La XV edizione del Rapporto “Gli Italiani, il Solare e la Green Economy” conferma e sale in percentuale la propensione degli italiani all’uso delle fonti rinnovabili, in particolare per il solare, come pure a passare alla guida di auto elettriche, qualora condizioni infrastrutturali e incentivi governativi ne favorissero l’implementazione.
Di Nicoletta Canapa
Il 93% degli italiani favorevoli all’energia solare; il 50% acquisterebbe un’auto elettrica in luogo di quella tradizionale; l’84% è favorevole a incentivi per i sistemi di accumulo dell’energia.
È quanto emerge dal XV Rapporto “Gli Italiani, il Solare e la Green Economy”, realizzato da Fondazione UniVerde e IPR Marketing , in collaborazione con il Consorzio nazionale raccolta e riciclo (Cobat) e il patrocinio dell’ Università degli Studi di Milano-Bicocca.
Presentato a Milano il 16 novembre 2017 in occasione del Convegno “Innovazione e rinnovabili per un ambiente sano e una migliore qualità della vita”, il Rapporto si è avvalso della metodologia, ormai consolidata, dell’intervista effettuata nel mese di novembre tramite un questionario strutturato su un campione di 1.000 cittadini, disaggregati per sesso, età e luogo di provenienza.
L’86% degli intervistati ritiene che il Paese, pensando al futuro, dovrebbe puntare sull’energia solare, il 66% su quella eolica e si attestano solo intorno al 5% i sostenitori delle fossili e del nucleare.
Rispetto alla precedente edizione, sale ancora di tre punti percentuali, arrivando a quota 93%, il campione che non ha ormai dubbi sul fatto che il solare, rispetto all’energia tradizionale, sia l’energia più compatibile con l’ambiente e, per il 91% continua ad essere l’energia più sicura.
Tuttavia, oltre il 50% percepisce il fotovoltaico come economicamente difficile da sostenere in termine di istallazione e manutenzione: il 67% ha dichiarato che si tratterebbe di una passaggio burocraticamente difficile, mentre il 37% lo avverte come tecnicamente complesso.
Resta dunque da chiedersi quale sia ad oggi l’impedimento maggiore che frena il passaggio dalle fonti di energia tradizioni a quelle rinnovabili come il fotovoltaico: gli ecoincentivi sono avvertiti come sostanziali elementi utili al cambiamento, tanto che l’88% degli italiani ha dichiarato che il Governo dovrebbe puntare su incentivi pro-solare; all’interno di questa fascia il 57% degli italiani ha addirittura dichiarato che essi andrebbero sostanzialmente incentivati più di quanto fosse stato fatto prima.
Meno burocrazia ed ostacoli, a favore di maggiori contributi fiscali non possono che essere gli ingredienti giusti per andare incontro ad una estensione delle energie rinnovabili, tanto che il primato dell’Italia nel mondo per la produzione di energia solare è avvertito come un ottimo fattore dell’economia del Paese da oltre il 56% degli intervistati, anche per via dei risvolti in termini occupazioni.
Secondo alcune proposte l’Italia potrebbe arrivare nel 2050 al 100% di energia prodotta da fonti rinnovabili: di fronte a questo scenario appena il 2-3% è rimasto in disaccordo, mentre la maggior parte delle risposte si sono attestate propositive, ma realistiche ovvero dichiarando (65%) che è d’accordo e che è giusto provarci anche se sarà difficile alla totale autosufficienza da fonti rinnovabili.
E sempre guardando al futuro il 66% degli intervistati è convinto che il mercato andrà sempre più incontro alle energie rinnovabili. A riprova di ciò, il 69% degli italiani avverte come positivo o molto positivo l’ecobonus, il sistema di ecoincentivi approvato dai Governi in questi anni e che viene confermato anche nella Legge di Bilancio 2018, seppur con delle modiche.
Si tratta di un provvedimento utile a spingere la popolazione verso un miglioramento in termini di risparmio energetico per la propria casa, ammortizzato nel tempo: il 23% degli italiani considera prioritario il rivestimento esterno con materiali isolanti, mentre il 22% punterebbe proprio sul fotovoltaico.
Al terzo posto fra le priorità degli interventi pro-efficienza energetica c’è l’installazione dei doppi vetri, per limitare il riscaldamento e quindi anche le emissioni di polveri sottili.
Anche in questa edizione, il Rapporto include il focus “Storage, Recycling & Smart Cities”.
C’è ancora abbastanza disinformazione riguardo alle energie rinnovabili, tanto che in media il 65% ha dichiarato di non avere abbastanza elementi utili per esprimere un giudizio sui sistemi di accumulo di energia. Indipendentemente da ciò, tuttavia, la maggior parte di essi (oltre 69%) ha confermato che dovrebbero essere previsti maggiori ecoincentivi per tutti, senza distinzioni fra privati e imprese.
Ma gli eco bonus non si limitano ai soli immobili: a parità di costo, infatti, il 50% degli italiani sarebbe disposto a guidare un’auto elettrica ed il 48% a usufruire di biciclette elettriche e del car-sharing.
“A patto di parità di costi e potendo contare su una rete di ricarica diffusa, il 50% degli italiani acquisterebbe un’auto elettrica in luogo di quella tradizionale – ha concluso Pecoraro Scanio – Dal Rapporto emerge, inoltre, la crescente sensibilità verso i sistemi di storage. Il 78% investirebbe in un sistema combinato di moduli fotovoltaici e batterie e l’84% è favorevole ad incentivi per l’accumulo di energia”.
“Abbiamo le migliori e promettenti tecnologie a livello europeo ma paghiamo l’assenza di politiche efficienti che puntino a migliorare la vita dei cittadini. Il Governo deve dare risposte concrete ai desideri degli italiani e non perdere il passo rispetto agli altri Paesi”.