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Insetti commestibili: via libera per le larve della tarma della farina

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha espresso la sua prima valutazione sugli insetti commestibili che in futuro potrebbero comparire nella nostra alimentazione, per una transizione verso sistemi alimentari più sostenibili e a basse emissioni di carbonio.

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha pubblicato il 13 gennaio 2021 il suo primo parere scientifico completo su un prodotto proposto come alimento derivato da insetti, in esito al Regolamento (UE) 2015/2283 relativo ai nuovi alimenti (novel food), che  ha introdotto la procedura di autorizzazione di nuovi alimentari da parte della Commissione UE, previa valutazione scientifica dei rischi per stabilirne la sicurezza ad opera dell’EFSA.

Dall’entrata in vigore del Regolamento sui nuovi alimenti il 1° gennaio 2018, l’EFSA ha ricevuto un gran numero di richieste di valutazione in merito a un’ampia varietà di fonti di alimenti sia tradizionali che inedite, che includono prodotti erboristici derivati da piante, alimenti a base di alghe e frutti non autoctoni, oltre a diverse varietà di insetti commestibili.

Le richieste di valutazione di nuovi alimenti sono talmente varie che abbiamo bisogno di competenze scientifiche diversificate per valutarle – ha dichiarato la Dott,ssa Helle Knutsen, biologa molecolare e tossicologa, membro del gruppo di esperti dell’EFSA sulla nutrizione umana e Presidente del gruppo di lavoro sui nuovi alimenti – Tanto per citarne alcune: nutrizione umana, tossicologia, chimica e microbiologia. La composizione del gruppo di lavoro le riflette e, insieme, i nostri scienziati formano un gruppo multidisciplinare di grande esperienza“.

La novità di usare insetti commestibili ha suscitato grande interesse da parte del pubblico e dei media, per cui le valutazioni scientifiche dell’EFSA sono cruciali per i responsabili politici che debbono decidere se autorizzare o meno tali prodotti prima della loro immissione sul mercato dell’UE.

La valutazione Safety of dired yellow mealworm (Tenebrio molitor larva) as a novel food pursuant to Regolation (EU) 2015/2283” riguarda la sicurezza alimentare del consumo di larve essiccate della tarma della farina (Tenebrio molitor), un coleottero particolarmente dannoso alle sostanze amidacee in genere (farine, pane, biscotti, paste alimentari), ma anche a diversi prodotti vegetali anche essiccati.

Il gruppo multidisciplinare di esperti dell’EFSA, ha realizzato un’attenta analisi di tutti gli aspetti relativi alla modalità di allevamento, al processo di produzione, alla sicurezza e al profilo nutrizionale e tossicologico.

Gli insetti sono organismi complessi, e ciò rende problematica la caratterizzazione della composizione dei prodotti alimentari da essi derivati – ha spiegato Ermolaos Ververis, chimico ed esperto EFSA in scienza degli alimenti che ha coordinato l’elaborazione del parere – Comprenderne la microbiologia è di fondamentale importanza, considerato anche che si consuma l’insetto intero. Le formule a base di insetti possono essere ad elevato contenuto proteico, benché i livelli proteici utili possono risultare sovrastimati quando sia presente la chitina, una delle principali sostanze che compongono l’esoscheletro degli insetti. Un nodo fondamentale della valutazione è che molte allergie alimentari sono connesse alle proteine, per cui dobbiamo valutare anche se il consumo di insetti possa scatenare reazioni allergiche. Tali reazioni possono essere provocate dalla sensibilità individuale alle proteine di insetti, dalla reazione crociata con altri allergeni o da allergeni residuati da mangimi per insetti, ad esempio il glutine. È un lavoro impegnativo perché la qualità e la disponibilità dei dati varia, e c’è molta diversità tra una specie di insetti e l’altra”.

Dagli studi tossicologici disponibili in letteratura non è emerso alcun effetto avverso, anche se potrebbero insorgere reazioni allergiche indotte da una sensibilità individuale alle proteine delle larve, da una reattività crociata con altri allergeni (in soggetti allergici ai crostacei e agli acari della polvere, ad esempio) o da allergeni residuati da mangimi per insetti.

Ci sono chiari vantaggi ambientali ed economici nel sostituire le fonti tradizionali di proteine animali con quelle che richiedono meno mangime, producono meno rifiuti e provocano meno emissioni di gas serra – ha sottolineato Mario Mazzocchi, esperto di statistica economica e docente presso l’Università di Bologna – L’abbassamento di costi e prezzi potrebbe migliorare la disponibilità di alimenti, mentre la nuova domanda creerà nuove opportunità economiche, che potrebbero però interferire con i settori esistenti“.

Ricordiamo che la Commissione UE con la Strategia From Farm to Fork” intende guidare la transizione verso un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente, esprimendo, tra l’altro, l’intenzione di voler stimolare la produzione e l’uso di nuove fonti sostenibili di proteine, come alghe o insetti.

Gli scienziati EFSA continueranno a inserire le numerose richieste di valutazione di nuovi alimenti nella loro agenda, mentre i responsabili delle decisioni a Bruxelles e nelle capitali nazionali decideranno se tali alimenti debbano essere autorizzati per finire nei piatti europei. In definitiva i consumatori potranno scegliere con fiducia ciò che mangiano, ben sapendo che la relativa sicurezza è stata accuratamente verificata.

Ci sono ragioni derivanti dalle nostre esperienze sociali e culturali, il cosiddetto ‘fattore disgusto’, che rendono il pensiero di mangiare insetti repellente per molti Europei – ha commentato Giovanni Sogari, ricercatore in ambito sociale e consumeristico all’Università di Parma – Con il tempo e l’esposizione tali atteggiamenti potranno mutare“.

E.B.

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