L’ANIASA (Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici) ha chiesto al Governo di estendere l’ecobonus, attualmente limitato ad alcune fasce di veicoli, alle vetture usate elettriche e ibride, accelerando il processo di acquisto di vetture a basso impatto ambientale per le diverse fasce di utilizzo e raggiungendo fasce sociali con minore capacità di spesa.
Supportare l’ineluttabile transizione dalla proprietà all’uso dei veicoli che nel nostro Paese ha già portato quasi 2 vetture alla spina su 5 immatricolate ad essere acquistate da società di noleggio, è uno degli obiettivi principali di ANIASA, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore deiservizi di mobilità, che ha presentato l’11 novembre 2020 i dati sulle immatricolazioni di vetture elettriche ed ibride nel nostro Paese.
Le imprese
rappresentate da ANIASA svolgono attività di:
– locazione veicoli a breve termine;
– locazione veicoli a lungo termine;
– gestione flotte aziendali (fleet
management);
– locazione veicoli industriali;
– car sharing;
– soccorso stradale, servizi attinenti la mobilità, autorimesse e parcheggi;
– digital automotive.
Nei primi 9 mesi del 2020 le società di noleggio (a lungo e breve termine e in car sharing) hanno immatricolato 5.229 vetture ibride plug-in (+225% sullo stesso periodo del 2019) e 6.132 elettriche (+125% rispetto al 2019). Si tratta di un vero e proprio boom per queste nuove alimentazioni, pur in una fase di forte contrazione del mercato del noleggio, dovuta agli effetti indotti dalla pandemia di Covid-19: crisi del turismo (in particolare di quello proveniente dall’estero); le restrizioni alla mobilità cittadina che hanno duramente impattato sull’auto condivisa; incerto quadro economico che ha frenato la mobilità aziendale.
A queste si aggiungono le 22.287 vetture ibride elettriche (HEV) immatricolate sempre dagli operatori del renting nei primi 9 mesi di quest’anno, in crescita del 51% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
I dati, secondo ANIASA, hanno ancora ampi margini di crescita, se si pensa che queste vetture rappresentano oggi il 5,2% del totale immatricolato a noleggio, percentuale che lo scorso anno era pari all’1% e che nel restante mercato automotive oggi è ferma al 2,4%.
“Il noleggio conferma, pur in una fase economica di forte criticità, la carica innovativa e il ruolo di volano per la diffusione delle vetture elettrificate nel nostro Paese – ha commentato Massimiliano Archiapatti, Presidente di ANIASA – La svolta elettrica non può che passare da una più ampia diffusione della mobilità pay-per-use. Le risorse del Recovery Fund costituiscono un’opportunità irripetibile per rendere la mobilità italiana più sostenibile, condivisa e sicura, accelerando la transizione dalla proprietà all’uso dell’auto e il rinnovo del nostro ormai datato parco circolante. Il noleggio costituisce un elemento strategico dell’economia circolare, grazie a una flotta composta oggi da veicoli tutti di ultima generazione e alla capacità di immettere ogni anno sul mercato dell’usato veicoli (a fine noleggio) sicuri e a basse emissioni, in grado di sostituire quelli più inquinanti”.
Se Il noleggio veicoli è sicuramente la ragion d’essere del comparto, coprendo circa i 3/4 del giro d’affari, l’altro quarto, è rappresentato dalla rivendita di veicoli usati a fine noleggio, canale comunque importante per la distribuzione dei veicoli, prima nuovi e poi usati.
“Per accelerare la transizione verso un parco veicoli più sostenibile e sicuro abbiamo chiesto all’Esecutivo di estendere l’ecobonus (oggi previsto solo per limitate fasce di veicoli) alle vetture usate elettriche, ibride e con standard di emissioni EURO6 – ha aggiuntoArchiapatti – Per venire incontro alle esigenze di cassa del Governo, il bonus potrebbe essere erogato tramite credito d’imposta o mediante esenzione dal pagamento delle tasse automobilistiche (IPT e tassa automobilistica regionale) e avrebbe il pregio di accelerare il processo di acquisto di vetture a basso impatto ambientale per le diverse fasce di utilizzo (ciclo cittadino o lunghe percorrenze), raggiungere classi sociali con minore capacità di spesa (quelle spesso in possesso di veicoli più inquinanti e che senza supporto non cambierebbero la propria auto), supportare le imprese nel ricollocare sul mercato dell’usato i prodotti a fine noleggio, evitando di bloccare il meccanismo virtuoso innescato”.
ANIASA vuole svolgere un ruolo di interlocutore di riferimento nel dibattito nazionale sulla mobilità, anche quella post-Covid-19, e nelle strategie messe in campo dal Governo per gestire in modo efficace i fondi del Recovery Fund che dovranno guidare il nostro Paese verso una mobilità più sostenibile, smart e sicura.