzo del gas, ad usare nel 2023 carbone per produrre una quota importante di elettricità.

Fonte: Slide di presentazione di Edo Ronchi

Le città dovrebbero fare di più per aumentare le rinnovabili negli edifici pubblici, per promuovere, sostenere e agevolare le iniziative dei cittadini per installare impianti a fonti rinnovabili; per sostenere le imprese nell’autoproduzione di energia con impianti rinnovabili e per utilizzare le nuove possibilità offerte dalle comunità energetiche.

Maggiore impegno a decarbonizzare i trasporti. Sono in crescita i giovani che rinunciano alla patente e all’auto, occorre incoraggiare la tendenza a ridurre l’uso dell’auto in città, promuovendo il trasporto pubblico e quello condiviso (sharing), la mobilità ciclo-pedonale e sostenere, anche in Italia un passo più deciso nella transizione verso una mobilità elettrica. L’elettrificazione della mobilità, specie delle auto, procede troppo lentamente, siamo in coda all’ Europa. I punti di ricarica pubblica per auto elettriche sono circa 40.000 in Italia: ancora troppo pochi, occorre aumentarli più rapidamente.

Nel corso della Conferenza sono stati presentati gli esiti di una consultazione di un campione di città italiane sul recente Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (PNACC), che ha chiuso la fase di consultazione e che ora bisogna rendere operativo con misure applicate nei territori e nelle città. Ben il 98% del campione ritiene che la crisi climatica debba essere affrontata in modo unitario, integrando le misure per l’adattamento climatico con quelle per la mitigazione. Le città quasi all’unanimità richiedono risorse finanziarie aggiuntive per l’attuazione delle misure di adattamento individuate come prioritarie e sollecitano un rafforzamento del supporto tecnico, utile a tutte le città, e indispensabile per un gran numero di piccoli comuni. Gran parte delle città, inoltre, ritiene che alcune misure di adattamento al cambiamento climatico richiedano anche riforme della normativa nazionale, in particolare per fermare il consumo di suolo.

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