Il Rapporto di IRENA sull’accelerazione di almeno 6 volte entro il 2050 delle energie rinnovabili, necessaria per raggiungere l’obiettivo dell’Accordo di Parigi, rileva che l’economia globale crescerebbe dell’1% e il benessere, inclusi i benefici non calcolati dal PIL, quali quelli per la salute derivanti dalla riduzione dell’inquinamento atmosferico e da ridotti impatti climatici, aumenterebbe del 15% rispetto alla traiettoria corrente.
Accelerare di almeno 6 volte entro il 2050 l’adozione delle energie rinnovabili a livello mondiale se si vuole limitare entro i 2 °C l’aumento della temperatura globale, è il messaggio chiave del Rapporto “Global Energy Trasformation : A Roadmap to 2050”, presentato da IRENA ( Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili) in occasione dell’annuale primaverile Berliner Energy Transition Dialogue) dedicato alle analisi dei percorsi di transizione che devono essere intrapresi per coprire, sostenibilmente, la crescente domanda di energia.
Il Rapporto è intervenuto alla vigilia dei Colloqui sul Clima (Bonn, 30 aprile – 10 maggio 2018) che dovranno predisporre il testo negoziale per la Conferenza delle Parti (COP24) della Convenzione ONU sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) che si svolgerà nella città polacca di Katowice (3-14 dicembre 2018), per l’attuazione dell’Accordo di Parigi (2015) volto a limitare l’aumento della temperatura globale al di sotto di 2 °C alla fine del secolo e di fare comunque ogni sforzo per limitarlo a 1,5 °C. Non è casuale che tutti gli eventi collaterali ufficiali che si svolgono in tale occasione hanno come tema comune “Accelerating implementation of the Paris Agreement” (Accelerare l’attuazione dell’Accordo di Parigi).
Il Rapporto di IRENA rileva che entro il 2050 l’economia globale crescerebbe dell’1% e il benessere globale, inclusi i benefici non calcolati dal PIL, quali quelli per la salute derivanti dalla riduzione dell’inquinamento atmosferico e da ridotti impatti climatici gli impatti climatici ridotti, aumenterebbe del 15% rispetto alla traiettoria corrente.
“L’energia rinnovabile e l’efficienza energetica costituiscono insieme la pietra angolare della soluzione mondiale alle emissioni di CO2 correlate alla produzione di energia e possono fornire oltre il 90% delle riduzioni delle emissioni di CO2 necessarie per mantenere la temperatura globale entro i 2 °C – ha dichiarato il Direttore generale di IRENA, Adnan Z. Amin – Se vogliamo decarbonizzare l’energia globale abbastanza velocemente per evitare gli impatti più severi dei cambiamenti climatici, le energie rinnovabili devono rappresentare almeno i due terzi dell’energia totale entro il 2050”.
Il Rapporto sottolinea come per raggiungere il necessario target di diffusione di rinnovabili ed efficienza al 2050, gli investimenti necessari ammonterebbero a 120 trilioni di dollari, circa il 2% annuo del PIL mondiale, con una crescita del 30% rispetto al 2015. Di questi circa 18 trilioni saranno destinati allo sviluppo della produzione di energia rinnovabile e in particolare fotovoltaico (31%), eolico (30%) e solare a concentrazione (12%).
La transizione energetica sarà favorita dalla continua riduzione dei costi di realizzazione di impianti solari ed eolici, che dovrebbero diminuire del 50% rispetto ai costi del 2015, creando al contempo oltre 11 milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2050.
“La trasformazione non solo sosterrà gli obiettivi climatici, ma anche risultati sociali ed economici in tutto il mondo, sollevando milioni di persone dalla povertà energetica, aumentando l’indipendenza energetica e stimolando la crescita sostenibile del lavoro -ha aggiunto Amin – Accelerare gli investimenti nelle tecnologie a basse emissioni di carbonio e spostare il paradigma dello sviluppo globale dalla scarsità, disuguaglianza e competizione alla prosperità condivisa entro la durata delle nostre vite. Questa è un’opportunità da cogliere grazie all’adozione di politiche forti, alla mobilitazione del capitale e alla promozione dell’innovazione attraverso il sistema energetico“.
La tabella di marcia prevede attualmente fino a 11 trilioni di dollari di asset energetici bloccati entro il 2050, un valore che potrebbe raddoppiare se l’azione fosse ulteriormente ritardata. Inoltre, gli attuali piani governativi non soddisfano le esigenze di riduzione delle emissioni. Se si rimanesse su un percorso quale intrapreso fino ad oggi, il mondo esaurirebbe in meno di 20 anni il suo budget del carbonio legato energia per rispettare i +2 °C, nonostante la continua forte crescita delle rinnovabili.
Al 2017, la capacità di generazione rinnovabile globale è aumentata di 167 GW e ha raggiunto 2.179 GW in tutto il mondo, con una crescita annuale dell’8,3%. Tuttavia, avverte IRENA, senza un aumento della loro diffusione, i combustibili fossili come petrolio, gas naturale e carbone continuerebbero a dominare il mix energetico globale entro il 2050.
L’analisi della tabella di marcia al 2050 di IRENA delinea un sistema energetico in cui le energie rinnovabili rappresentano i due terzi del consumo totale di energia finale e l’85% della generazione di energia elettrica, rispetto agli attuali 18% e 25%. Per raggiungere tale obiettivo è necessaria un’accelerazione della diffusione delle energie rinnovabili di almeno sei volte, sia attraverso l’aumento dell’elettrificazione dei trasporti e del riscaldamento, sia con un uso più diretto delle energie rinnovabili. L’elettrificazione e l’energia rinnovabile sono i driver chiave delineati da IRENA nel Rapporto, con il solare e l’eolico in grado di guidare la trasformazione energetica globale.