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RICREA: riciclo record per gli imballaggi in acciaio nel 2019

Il Consorzio nazionale riciclo e recupero imballaggi acciaio (RICREA) che si conferma un’eccellenza in UE per il riciclo degli imballaggi in acciaio (oltre l’obiettivo fissato dall’UE al 2030) ha avviato a Trieste la sua annuale Campagna “Cuore Mediterraneo”, volta a sensibilizzare bagnanti e diportisti sulle qualità e sui valori degli imballaggi in acciaio.

La Campagna itinerante “Cuore Mediterraneo” avviata da RICREA (Consorzio nazionale riciclo e recupero imballaggi acciaio), in collaborazione con Goletta Verde, ha fatto la sua prima tappa ieri (5 luglio 2020) a Trieste capoluogo del Friuli Venezia Giulia, la prima regione dove la storica campagna estiva di Legambiente in difesa delle acque e delle coste italiane, giunta alla sua XXXIV edizione, ha presentato i dati del monitoraggio effettuati in precedenza, perché nel rispetto delle restrizioni imposte dalla pandemia, non seguirà il classico itinerario cost to cost a bordo dell’imbarcazione.

L’iniziativa di RICREA è volta a sensibilizzare bagnanti e diportisti italiani, informandoli sulle qualità e i valori degli imballaggi in acciaio, un metallo che viene riciclato all’infinito senza perdere le proprie intrinseche qualità. Barattoli, lattine, tappi, coperchi e scatolette che oltre essere ecosostenibili, sono anche vere e proprie casseforti ideali per custodire le eccellenze alimentari mediterranee, come i prodotti ittici, il pomodoro e l’olio d’oliva. 

Per la raccolta differenziata degli imballaggi in acciaio, l’Italia si conferma un’eccellenza con un tasso di avvio al riciclo pari all82,2% dell’immesso al consumo, superiore all’obiettivo dell’80% fissato per il 2030 dalla Direttiva Europea sull’Economia Circolare, come risulta dai dati comunicati da RICREA nel corso dell’annuale Assemblea del Consorzio, svoltasi in modalità online il 26 giugno 2020.

Nel 2019 sono state riciclate 399.006 tonnellate (+3,1% rispetto all’anno precedente), conseguenti ad una raccolta di 480.921 tonnellate di barattoli e scatolette, bombolette spray, tappi corona e capsule, latte, fusti, fustini in acciaio (+4,7% sul 2018) con una forte crescita anche della quota pro-capite di imballaggi in acciaio raccolti in un anno (+18% rispetto al 2018) con una media di 3,79 kg per abitante.

Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti – ha commentato Domenico Rinaldini, Presidente RICREA – che confermano la validità degli sforzi compiuti in questi anni per promuovere e agevolare la raccolta dei nostri imballaggi in acciaio”.

Nel dicembre 2019 è stato rinnovato l’Accordo Quadro Anci-Conai, lo strumento attraverso il quale il sistema consortile garantisce ai Comuni italiani la copertura dei maggiori oneri sostenuti per svolgere la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggi.
A seguito del rinnovo dell’Accordo, è stato approvato poi il nuovo Allegato Tecnico per gli imballaggi in acciaio, entrato in vigore dal primo giugno e relativo al quinquennio 2020-2024.

In un momento delicato come quello che stiamo vivendo, aver siglato il nuovo allegato tecnico con Anci è per noi un successo e un risultato importante da cui ripartire – ha proseguito Rinaldini – Con le nuove regole, una particolare attenzione viene rivolta al tema della qualità, premiando le fasce migliori con aumenti dei corrispettivi perché solo con una raccolta attenta e una buona selezione degli imballaggi c’è un riciclo di qualità. Un altro importante fattore su cui investiremo nei prossimi anni riguarda l’accentuazione del carattere di sussidiarietà del sistema consortile, attraverso la possibilità del convenzionamento parziale da parte dei soggetti aderenti all’accordo, pur mantenendo la verifica del percorso di riciclo anche sulle quantità gestite in maniera autonoma“.

Dalla corretta gestione dei rifiuti da imballaggi in acciaio di RICREA sono derivati notevoli benefici ambientali ed economici:
– attraverso il riciclo dell’acciaio è stato possibile ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera di 415.000 tonnellate;
– l’impiego di materiale riciclato ha consentito di risparmiare 1,4 TWh di energia primaria;
– grazie all’incremento delle quantità riciclate si sono risparmiate 268.000 tonnellate di materia prima;
 – Il valore economico della materia recuperata è stato pari a 39 milioni di euro.

Secondo un Rapporto della Ellen MacArthur Foundation, per raggiungere gli obiettivi climatici dell’Accordo di Parigi, le energie rinnovabili potranno ridurre solo del 55% le emissioni globali di gas a effetto serra, la rimanente quota dovrà essere colmata applicando i princìpi dell’economia circolare in 5 settori chiave, tra cui quello della produzione di acciaio.

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