Nonostante la pandemia da Covid-19 non permetta il consueto evento di lancio, nella Giornata Mondiale dell’Acqua UN-Water ha messo a disposizione online il WWDR 2020 che ha per titolo “Acqua e Cambiamenti Climatici”, come il tema della Giornata.
Per consuetudine, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, UN-Water, l’organismo di coordinamento tra Agenzie delle Nazioni Unite per tutte le questioni relative all’acqua, celebra la ricorrenza con un evento per diffondere il Rapporto faro World Water Development Report (WWDR 2020) , coordinato dal World Water Assessment Program dell’UNESCO con la collaborazione tra le 32 entità delle Nazioni Unite e 41 partner internazionali.
A causa della pandemia da Covid-19, l’evento è stato rinviato a data da destinarsi, ma è stato reso disponibile online oggi (22 marzo 2020) Giornata Mondiale dell’Acqua (WWD) il WWDR 2020 che, riprendendo il tema scelto per il WWD 2020, ha per titolo “Water and Climate Change” (Acqua e Cambiamenti Climatici) per sottolineare come i due temi siano strettamente correlati.
I cambiamenti climatici, infatti, stanno rendendo l’acqua più scarsa, più imprevedibile, più inquinata, incidono quindi sulla sua qualità, minacciano lo sviluppo sostenibile e riducono la biodiversità. Al contempo, la domanda in crescita di acqua determina la necessità di trattamento per renderla sicura che incidono sul consumo energetico, con conseguente aumento delle emissione di gas serra, mentre una migliore gestione delle risorse idriche svolge un ruolo importante in termini di adattamento e mitigazione ai effetti dei cambiamenti climatici.
Nel suo video-messaggio Gilbert F. Houngbo, Presidente dell’UN-Water sottolinea che l’acqua deve essere posta al centro dei negoziati sui cambiamenti climatici (COP26) e che i responsabili delle politiche climatiche con il Rapporto WWDR 2020 hanno a disposizione tutte le conoscenze e gli strumenti necessari per attuare politiche idriche sostenibili: “In questa Giornata mondiale dell’acqua, tutti hanno un ruolo da svolgere e il WWDR 2020 contribuisce a spianare la strada a un futuro sostenibile che non lascia nessuno indietro”.
I messaggi chiave del Rapporto
I cambiamenti climatici mettono in discussione la sostenibilità delle risorse idriche, che sono già sotto forte pressione in molte regioni del mondo e amplifica gli eventi estremi connessi all’acqua, tra cui le inondazioni e la siccità.
Nel corso degli ultimi cento anni l’utilizzo globale di acqua è cresciuto di sei volte, una crescita che proseguirà costantemente ad un tasso pari a circa l’1% annuo in conseguenza dell’incremento della popolazione, dello sviluppo economico e del cambiamento dei modelli di consumo. Congiuntamente ad approvvigionamenti idrici sempre più incerti e irregolari, i cambiamenti climatici aggraveranno la situazione nelle regioni già sottoposte a stress idrico, ma creeranno impatti anche in quelle regioni in cui le risorse sono attualmente abbondanti. La scarsità fisica di acqua è spesso un fenomeno stagionale piuttosto che cronico; è probabile che i cambiamenti climatici comporteranno mutamenti alla disponibilità stagionale di acqua nel corso dell’anno in varie regioni. Sicurezza alimentare, salute umana, insediamenti urbani e rurali, produzione di energia, sviluppo industriale, crescita economica e prosperità sono tutti dipendenti dall’acqua e quindi vulnerabili agli impatti dei cambiamenti climatici.
L’acqua è il “connettore climatico” che consente una maggiore collaborazione e coordinamento attraverso la maggior parte degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Agenda 2030), di quelli sui cambiamenti climatici (Accordo di Parigi) e riduzione del rischio di catastrofi (Quadro di Sendai).
Gestire le risorse idriche per il clima, lo sviluppo sostenibile e i processi
di riduzione del rischio di catastrofi, potrebbe essere un mezzo per collegare
le questioni relative ai cambiamenti climatici con tutti gli altri OSS. Combinare
ulteriori approfondimenti, prospettive e meccanismi finanziari nell’ottica
delle risorse idriche sarebbero reciprocamente vantaggiosi, aumentando il
rapporto costi-efficacia e contribuendo a garantire che le rispettive scelte
non minino o involontariamente aumentare i rischi per gli altri.
Adattamento e mitigazione sono strategie complementari per la gestione e la riduzione dei rischi di cambiamenti climatici tramite l’acqua.
