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CO.N.I.P. presenta il suo II° bilancio di sostenibilità

Confermato e rafforzato il percorso che il Consorzio Nazionale Imballaggi in Plastica avviato con la prima edizione rendendo trasparenti risultati, impegni e obiettivi del sistema consortile dedicato al recupero e riciclo degli imballaggi in plastica rigida.

Come lo scorso anno, in occasione di Ecomondo, CO.N.I.P. rende noto il suo Bilancio di Sostenibilità 2024* (seconda edizione), confermando e rafforzando gli obiettivi e i risultati evidenziati nella prima edizione del documento-chiave che rappresenta, non solo l’impegno continuo del Consorzio nei confronti della sostenibilità, ma soprattutto, fotografa lo stato dell’arte e raccoglie i frutti di un lavoro proseguito nel tempo e sempre migliorato.

Il Consorzio, ricordiamo, è nato con la mission di creare un sistema virtuoso basato sul recupero, sul riciclo e sulla valorizzazione degli imballaggi in plastica rigida, con particolare riferimento alle casse per l’ortofrutta.

Ebbene, nel corso degli anni, l’impegno di CO.N.I.P. si è costantemente orientato verso il miglioramento dell’efficienza della rete consortile, l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse e la riduzione dell’impatto ambientale lungo tutta la filiera produttiva, anche grazie all’Accordo ANCI–CO.N.I.P. che ha consolidato la collaborazione pubblico–privato per una gestione efficiente, tracciabile e sostenibile delle casse in plastica, in coerenza con gli obiettivi di legge.


Vediamo, in estrema sintesi, i risultati chiave dell’edizione 2024.

  • Un ciclo chiuso (close loop) ad altissima efficienza: ben in 99,41% delle casse CO.N.I.P. raccolte è stato riciclato.
  • Prestazione circolare sull’immesso: raggiunto il riciclo pari al 73% dell’immesso al consumo in Italia di casse del circuito.
  • Volumi gestiti: 75.492.046 Kg di casse immesse al consumo, 55.405.074 Kg raccolti, 55.075.815 Kg riciclati.
  • Emissioni evitate: oltre 154.000 tonnellate di CO2 non emesse grazie alla differenza di impatto delle casse riciclate rispetto ad analogo prodotto in plastica vergine**.
  • Rete consortile: 92 aziende tra produttori, utilizzatori e riciclatori, a testimonianza di un modello collaborativo e capillare.


Questi risultati si inseriscono in un contesto nazionale in progresso: nel 2024 l’Italia ha riciclato il 76,7% degli imballaggi, con la plastica al 50,80% dell’immesso al consumo. Il contributo CO.N.I.P., con il 73% di riciclo rispetto ai propri imballaggi immessi sul mercato nazionale, sostiene concretamente i target europei dell’economia circolare.

Questo Bilancio di Sostenibilità conferma la solidità del nostro modello “usa e recupera” e la capacità della rete consortile di generare risultati misurabili per l’ambiente e per il sistema Paese. Il nostro impegno è proseguire su innovazione, efficienza logistica e collaborazione di filiera, per chiudere sempre di più il cerchio del riciclo”, ha dichiarato Domenico D’Aniello, Presidente CO.N.I.P.

Un modello “usa e recupera” che chiude davvero il cerchio

Il closed loop CO.N.I.P. prevede il recupero delle casse a fine uso, il riciclo delle stesse e la produzione di nuove casse riciclate e riciclabili, garantendo qualità costante e riduzione dell’impiego di materia vergine.

In questo senso, Le casse “usa e recupera” rappresentano un esempio concreto di economia circolare.
A differenza dei sistemi tradizionali di imballaggio, che spesso prevedono il riutilizzo multiplo di singole casse con un potenziale degrado qualitativo, il sistema CO.N.I.P. si basa sul recupero a fine ciclo vita, che permette di garantire casse di qualità costante attraverso il riciclo della plastica. Questo approccio non solo riduce il consumo di materie prime vergini, ma permette anche un significativo risparmio in termini di impatto ambientale.

Non solo, studi recenti hanno evidenziato che il sistema CO.N.I.P. ha un impatto complessivo inferiore rispetto all’ipotesi del riuso delle casse, in particolare grazie alla riduzione del trasporto necessario per il recupero delle casse vuote e il loro riutilizzo diretto.

Il servizio è a costo zero per gli utilizzatori e riconosce corrispettivi economici per casse conferiti alla rete consortile, incentivando il rientro dei materiali e la massimizzazione del riciclo.

EPD di Settore e misurazione scientifica degli impatti

CO.N.I.P. ha pubblicato una Dichiarazione Ambientale di Prodotto di Settore (EPD) sulle casse “Usa e Recupera” basata sul Life Cycle Assessment e verificata da ente indipendente, che diventa riferimento operativo per decisioni e miglioramento continuo (ISO 14025, 14040, 14044). L’EPD consente di pianificare interventi mirati su energia, emissioni e uso risorse lungo l’intera filiera consortile.

Qualità, ambiente e tracciabilità

CO.N.I.P. vanta un sistema di certificazione che integra di certificazioni (es. ISO 9001 e ISO 14001) e utilizza lo schema “Plastica Seconda Vita” per la tracciabilità del contenuto riciclato, rafforzando trasparenza e conformità lungo tutto il ciclo.

Note metodologiche

*Il Report 2024 è redatto “with reference” GRI 2021 e sottoposto a limited assurance (ISAE 3000). Le metriche energia–emissioni seguono il GHG Protocol con dettaglio Scope 1 & 2 (location/market-based), fattori di emissione Ecoinvent 3.11, metodo CML Baseline.

**EPD-IES-0009896:001 (S-P-09896) – EPD-IES-0005455:004 (S-P-05455)

CO.N.I.P. sarà presente ad ECOMONDO al Padiglione B1 – Stand 411-510

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