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“Vinitaly 2017”: al via la prima fiera al mondo del vino

vinitaly 2017

Dopo il successo dell’edizione del Cinquantenario che ha fatto registrare 130mila presenze, delle quali 49mila estere tra cui 28mila buyer specializzati da 140 nazioni si apre oggi alla Fiera di Verona e proseguirà fino al 12 aprile 2017 “Vinitaly”, la più grande fiera del vino al mondo per superficie espositiva e per numero di operatori esteri.
Nato nel 1967 con le “Giornate del Vino“, il Salone Internazionale del Vino e dei Distillati è la manifestazione che più d’ogni altra ha scandito l’evoluzione del sistema vitivinicolo nazionale ed internazionale, contribuendo a fare del vino una delle più coinvolgenti e dinamiche realtà del settore primario.

All’inaugurazione interverrà il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

Vinitaly 2017 è la capitale della nuova Politica agricola comune, occasione imperdibile per riscrivere le linee a sessant’anni dai Trattati di Roma costitutivi della Comunità economica europea, con la presenza del commissario europeo per l’agricoltura Phil Hogan – ha dichiarato Maurizio Martina – Chiediamo quindi in particolare all’esperienza vitivinicola italiana di essere protagonista di questa riflessione. A Vinitaly abbiamo portato il primo pacchetto attuativo del Testo Unico del Vino per dare spazio alla discussione. Anche sul registro vinicolo digitale, la sfida è decisiva e va seguita con grande attenzione nelle prossime fasi. È un cambio di prospettiva che dovrà essere un processo collettivo“.

Il Salone si propone quest’anno ancora più internazionale, con una piattaforma b2b che guarda sempre più al mercato, a vantaggio degli operatori, come previsto dal riallineamento programmato nel 2016 per focalizzare il business in fiera e il consumer in città. Oggi Vinitaly è un sistema a rete di cui fanno parte Vinitaly InternationalOperaWineVinitaly Wine ClubVIA – Vinitaly International Academywine2wineSol&AgrifoodEnolitech e i Premi collegati.

Questa edizione di Vinitaly rappresenta per Veronafiere una nuova partenza – ha affermato il Direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani – La prima edizione di Vinitaly dopo i 50 anni coincide con il nuovo inizio di Veronafiere che, dopo quasi 120 anni, cambia pelle e diventa Spa, e da Vinitaly vogliamo partire per riprogettare un nuovo modo di fare fiera, incentrato sull’ascolto e sull’innovazione. Vogliamo essere “antenne” per le aziende che espongono da noi e i visitatori che ci vengono a trovare, per questo vogliamo identificare in maniera sempre più precisa e accurata bisogni e opportunità, facilitando l’incontro tra domanda e offerta anche a migliaia di chilometri di distanza“.
Oggi Vinitaly è un sistema a rete di cui fanno parte Vinitaly InternationalOperaWineVinitaly Wine ClubVIA – Vinitaly International Academywine2wineSol&AgrifoodEnolitech e i Premi collegati.

La produzione mondiale di vino nel 2016 è stimata pari a 261 milioni di ettolitri, in leggera flessione rispetto al 2015 (-5%). L’Italia, con circa 50 milioni di ettolitri (stima 2016) si conferma per il 2° anno consecutivo il primo produttore mondiale, seguita da Francia con 43 milioni e Spagna con 42 milioni di ettolitri di vini e mosti.

Nel 2016, secondo l’Istat, le esportazioni di vino italiano hanno superato la cifra record di 763,8 milioni di euro (+2,3% sul 2015), grazie alla crescita del prezzo medio a 2,45 euro/litro, compensando la contrazione dei volumi (-6,8%), scesi a 311,5 milioni di euro.

USA e Cina rappresentano i Paesi focus delle politiche nazionali di promozione del made in Italy, seppure siano mercati molto differenti tra loro.

Primo importatore mondiale di vino, gli Stati Uniti rappresentano il più importante Paese di destinazione dei vini italiani. Mettendo a segno un +6,1%, l’Italia ha superato quota 1,62 miliardi di euro di export nel 2016, per un corrispettivo di quasi 3,24 milioni di ettolitri (+3,6%). Questi numeri confermano il ruolo di leader del nostro Paese negli USA, con una quota di mercato del vino importato del 29%.

In Cina, Paese in grande evoluzione per il consumo di vino (+15% in volume nel 2016 per un totale di oltre 6 milioni di ettolitri), l’Italia è ancora posizionata dietro ai primi (Francia, Cile, Australia, Spagna), ma con un trend in recupero. Nel 2016, l’import dall’Italia è stato pari a quasi 324.000 ettolitri, con una crescita di circa il 12% in quantità, ma di quasi il 33% in valore per un totale di oltre 120 milioni di euro.

A rendere unico Vinitaly nel panorama internazionale è lo stretto legame con il cibo e la ristorazione di alta qualità. Durante i giorni della Manifestazione grandi chef propongono ricette di alta cucina con abbinamenti di vini, mentre in altri punti la ristorazione è continua e anche take away, con offerte variegate, biologiche e regionali.

In contemporanea a Vinitaly si svolgono Enolitech e Sol&Agrifood.

Il Salone Internazionale delle Tecniche per la Viticoltura, l’Enologia e delle Tecnologie Olivicole ed Olearie ospita le aziende del settore che intendono promuovere sul mercato il meglio della produzione, per presentare e far conoscere nuove applicazioni e tecnologie.
Tra le proposte più innovative, soluzioni su misura e chiavi in mano per cantine 4.0, pensate come avveniristiche sale di comando che mettono in connessione macchine, persone e impianti per ottimizzare i processi produttivi e migliorare l’efficienza e la redditività delle imprese.

Tra le tecnologie e i mezzi tecnici, grande spazio alle imbottigliatrici, ai tappi, di sughero, di vetro o sintetici, e alle bottiglie, anche di design, pronte per la sublimazione, con apparecchiature per realizzarla direttamente in azienda così da personalizzare il packaging dei propri prodotti. L’importanza dell’immagine è confermata dalla presenza di un gran numero di aziende specializzate nella realizzazione di etichette, con soluzioni non solo belle, ma capaci al tempo stesso di decorare una bottiglia, di informare e tutelare il consumatore e di promuovere il prodotto.

Il Salone internazionale dell’agroalimentare di qualità, presenta il nuovo spazio dedicato alla biodiversità delle produzioni territoriali, che integra quella dedicata ai salumi, oltre alle aree formaggiolio extravergine di oliva e birre artigianali. Un modo per valorizzare in chiave business una peculiarità. Un modo per valorizzare in chiave business una peculiarità esclusiva dell’agroalimentare italiano, sempre più apprezzata dai mercati internazionali.

Infine, il fuori-Salone Vinitaly & the City, in collaborazione con Verona (Comune e Provincia), propone giornate dedicate esclusivamente al pubblico consumer con eventi ed iniziative nei luoghi più suggestivi della città all’insegna del vino, della musica e dell’intrattenimento.

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