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Adattamento: finanziamenti inadeguati e scarse soluzioni nature based

L’Adaptation Gap Report (AGR) 2020 dell’UNEP rileva che sebbene i Paesi abbiano migliorato le fasi di pianificazione e attuazione dei progetti di adattamento ai cambiamenti climatici, dall’altro rimangono ancora pesanti lacune nei finanziamenti per i Paesi in via di sviluppo e nell’attuazione concreta di misure per prevenire i rischi, quali le soluzioni basate sulla natura.

Il Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) ha pubblicato il 14 gennaio 2021 la V edizione dell’Adaptation Gap Report (AGR), che informa,  come avviene per l’Emissions Gap Report , sugli sforzi nazionali e internazionali che vengono compiuti per l’adattamento ai cambiamenti climatici e il “divario” che rimane da colmare.

L’Accordo di Parigi prevede che tutti i suoi firmatari pianifichino ed attuino misure di adattamento attraverso piani, studi e ricerche e monitoraggio degli effetti dei cambiamenti climatici, e investimenti per un futuro verde.

In vista del Global Stocktake del 2023, ovvero del processo di revisione volto alla valutazione dell’andamento e dell’attuazione dell’Accordo di Parigi (art.14) che tenga in considerazione tutti gli aspetti, tra cui anche le misure di adattamento, mitigazione, finanza e trasferimenti tecnologici, l’Adaptation Gap Report mira a rispondere a 3 fondamentali domande:
Cosa stiamo facendo oggi per adattarci? 
In che misura stiamo attualmente riducendo i rischi climatici?
In che misura la nostra traiettoria di adattamento ci aiuterà a ridurre i rischi climatici futuri?

Basandosi sulle informazioni attualmente disponibili (compresa la letteratura scientifica, i documenti di progetti finanziati a livello internazionale e le relazioni dei Paesi all’UNFCCC, questa edizione dell’AGR si concentra quindi sui risultati dell’adattamento, gettando le basi per futuri AGR per andare oltre sui risultati osservati e futuri in termini di riduzione del rischio.

Nel rapporto, UNEP denuncia che, nonostante gli Accordi di Parigi richiedano a tutti i firmatari di pianificare e implementare misure di adattamento ai cambiamenti climatici, di monitorarne in modo costante gli effetti e di aumentare gli investimenti per un futuro più sostenibile e verde, molti Paesi non stanno agendo nei tempi e nei modi stabiliti. 

Se da un lato gli Stati hanno migliorato le fasi di pianificazione e attuazione di progetti di adattamento, dall’altro rimangono ancora pesanti gap nei finanziamenti per i Paesi in via di sviluppomeno responsabili del cambiamento climatico ma più a rischio” e nell’attuazione di progetti di adattamento in grado di apportare concretamente una reale protezione contro gli impatti climatici quali siccità, inondazioni e innalzamento del livello del mare.

La dura verità è che il cambiamento climatico è alle porte e i suoi impatti si intensificheranno e colpiranno più duramente i Paesi e le comunità più vulnerabili, anche se raggiungiamo gli obiettivi dell’Accordo di Parigi di mantenere il riscaldamento globale in questo secolo ben al di sotto dei 2 °C o addirittura di raggiungere l’obiettivo di 1,5 °C – ha affermato la Direttrice esecutiva dell’UNEP, Inger AndersenCome ha affermato il Segretario generale delle Nazioni Unite, abbiamo bisogno di un impegno globale per destinare la metà dei finanziamenti per il clima all’adattamento nel prossimo anno. Ciò consentirà un enorme passo avanti nell’adattamento, dai sistemi di allarme rapido alle risorse idriche resilienti, alle soluzioni basate sulla natura“.

L’AGR 2020  ha anche sottolineato l’importanza delle soluzioni basate sulla natura (Nature Based Solutions), adeguate alle situazioni locali, come opzioni a basso costo che riducono i rischi climatici, ripristinano e proteggono la biodiversità e portano benefici per le comunità e le economie. 

Mappa globale delle iniziative di soluzioni basate sulla natura per l’adattamento, che mostra il numero di investimenti per Paese, la distribuzione geografica delle città che riferiscono sulle attività di soluzioni basate sulla natura (punti rossi) e la distribuzione regionale dei rischi affrontati dalle iniziative di soluzioni basate sulla natura (grafici a torta).

L’analisi dei 4 principali fondi per il clima e lo sviluppo (Global Environment Facility, Green Climate Fund, Adaptation Fund e International Climate Initiative), ha suggerito che il sostegno a iniziative verdi con alcune soluzioni basate sulla natura (sono aumentate negli ultimi due decenni.  

Tuttavia, l’’investimento cumulativo per i progetti di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici nell’ambito dei 4 fondi ammonta a 94 miliardi di dollari, di cui solo 12 miliardi sono stati spesi per soluzioni basate sulla natura, una piccola frazione del finanziamento totale per l’adattamento e la conservazione.

Mentre si prevede che la pandemia di Covid-19 colpirà la capacità finanziaria dei Paesi per le azioni di adattamento ai cambiamenti climatici, l’UNEP sottolinea che investire nell’adattamento è una buona decisione economica, come ha rilevato la Commissione Globale sull’Adattamento (GAC) che in un Rapporto diffuso a dicembre 2019, ha trovato che un investimento di 1,8 trilioni di dollari in misure di adattamento comporterebbe un ritorno di 7,1 trilioni di dollari in costi evitati e altri benefici.

Il Rapporto 2020 mostra che, per quanto riguarda l’adattamento e la resilienza contro i cambiamenti climatici, è come se andassimo in battaglia bendati e con un braccio legato dietro la schiena – ha dichiarato la Segretaria esecutiva dell’UNFCCC, Patricia EspinosaNon è così che potremo conseguire risultati. Di contro, il Rapporto dovrebbe illuminare il percorso da percorrere, poiché evidenzia le aree in cui è necessario lavorare di più e sottolinea il fatto che l’Accordo di Parigi è il nostro modello per il successo a lungo termine. Il progresso è urgente, mancano meno di 10 mesi alla COP26. Il nostro lavoro fino a quel momento sarà determinante per tutti i Paesi per aumentare l’ambizione di adattamento“.

C’è da osservare che il recente One Planet Summit, l’iniziativa per finanziare progetti per contrastare i cambiamenti climatici, si è incentrato quest’anno sugli impegni concreti per preservare e ripristinare la biodiversità anche attraverso soluzioni basate sulla natura che concorrono a contrastare i cambiamenti climatici.

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