San Ginesio, noto come “il balcone dei Monti Sibillini”, per la magnifica posizione in uno dei Parchi naturali nazionali più suggestivi, e anche come “città delle 100 chiese” per il ricco patrimonio artistico religioso, è stato insignito del prestigioso “Best Tourism Village” che la UNWTO ha assegnato a 44 borghi in tutto il mondo, quali modelli di eccellenza per programmi di sviluppo turistico sostenibile in multi-level-Governance, per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale, naturale e paesaggistico nei territori, caratterizzati dalla presenza di attività di forte impatto identitario.
Nel corso della XXIV Assemblea Generale della UNWTO (Madrid 29 novembre -3 dicembre 2021), l’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite che si occupa del coordinamento delle politiche turistiche e promuove lo sviluppo di un turismo responsabile e sostenibile, nella cornice della Giornata “Costruire il Futuro: Innovazione, Educazione e Sviluppo Rurale” (“Building for the Future: Innovation, Education and Rural Development”), ha attribuito a 44 borghi/paesi/villaggi di 32 Stati il “Best Tourism Village”, il contest alla sua prima edizione, tra cui a San Ginesio (Macerata), unico comune italiano.
Il bando di partecipazione rivolto ai Paesi membri della UNWTO (158 Stati) aveva la finalità di individuare le “eccellenze turistiche” nazionali tra le destinazioni rurali, per “premiare” le best practices e incentivare programmi di sviluppo sostenibile, inclusivo, accessibile e innovativo nelle piccole comunità territoriali attraverso il turismo, nella prospettiva degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibili dell’Agenda 2030 dell’ONU. Nonché di promuovere il ruolo del turismo per la salvaguardia dei piccoli comuni rurali e dei loro paesaggi, nel rispetto delle diversità naturali e culturali, dei loro valori e della attività tradizionali, compresa l’enogastronomia.
San Ginesio è stato selezionato tra oltre 170 candidature presentate alla UNWTO da 75 Paesi, che sono state valutate sulla base di 9 aree di “eccellenza”:
– risorse naturali e culturali;
– promozione e salvaguardia delle risorse culturali;
– sostenibilità economica;
– sostenibilità sociale;
– sostenibilità ambientale;
– potenziale turistico e sviluppo e integrazione della catena del valore;
– Governance e turismo come priorità e risorsa strategica;
– infrastruttura e connettività;
– salute e sicurezza sanitaria e civile.
“Il nostro impegno è per un mondo più prospero e pacifico, che non lasci nessuno indietro, grazie al turismo, che è uno dei valori fondamentali dell’umanità e coinvolge vari settori della vita sociale ed economica – ha dichiarato nell’occasione il Segretario Generale confermato della UNWTO, Zurab Pololikashvili – Con questa iniziativa, abbiamo voluto dare un riconoscimento e un incentivo ai piccoli comuni che hanno fatto del turismo il motore del loro sviluppo e del loro benessere, di coesione sociale e di inclusione, per una più equa redistribuzione dei benefici sul territorio e sostegno alle comunità locali”.
Noto come “il balcone dei Monti Sibillini”, per la magnifica posizione in uno dei Parchi naturali nazionali più suggestivi, con una vista spettacolare tra il Monte Conero e il Mar Adriatico fino al Gran Sasso, ma anche come “città delle 100 chiese” per il ricco patrimonio artistico religioso, San Ginesio (680m s.l.m. e 3.173 ab.) è tra i “Borghi più belli d’Italia”, “Bandiera Arancione”, riconoscimento di qualità turistico-ambientale conferito dal Touring Club Italiano (TCI) ai piccoli comuni dell’entroterra italiano (massimo 15.000 abitanti) che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità, “Bandiera Gialla” dell’Associazione campeggiatori turistici d’Italia ed è uno dei Comuni che aderisce a “Comune amico del turismo itinerante”.
Il toponimo di San Ginesio, precedentemente denominato “Avia” o “Oppidum esculanum”, risale alla fine del X secolo (castrum Sancti Genesij) alla fine del X secolo, dopo il passaggio dei Franchi di Carlo Magno che avrebbe così titolato il castrum dopo il rinvenimento in una chiesetta di campagna dei dintorni di un’immagine di San Genesio di Roma, attore fatto martirizzare nel 303 dall’imperatore Diocleziano per essersi rifiutato di rappresentare in scena, in modo burlesco, il sacramento del battesimo, e diventato il Santo protettore degli attore e del teatro, tanto che Il primo teatro stabile nelle Marche fu costruito nel 1547.
Per queste sue origini, anche al fine di riproporre l’attenzione sul delicato tema delle aree interne a rischio di spopolamento, specie dopo il terremoto del 2016 nell’Italia centrale che ha colpito in modo tragico San Ginesio, e la successiva pandemia di Covid-19 nel 2020 che invece ha valorizzato l’entità dei borghi quali mete sicure dove poter vivere bene, San Ginesio ha dato vita al GinesioFest, un cartellone di teatro, danza, musica e performance che si svolge tra le strade, nelle piazze e nei siti d’arte del borgo durante la settimana che culmina con la festa del patrono (25 agosto) e l’assegnazione del Premio Nazionale dedicato all’Arte dell’Attore.
Come dichiarato nell’Application Form per la candidatura di “miglior borgo turistico italiano”, San Ginesio è un centro culturale e artistico di rilievo internazionale, fin dal Medioevo, ed è stato tra l’altro, il luogo natio del giurista Alberico Gentili (XVI secolo d.C.), il primo autore del trattato di diritto pubblico e considerato tra i padri della giurisprudenza mondiale e la sua Chiesa di Santa Maria Assunta (XI secolo d.C.) è un esempio di arte gotica marchigiana. Tra gli altri eventi tradizionali della cultura locale citati: il Palio di San Ginesio, la Battaglia tra Ginesini e Fermani, il Festival di Musica Antica.
Da quasi un decennio, la cittadina si conferma ai primi posti del gradimento dei turisti, nelle valutazioni di qualità, ed è considerata un riferimento in Italia per i progetti di sviluppo eco-sostenibile “in rete”, tra Comuni e tra soggetti pubblici e privati, in particolare. Per far fronte alla carenza di strutture ricettive causata dalla catastrofe naturale, il borgo è diventato protagonista di uno straordinario processo di riposizionamento sul mercato turistico “all’aria aperta” e un innovativo programma-pilota “Rinasco” di Home-sharing (condivisione della casa) tra residenti e turisti e digitalizzazione, promosso in collaborazione con la Fondazione Aristide Merloni e con il Comune di Fabriano, Città Creativa dell’UNESCO.
San Ginesio si distingue quale destinazione di primo piano per il “turismo lento” che permette la “riscoperta“ dei valori del luogo e che gli stessi siano condivisi. È l’esperienza di un “visitatore” che ne conferma la validità, corroborando la comunità locale a credere in quei valori.