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Metà dei giovani disoccupati europei disposti a trasferirsi per trovare lavoro

giovani disoccupati europei

Eurostat, l’Ufficio statistico dell’UE, con un Comunicato del 27 marzo 2018 ha reso noti i risultati dell’ultima indagine effettuata sulla situazione dei giovani dell’UE nel mercato del lavoro.

Secondo l’indagine il 50% dei disoccupati di età compresa tra 20 e 34 anni nell’UE sarebbe riluttante a cambiare residenza per lavoro, il 21% è pronto a trasferirsi per lavoro ma solo nello stesso paese, mentre il 12% prenderebbe in considerazione lo spostamento in un altro Stato membro dell’UE. Il 17% sarebbe addirittura pronto a trasferirsi per lavoro al di fuori dell’UE.

Il livello di istruzione gioca un ruolo fondamentale:
– i giovani con maggiore formazione scolastica si dicono più favorevoli al trasferimento all’interno del proprio Paese per ragioni professionali (23%) e il 16% è pronto a trasferirsi in un altro Paese dell’UE;
– nei giovani disoccupati con un livello di istruzione medio queste percentuali si ridurrebbero rispettivamente al 20% e 11%;
– infine, tali opportunità sarebbero intraprese per il 21% e 10% dai giovani disoccupati con un basso livello di istruzione.

La maggior parte dei occupati dell’UE (90%) di età compresa tra i 20 e i 34 anni non hanno dovuto trasferirsi per la loro attuale occupazione. Attualmente solo l’1% dei giovani occupati si è trasferito all’estero per lavoro, mentre il 12% si è spostato all’interno del proprio Paese.

La mobilità lavorativa all’interno del Paese aumenta tra i giovani occupati con un livello di istruzione superiore (13%) rispetto alle persone con un’istruzione media (6%) e a quelle con un basso livello di istruzione (4%). Tuttavia, le differenze di istruzione non sono così significative per i giovani occupati che si sono trasferiti all’interno dell’UE: il 2% sia di quelli con un alto livello di istruzione che di quelli con istruzione bassa si sono trasferiti in altro Stato membro per motivi di lavoro, rispetto all’1% dei giovani con un livello scolastico medio.

Il 21% dei giovani si trasferirebbe senza esitazioni in un’altra città o regione del proprio Paese; mentre il 12% si trasferirebbe in altri Paesi dell’UE. Il 17% degli under 35 disoccupati sarebbe addirittura disponibile a lasciare l’UE pur di ottenere un posto di lavoro.

Più dei due terzi dei giovani disoccupati tra i 20 e i 34 anni non sono pronti a trasferirsi altrove: quelli di Malta (73%), dei Paesi Bassi (69%), di Cipro (68%). Sono il 60% i giovani disoccupati indisponibili a trasferirsi altrove in Italia. In 17 Stati membri dell’UE, oltre la metà dei giovani disoccupati non è pronta a trasferirsi per trovare lavoro.

Sulla base delle dimensioni del campionamento, sottolinea Eurostat, possiamo affermare che la più alta percentuale di giovani disoccupati nell’UE che sono pronti a cambiare residenza all’interno del proprio Paese si trova in Romania e Germania (entrambe al 37%), in Repubblica ceca e Irlanda (entrambe al 35%).

In Estonia e Croazia (entrambe al26%) ci sono i giovani disoccupati disponibili a trasferirsi in un altro Paese dell’UE, seguiti da quelli della Slovenia. Mentre quelli disposti a trasferirsi anche in Paesi al di fuori dell’UE sono in Svezia (34%), Le quote più alte della Slovacchia di quelle pronte a trasferirsi in un altro paese dell’UE sono registrate in Estonia e Croazia (entrambe al 26%), Irlanda e Slovenia (25%). La quota maggiore di giovani disoccupati pronti a trasferirsi al di fuori dell’UE è in Svezia (34%), seguita da Spagna e Finlandia (28%) e Francia (27%).

Nella maggior parte degli Stati membri, la quota di coloro che sono disposti a trasferirsi all’interno del Paese è più ampia di quella disposta a trasferirsi in un altro Stato membro dell’UE. Tuttavia, in 8 Stati membri, è maggiore la preferenza a spostarsi all’interno dell’UE. Su tutti i giovani della Bulgaria, la cui quota di disposti a trasferirsi in altro Stato membro è quasi doppia(23%). Anche in Slovacchia è alta la percentuale di coloro che sarebbero disposti a trasferirsi in altro Paese UE, ma è un po’ più alta la percentuale di quelli che vorrebbero rimanere all’interno del proprio Paese.

Più del 90% dei giovani occupati di 15 Paesi membri non hanno avuto bisogno di trasferirsi per trovare lavoro. La percentuale più alta è in Italia (98%) la più bassa in Irlanda (60%). Il 12% dei giovani occupati del Lussemburgo, il 9% di Malta e il 7% dell’Irlanda si sono trasferiti da un altro Paese in cerca di lavoro.

Le quote maggiori dei giovani che si sono trasferiti all’interno del proprio Paese per trovare occupazione si registrano in Irlanda (26%), Francia (16%), Finlandia (14%) e Svezia (13%).

Eleonora Giovannini

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