Benessere Salute

Ambiente sano, vita sana: come l’ambiente influisce sulla salute degli europei

Un Rapporto dell’AEA evidenzia come un ambiente sano in Europa svolga un ruolo chiave nel determinare la salute e il benessere dei suoi cittadini. L’inquinamento atmosferico e acustico, gli impatti dei cambiamenti climatici come le ondate di calore e l’esposizione a sostanze chimiche pericolose contribuiscono al 13% dei decessi, e sono i più vulnerabili a subirne gli effetti più pesanti.

Migliorare la salute e il benessere dei cittadini europei è più importante che mai, con l’attenzione attualmente concentrata per affrontare la pandemia di Covid-19, che fornisce peraltro un chiaro esempio dei complessi legami tra l’ambiente, i sistemi sociali e la salute.

Il Rapporto “Healthy environment, healthy lives: how the environment influences health and well-being in Europe”, appena pubblicato (8 settembre 2020) dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA), sottolinea come una percentuale significativa del carico di malattie in Europa continui ad essere attribuita all’inquinamento ambientale derivante dall’attività umana.

La relazione, che si basa ampiamente sui dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulle cause di morte e malattia, evidenzia come la qualità dell’ambiente europeo svolga un ruolo chiave nel determinare la nostra salute e il nostro benessere. Mostra come la deprivazione sociale, i comportamenti inadeguati e il cambiamento demografico in Europa influenzino la salute ambientale, con i più vulnerabili tra quelli più colpiti – ha affermato Virginijus Sinkevičius, Commissario UE per Ambiente, Oceani e Pesca – Esiste un chiaro legame tra lo stato dell’ambiente e la salute della nostra popolazione. Tutti devono capire che prendendoci cura del nostro pianeta non stiamo solo salvando gli ecosistemi, ma anche le vite, soprattutto quelle più vulnerabili. L’Unione europea è dedita a questo approccio e con la nuova strategia per la biodiversità, il piano d’azione per l’economia circolare e altre iniziative imminenti siamo sulla buona strada per costruire un’Europa più resiliente e più sana per i cittadini europei e oltre”.

Di seguito i risultati chiave del Rapporto.
– L’inquinamento atmosferico rimane la principale minaccia ambientale europea per la salute, con oltre 400.000 morti premature dovute all’inquinamento atmosferico ogni anno nell’UE. L’inquinamento acustico è al secondo posto, contribuendo a 12.000 morti premature, seguito dagli impatti dei cambiamenti climatici, in particolare dalle ondate di calore.

– Il peso dell’inquinamento e del cambiamento climatico varia in Europa, con chiare differenze tra i Paesi dell’Europa orientale e occidentale. La percentuale più alta di morti nazionali (27%) è attribuibile all’ambiente in Bosnia ed Erzegovina e la più bassa in Islanda e Norvegia (9%).

– Le comunità socialmente svantaggiate di solito sono soggette ad un triplice impatto: povertà, ambienti di scarsa qualità e cattiva salute. Le comunità più povere sono spesso esposte a livelli più elevati di inquinamento e rumore e ad alte temperature, mentre le condizioni di salute preesistenti aumentano la vulnerabilità ai rischi per la salute ambientale. Sono necessarie misure mirate per migliorare le condizioni ambientali per i più vulnerabili in Europa.

– Le persone sono esposte a molteplici rischi in qualsiasi momento, inclusi inquinamento atmosferico, idrico e acustico e sostanze chimiche, che combinano e, in alcuni casi, agiscono all’unisono per avere un impatto sulla salute. Le città europee sono particolarmente vulnerabili a queste molteplici minacce, pur avendo anche un minore accesso agli spazi verdi e blu.

– La ricerca sta studiando i collegamenti tra l’attuale pandemia di Covid-19 e le dimensioni ambientali. Si pensa che il virus correlato alla diffusione della pandemia abbia fatto un “salto di specie” dagli animali all’uomo, un risultato imprevisto della pressione esercitato da consumi antropici sui nostri sistemi naturali. Per quanto riguarda l’impatto del Covid-19 sulle comunità, le prime prove suggeriscono che l’inquinamento atmosferico e la povertà possono essere collegati a tassi di mortalità più elevati, anche se sono necessarie ulteriori ricerche per chiarire queste interazioni.

Le 10 principali malattie non trasmissibili che causano decessi imputabili all’ambiente nei Paesi europei ad alto reddito (2012)

Covid-19 è stato un ulteriore campanello d’allarme, rendendoci profondamente consapevoli della relazione tra i nostri ecosistemi e la nostra salute e la necessità di affrontare la realtà: il modo in cui viviamo, consumiamo e produciamo è dannoso per il clima e ha un impatto negativo sulla nostra salute – ha affermato Stella Kyriakides, Commissaria UE per la Salute e la Sicurezza alimentare – Dalla Strategia UE “Farm to Fork per un’alimentazione sana e sostenibile al futuro Piano europeo contro il cancro, abbiamo assunto un forte impegno per proteggere la salute dei nostri cittadini e del nostro Pianeta”.

Nel Rapporto si sottolinea come sia necessario un approccio integrato delle politiche ambientali e sanitarie per affrontare i rischi ambientali, proteggere i più vulnerabili e realizzare appieno i benefici che la natura offre a sostegno della salute e del benessere.

Una natura sana è un meccanismo chiave per garantire la salute pubblica, ridurre le malattie e promuovere la buona salute e il benessere. Le soluzioni verdi offrono una tripla vittoria per la salute, la società e l’ambiente. Gli spazi verdi e blu di qualità nelle aree urbane supportano la salute e il benessere, offrendo luoghi per l’attività fisica, il relax e l’integrazione sociale, con importanti benefici per le comunità povere. Gli spazi verdi e blu rinfrescano le città durante le ondate di caldo, mitigano le alluvioni, riducono l’inquinamento acustico e supportano la biodiversità urbana. Durante la pandemia Covid-19, molti commentatori hanno notato un rinnovato apprezzamento dei benefici per la salute mentale e il benessere forniti dall’accesso allo spazio verde e blu, specialmente nelle aree urbane.

Secondo l’AEA, il Green Deal europeo rappresenta un cambio di direzione fondamentale nell’Agenda politica europea e definisce una strategia sostenibile e inclusiva per migliorare la salute delle persone e la qualità della vita, prendersi cura della natura e non lasciare indietro nessuno.

Quantunque osserviamo miglioramenti nell’ambiente in Europa e una chiara focalizzazione su un futuro sostenibile attraverso il Green Deal europeo, il rapporto indica che è necessaria un’azione forte per proteggere i più vulnerabili nella nostra società, poiché la povertà spesso va di pari passo con una vita condotta in cattive condizioni ambientali e precarie vita in cattive condizioni ambientali e di salute – ha concluso il Direttore esecutivo dell’AEA, Hans  BruyninckxAffrontare queste connessioni deve essere parte di un approccio integrato verso un’Europa più inclusiva e sostenibile”.

Ricordiamo che la Commissione UE ha avviato le iniziative “European Green Capital” e “European Green Leaf”, i Premi che vengono assegnati assegnato ogni anno, rispettivamente alla Città europee sopra i 100.000 abitanti e sotto tale soglia che siano riuscite a realizzare ambiziosi obiettivi ambientali e di sviluppo economico sostenibile, la cui scadenza di presentazione delle candidature è fissata al 28 ottobre 2020.

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