Economia e finanza Sostenibilità

Finanza sostenibile: consultazione della Commissione UE

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La Commissione europea ha lanciato una Consultazione pubblica per raccogliere pareri su come i gestori patrimoniali e gli investitori istituzionali potrebbero tener conto dei fattori ambientali, sociali e di governo quando adottano decisioni.

Questo consentirebbe di ripartire il capitale in maniera più efficace tenendo conto dei rischi per la sostenibilità, anziché puntare solo a massimizzare i rendimenti finanziari a breve termine. Nel 2015 sono stati conclusi Accordi internazionali storici con l’adozione dell’Agenda 2030 dell’ONU per lo Sviluppo Sostenibile, e dei relativi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) e l’Accordo di Parigi sul Clima (COP21).

Tali impegni, la sensibilizzazione crescente circa la necessità di affrontare i cambiamenti climatici, nonché altri rischi in materia di degrado ambientale e sostenibilità richiedono una strategia efficace dell’UE sulla finanza sostenibile. A tal fine la Commissione UE nella Comunicazione “Unione dei mercati di capitali. Accelerare le riforme”  aveva sottolineato che: “Riforme per una finanza sostenibile sono necessarie per sostenere gli investimenti nelle tecnologie pulite e nel loro impiego, per assicurare che il sistema finanziario possa finanziare la crescita in modo sostenibile nel lungo periodo e per contribuire alla creazione di un’economia a basse emissioni di carbonio, resiliente ai cambiamenti climatici”.

In tale occasione annunciando anche che avrebbe istituito un Gruppo di esperti con il compito di elaborare una strategia europea complessiva in materia di finanza “verde” per indirizzare i capitali privati verso investimenti sostenibili, garantendo al tempo stesso la stabilità finanziaria.

Istituito il 22 dicembre 2016, il Gruppo di esperti di alto livello (HLEG), composto da 20 esperti senior della società civile, del settore finanziario e del mondo accademico, nonché un numero limitato di osservatori provenienti da istituzioni europee e internazionali, ha presentato in luglio 2017 il suo primo report, una relazione intermedia cui seguirà un relazione conclusiva, con una prima serie di 8raccomandazioni alla Commissione UE a favore della finanza sostenibile:
– sviluppare un sistema di classificazione per attività sostenibili;
– stabilire uno standard europeo e un’etichetta per i green bond e altri asset sostenibili;
– introdurre una serie di chiarimenti affinché l’obbligo fiduciario comprenda la sostenibilità;
– rafforzare la trasparenza sulle informazioni fornite da imprese ed istituti finanziari sulle questioni ambientali, sociali e di governance;
– introdurre un “test di sostenibilità” per la legislazione finanziaria dell’UE;
– creare un’apposita organizzazione, “Sustainable Infrastructure Europe”, per finanziare progetti sostenibili combinando fondi pubblici e privati;
– migliorare il ruolo delle autorità di supervisione europee nella valutazione dei rischi legati alle questioni ambientali, sociali e di governance;
– sbloccare gli investimenti nell’efficienza energetica attraverso regole contabili pertinenti.

“La mobilitazione di finanziamenti da investitori orientati al lungo termine e dai mercati dei capitali è vitale per la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, più efficiente sotto il profilo delle risorse e sostenibile”, ha affermato Jyrki Katainen , Vicepresidente dell’UE, Responsabile per l’occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività.

Sappiamo che sono necessari investimenti per circa 180 miliardi di euro l’anno per conseguire gli ambiziosi obiettivi climatici ed energetici dell’UE. Il rapporto del gruppo di esperti di alto livello integra gli sforzi compiuti in tale direzione in altre parti del piano di investimenti per l’Europa, in particolare il Fondo europeo per gli investimenti strategici “.

Per consentire al Gruppo di approfondire la sua analisi per la relazione finale e per acquisire utili indicazioni e suggerimenti in vista dell’adozione di un Piano di azione sul finanziamento sostenibile entro il primo trimestre 2018, la Commissione UE ha avviato  una Consultazione pubblica  che rimarrà aperta fino al 28 gennaio 2018.

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