Lo Studio “Electrify Italy” di Fondazione Enel, Politecnico di Torino e MIT di Boston, ha quantificato i benefici ambientali, economici e sociali per l’Italia derivanti dall’implementazione del paradigma “triangolo dell’elettricità”, basato su generazione di energia da fonti rinnovabili, elettrificazione dei consumi finali e reti elettriche efficienti e digitalizzate.
L’utilizzo di fonti rinnovabili in Italia crescerà velocemente nei prossimi 30 anni e avrà notevoli impatti positivi sull’ambiente e sulla qualità della vita delle persone, determinando una riduzione dei costi energetici e della spesa sanitaria grazie al minor inquinamento dell’aria.
Sono questi i principali risultati dello studio “Electrify Italy. Un triangolo elettrico per la transizione energetica”, realizzato da Fondazione Enel, Politecnico di Torino e Massachusetts Institute of Technology (MIT) Laboratory for Information and Decision Systems, con l’obiettivo di valutare e quantificare i benefici ambientali, economici e sociali per il Paese derivanti dal paradigma la transizione energetica e dal processo di graduale elettrificazione dei consumi.
“Lo studio elaborato insieme a due partner d’indiscusso prestigio scientifico come il Politecnico di Torino e il MIT – ha affermato il Presidente Enel Michele Crisostomo – dimostra che la transizione energetica, mediante l’impulso alle rinnovabili, all’elettrificazione dei consumi e alla digitalizzazione delle reti, è la strada giusta, l’unica, da percorrere per consentire un effettivo miglioramento delle condizioni ambientali, economiche e sociali. Enel è stata tra le prime utility al mondo ad intuire le potenzialità del cambiamento verso un modello più sostenibile e a investire nel suo sviluppo. Un impegno che abbiamo confermato con il nuovo Piano strategico, nel quale abbiamo programmato investimenti per 190 miliardi di euro nei prossimi 10 anni per accelerare la transizione energetica e creare valore condiviso e sostenibile”.
I risultati mostrano come il “triangolo dell’elettricità”, ovvero un paradigma basato su generazione di energia da fonti rinnovabili, elettrificazione dei consumi finali e reti elettriche efficienti e digitalizzate, sia lo schema che consente di coniugare produzione di energia pulita e consumo efficiente, con conseguenti sensibili miglioramenti delle prestazioni non solo energetiche, ma anche ambientali, economiche e sociali.
Secondo lo studio, nei prossimi due anni le energie rinnovabili rappresenteranno circa il 48% del totale delle fonti di approvvigionamento energetico, superando quota 85% nel 2050. Questo cambiamento favorirà il processo di elettrificazione dei consumi che raggiungerà percentuali rilevanti in diversi settori nei prossimi trent’anni: dall’industria (42%) ai trasporti (41%), passando per il residenziale (53%). La transizione energetica comporterà una serie di vantaggi per il Paese in termini ambientali, economici e sanitari. In base alle stime, le emissioni di CO2 dovrebbero, infatti, più che dimezzarsi nei prossimi 30 anni, con le più significative riduzioni previste già nei 20 anni a venire.
La transizione energetica avrà, inoltre, impatti rilevanti sulle finanze pubbliche e private, con effetti come la riduzione del 17% del costo delle bollette e della spesa sanitaria quantificabile in circa 692 miliardi di euro al 2050, in virtù del miglioramento della qualità dell’aria e della riduzione dell’inquinamento atmosferico.
La ricerca realizzata propone un metodo di valutazione che utilizza input provenienti da analisi settoriali di scenari futuri, come i consumi di diverse materie prime energetiche e l’efficienza media delle tecnologie correlate. Rispetto ad altri metodi di valutazione, quello proposto, oltre a fornire la percentuale di energia elettrica sul consumo finale totale, è in grado di calcolare il contributo specifico dell’elettrificazione agli scenari di transizione energetica, misurato in termini di parametri economici, sociali e ambientali.
“È convinzione comune che una transizione energetica sia ineludibile – ha osservato Ettore Bompard, docente del Politecnico di Torino e coordinatore scientifico del progetto – Una commodity tradizionale come l’energia elettrica può giocare un nuovo, cruciale ruolo attraverso il cosiddetto triangolo elettrico. Politecnico di Torino, Massachusetts Institute of Technology ed Enel Foundation hanno studiato insieme come questo possa essere declinato nella realtà italiana evidenziandone i benefici energetici, ambientali ed economici in uno scenario proiettato al 2050“.
Da osservare che la pandemia di Covid-19 ha anticipato in maniera improvvisa uno scenario che era atteso più avanti, ovvero una elettrificazione più spinta e il maggiore utilizzo all’interno del mix energetico nazionale di impianti alimentati da fonti rinnovabili non programmabili, come ha evidenziato il Rapporto Electricity Market Report, l’analisi sull’evoluzione dei mercati elettrici in Italia di Energy & Strategy Group del POLIMI, presentato lo scorso novembre.