Mentre è essenziale per la gestione delle risorse idriche, l’adattamento ai
cambiamenti climatici (dal contrasto agli effetti delle alluvioni allo stress
idrico crescente per l’agricoltura e l’industria), può giocare un ruolo molto
importante nella mitigazione dei cambiamenti climatici la gestione delle
risorse idriche. Le misure di efficienza idrica hanno un effetto diretto sui
risparmi energetici, con conseguente riduzione delle emissioni di gas a effetto
serra. Interventi specifici di gestione dell’acqua come l’agricoltura di
conservazione, la protezione delle zone umide e altre soluzioni naturali aiutano
a sequestrare il carbonio nelle biomasse e nei suoli. Anche il trattamento
avanzato delle acque reflue può aiutare a ridurre le emissioni di gas serra,
fornendo al contempo biogas come fonte di energia rinnovabile.
Mentre la necessità di affrontare i cambiamenti climatici attraverso l’acqua è ben nota, non si traduce tuttavia in azioni concrete.
Nei contributi determinati a livello nazionale (NDC) presentati dai Paesi
nell’ambito dell’Accordo di Parigi, l’acqua viene citata, in molti casi, in
termini di dichiarazioni politiche o strategie generali di adattamento, ma in
realtà pochi NDC includono l’intenzione di predisporre un piano idrico
specifico. E mentre la maggior parte dei Paesi riconosce l’acqua nel
“portafoglio di azioni” del proprio NDC, sono pochi i Paesi che hanno
stimato i costi correlati di queste azioni, ancora di meno sono quelli che hanno
incluso proposte dettagliate di progetti relativi all’acqua. Di fatto le
sinergie tra le opportunità di adattamento e mitigazione tramite l’acqua sono
praticamente inesistenti nei NDC.
Il Fondo per il clima offre una grande opportunità per fornire finanziamenti aggiuntivi per l’acqua.
La gestione delle risorse idriche e i servizi di approvvigionamento idrico e di risanamento sono attualmente sottofinanziati e necessitano di maggiore attenzione da parte dei Governi. Sebbene ci siano fonti significative disponibili nel Fondo per il clima, la maggior parte di queste sono destinate alla mitigazione e quindi non disponibili per il finanziamento di interventi per l’acqua che sono generalmente considerati dal punto di vista dell’adattamento. Tuttavia, ci sono opportunità crescenti per integrare in modo più concreto e sistematico l’adattamento e la pianificazione della mitigazione gli investimenti per l’acqua, associandoli ad attività più allettanti per i finanziatori del clima. Inoltre, varie iniziative che legano i cambiamenti climatici all’acqua, possono fornire vantaggi comuni come la creazione di posti di lavoro, il miglioramento della salute pubblica, la riduzione della povertà, la promozione della parità di genere e il miglioramento dei mezzi di sussistenza, rafforzando ulteriormente la loro “bancabilità” agli occhi dei finanziatori.
Combinare l’adattamento e la mitigazione dei cambiamenti climatici attraverso le risorse idriche è una proposta 3 volte vincente.
In primo luogo, va a vantaggio della gestione delle risorse idriche,
migliorando la fornitura di acqua e di servizi igienico-sanitari. In
secondo luogo, contribuisce direttamente alla lotta contro le cause e gli impatti dei cambiamenti climatici, ivi
compresa la riduzione dei rischi di disastri. In terzo luogo, contribuisce, sia
direttamente, sia indirettamente, a soddisfare
molti SDG (fame, povertà, salute, energia, industria, azione sul clima e altri ancora, oltre naturalmente all’SDG 6, l’obiettivo
espressamente incentrato sull’acqua), come pure un insieme di ulteriori obiettivi di carattere globale.
Nel Rapporto
c’è anche l’analisi della situazione a livello regionale.
Per l’Europa, vi si legge che le
proiezioni climatiche indicano un incremento delle precipitazioni nell’Europa
settentrionale e una riduzione nell’Europa
meridionale, che, come sottolineato dall’IPCC, dovrà rispondere alle crescenti sfide per irrigazione, energia
idroelettrica, ecosistemi e insediamenti umani.
Gli interventi chiave per conseguire un adattamento più efficace e una maggiore resilienza agli eventi estremi nella regione europea includono: maggiore efficienza idrica e strategie di risparmio idrico; monitoraggio e condivisione dei dati sulla quantità e sulla qualità dell’acqua; miglioramento della coerenza delle misure di adattamento ai cambiamenti climatici e di riduzione del rischio di disastri correlati con l’acqua; possibilità di attirare fondi da fonti multiple (internazionali, nazionali e private).