Energia Fonti rinnovabili

Comunità energetiche: a consultazione il Decreto per incentivi

Ci sono tempi stretti (scadenza 12 dicembre 2022) per partecipare alla Consultazione pubblica avviata dal MASE sullo schema di Decreto che individua criteri e modalità per la concessione di incentivi per la realizzazione di impianti di fonti rinnovabili inseriti in comunità energetiche, sistemi di autoconsumo collettivo e individuale a distanza.

Con una nota stampa del 28 novembre 2022, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha annunciato che è online la Consultazione pubblica sullo schema di Decreto che individua  i criteri e modalità per la concessione di incentivi volti a promuovere la realizzazione di impianti inseriti in comunità energetiche, sistemi di autoconsumo collettivo e sistemi di autoconsumo individuale e a favorire dinamiche di realizzazione degli impianti con processi partecipativi dei territori e con logica bottom-up.per le comunità energetiche.

La consultazione è svolta con l’obiettivo di condividere le logiche alla base dello schema di decreto e raccogliere osservazioni e spunti dalle parti interessate per la conclusione del processo.
Sulle procedure amministrative più importanti, che richiedono processi partecipativi dei territori, chiediamo la voce dei cittadini, delle imprese, delle associazioni e di tutti gli interlocutori di riferimento al fine di acquisire in modo trasparente le osservazioni – ha dichiarato il Ministro Gilberto Pichetto FratinServe un contributo corale. Il Governo punta fortemente sulla crescita delle energie rinnovabili: sono una nostra priorità soprattutto in questo momento emergenziale in cui stiamo vivendo un problema con il caro energia“.

Sulle comunità energetiche e sull’autoconsumo si punta molto per contribuire alla transizione energetica e il provvedimento è molto atteso dagli operatori del settore energetico, anche per i 2,2 miliardi messi a disposizione dal PNRR. Secondo l’Electricity Market Report di E&S Group del POLIMI, entro il 2025 se ne dovrebbero contare 40mila circa, in grado di coinvolgere circa 1,2 milioni di famiglie, 200mila uffici e 10mila piccole e medie imprese.

Tutti i soggetti interessati sono invitati a rispondere entro il 12 dicembre 2022 inviando le proprie osservazioni all’indirizzo di posta elettronica PEC dgaece.div03@pec.mise.gov.it utilizzando il Modulo di adesione alla consultazione allegato e come oggetto alla mail “Consultazione DM energia condivisa”.

Caratteristiche delle configurazioni e degli impianti ammessi all’incentivo
Si prevede l’incentivazione degli impianti a fonti rinnovabili che entrano in esercizio successivamente all’entrata in vigore del decreto, inseriti in configurazioni che prevedono l’utilizzo della rete di distribuzione esistente sottesa alla stessa cabina primaria e, in particolare di:
a) sistemi di autoconsumo individuale di energia rinnovabile a distanza: sistemi che prevedono l’autoconsumo a distanza di energia elettrica rinnovabile da parte di un singolo cliente finale, senza ricorrere a una linea diretta, ovvero utilizzando la rete di distribuzione esistente per collegare i siti di produzione e i siti di consumo, ai sensi dell’articolo 30, comma 1, lettera a), punto 2.2, del decreto legislativo n. 199 del 2021;
 b) Sistemi di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili: sistemi realizzati da gruppi di autoconsumatori che agiscono collettivamente ai sensi dell’articolo 30, comma 2, del decreto legislativo n. 199 del 2021;
c) comunità energetiche rinnovabili: sistemi realizzati da clienti finali ai sensi dell’articolo 31 del decreto legislativo n. 199 del 2021.

Si prevede inoltre il possesso di tutti i seguenti requisiti:
la potenza nominale massima del singolo impianto risulta non superiore a 1 MW;
– i lavori di realizzazione degli impianti devono essere avviati dopo la data di pubblicazione del decreto e conseguentemente gli impianti devono entrare in esercizio successivamente a tale data;
– le configurazioni sono realizzate nel rispetto delle condizioni previste dagli articoli 30 e 31 del decreto legislativo n. 199 del 2021 e operano, in interazione con il sistema energetico, secondo le modalità individuate dall’articolo 32 del medesimo decreto legislativo;
gli impianti di produzione e i punti di prelievo facenti parte delle configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile sono connessi alla rete di distribuzione tramite punti di connessione facenti parte dell’area sottesa alla medesima cabina primaria, fermo restando quanto disposto per le isole minori dall’articolo 32, comma 8, lettera e) del medesimo decreto legislativo;
– gli impianti posseggono i requisiti prestazionali e di tutela ambientale necessari per rispettare il principio del “Do No Significant Harm” (DNSH);
– sono inclusi nell’ambito di applicazione del decreto anche i potenziamenti di impianti esistenti, fermo restando che gli incentivi si applicano limitatamente alla nuova sezione di impianto ascrivibile al potenziamento.

La Consultazione sullo schema di Decreto chiama a partecipare cittadini, imprese, consumatori  e tutti gli attori istituzionali e gli interlocutori di riferimento in campo ambientale.

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