di Anna Rita Rossi
Treepedia, il sito web interattivo creato dai ricercatori del MIT consente di stimare la copertura verde delle città. Un progetto ambizioso e utile, che potrebbe aiutare a contrastare i cambiamenti climatici in ambienti urbani.
I ricercatori del Senseable City Lab (laboratorio digitale all’interno del gruppo City Design and Development del Massachusetts Institute of Technology (MIT), in collaborazione con il Global Agenda Council sul futuro delle città del World Economic Forum (WEF) e la sua Global Shapers Community, hanno dato vita a Treepedia, un sito web interattivo che impiega i dati di Google Street View (GSV), al fine di misurare e confrontare la Green Canopy (copertura verde), cioè la porzione fuori terra di alberi e vegetazione nelle città di tutto il mondo.
Grazie a un particolare algoritmo è possibile conoscere la posizione di ogni pianta e l’insieme dei dati costituisce il Green View Index (GVI), un indicatore dello stato di salute dei nostri ambienti urbani.
Si tratta di un metodo selettivo scalabile, applicabile universalmente, che non stima il numero totale di alberi, ma la quantità di verde percepita mentre si cammina per strada. Per fare le sue stime, esso impiega i panorami di GSV, considera l’ostruzione delle chiome degli alberi e poi classifica le immagini di conseguenza.
Grazie a Treepedia gli abitanti delle città monitorate fino a questo momento possono visualizzare la posizione e le dimensioni degli alberi all’interno delle loro comunità e al contempo inviare input per aiutare a taggare, tracciare e sostenere più alberi simili nelle loro città.
La presenza di una “copertura verde” è importante per le città e da un certo numero di anni sta maturando una certa sensibilità a livello mondiale, riguardo all’utilità della presenza di alberi in ambito urbano, e infatti, sono molte le città che stanno elaborando strategie per aumentare la copertura verde.
Già nel 2015, il Global Agenda Council (GAC) ha incluso l’incremento di alberi nella lista delle dieci principali iniziative urbane.
Le città avranno sempre bisogno di grandi progetti infrastrutturali, ma a volte anche iniziative su piccola scala (piste ciclabili, bike sharing e piantumazione di alberi), volte a contrastare i cambiamenti climatici, possono avere un grande impatto sulle aree urbane.
Una di queste iniziative è proprio quella di aumentare il numero di alberi nelle città, perché grazie alla loro presenza è possibile:
- abbassare le temperature, bloccando le radiazioni a onde corte e aumentando l’evaporazione dell’acqua;
- creare microclimi più confortevoli;
- mitigare l’inquinamento atmosferico;
- evitare inondazioni durante forti piogge e mareggiate;
- fornire una tregua naturale dal traffico, dal rumore e dalla congestione;
- migliorare la qualità della vita di coloro che vivono in ambienti urbani.
Purtroppo, il cittadino medio è spesso privato della possibilità di comprendere le caratteristiche individuali dei propri habitat. Treepedia cerca proprio di colmare tale lacuna, consentendo, non solo agli scienziati ma anche agli abitanti delle città di monitorare la copertura degli alberi urbani e di agire per migliorarla.
In questo modo, tutti possono avere un ruolo più attivo nell’affrontare le preoccupazioni sugli effetti negativi dei cambiamenti climatici e fare campagne a favore dei luoghi in cui vivono.
Al momento, gli utenti di Treepedia possono valutare rapidamente quali aree sono verdi e quali no in una città. Possono anche controllare la quantità di copertura verde in un dato punto e persino confrontare la propria città con altre in tutto il mondo.
Per quanto riguarda il futuro, si prevede che gli utenti saranno in grado di aggiungere informazioni uniche sugli alberi, su una mappa stradale open-source e potranno anche interagire con i funzionari della città, per richiedere che nuovi alberi siano piantati in determinate aree.
Inizialmente, Treepedia è stato lanciato in 10 città globali e continuerà a espandersi in più comuni in tutto il mondo. Attualmente, le città monitorate sono 34. A rappresentare l’Italia c’è Torino con un Green View Index del 16,2%, mentre la più virtuosa al momento è Tampa con un GVI del 36,1%.
È importante che il futuro delle città non risponda alla logica di un’espansione continua e insostenibile, piuttosto, si dovrebbe mirare a un’innovazione continua e ad una sensibilizzazione dei cittadini, che possa condurre a un maggiore apprezzamento da parte di tutti della copertura verde della propria città, al fine di rispondere in modo efficace al preoccupante problema dei cambiamenti climatici.