Territorio e paesaggio

QUANDO UNA GALLERIA NON E’ PIU’ COMUNICAZIONE

A cosa servono le gallerie? Sono scavi a sezione trasversale costante che consentono la continuità di una via di comunicazione, come quella di Forca di Cerro, a Spoleto, nella Provincia di Perugia, che al contrario sembra risultare chiusa con evidenti disagi per i quali sono davvero in tanti a lamentarsi, prima tra tutti l’Assessora alla cultura di Sant’Anatolia di Narco Anna Corti.

Sono giorni che mi interrogo, mi faccio domande e non riesco proprio a trovare le risposte, dichiara L’Assessora con indignazione. E ancora: perché in questo momento una è fuori uso durante la notte per migliorie e messa in sicurezza, l’altra è in un progetto.

Circa la GALLERIA FORCA DI CERRO, ci sarebbe molto da dire. È stata chiusa tre settimane perché c’era da rivedere l’asfalto, tre settimane 24 ore su 24. E va bene, l’intervento richiedeva questo.

Ora è dal 7 gennaio che resta chiusa dalle ventuno alle sei, dal lunedì al venerdì compreso per sostituzione luci e varie.

Personalmente – afferma Anna Corti – ho raccolto le firme delle attività economiche della zona e ho inviato ad ANAS (Azienda Nazionale Autonoma delle Strade Statali) una raccomandata nella quale si chiedeva accoratamente la riapertura per il ventinove aprile, così come prevista. Nessuna risposta e la galleria non è stata più riaperta. Ad oggi la sera chiude. Diverse persone hanno chiesto di rivedere la COMUNICAZIONE ERRATA dei cartelli messi lungo la Tre Valli e in prossimità degli svincoli. Orari e giorni di chiusura sono stati scritti in basso e con caratteri troppo piccoli. Tanta gente passa dal valico anche di giorno e durante i giorni festivi. ANAS non è intervenuta in alcun modo.

L’indifferenza che sembra aleggiare da parte di una azienda che dovrebbe per sua natura farsi carico di queste problematiche, ha spinto L’assessora a rivolgersi alla stampa, dato che l’unica risposta a questo appello accorato pare essere soltanto il silenzio.

Le parole di Anna Corti si fanno sempre più incisive, come forti sono sempre le dichiarazioni di chi ha a cuore il benessere della propria cittadina:  

Ora cari signori capisco che per voi la vita non cambi, alla fine del mese percepite stipendi, tredicesime ecc….e ne siamo contenti. Purtroppo, in questa piccola nostra amata VALNERINA vivono anche molte persone che in questi ultimi 6 anni hanno dovuto fare i conti con terremoti e pandemia, e vi assicuro che non è stato semplice…e non lo è tutt’ora. E aver avuto la vostra attenzione e collaborazione sarebbe stato importante.

Nel mentre salta fuori un progetto della bellezza di 20 milioni di euro per la realizzazione di una Galleria e un tratto di strada di circa km 2.5

La galleria andrà da prima del cimitero di Castel San Felice a 450/500 mt dopo. Una Galleria che già si dice andrà dal “nulla al nulla” per evitare una curva. Evitare una curva in Valnerina? Qual è il senso quando a valle e a monte ce ne sono a decine di curve? Qual è la ragione di buttare così tanti soldi pubblici? Le statistiche dell’Istat dicono che su strade extraurbane il 57,6% degli incidenti avviene su rettilineo. E allora?

Anni e anni e anni di lavori, rumore, polveri, interruzione della mitica CICLOTURISTICA SPOLETO NORCIA, sensi unici alternati, impatto ambientale, imprevisti, varianti, espropri…Ancora uno stop IN VALNERINA. Ancora disagi, rallentamenti, problemi…BASTA! BASTA!

Intervenite con progetti di buon senso, rispettate Valle e Abitanti e Attività, considerateci come interlocutori perché siamo stanchi e stufi, preoccupati e poco fiduciosi e anche molto arrabbiati.

Restiamo a disposizione per qualsiasi incontro costruttivo. Grazie!

sarò presuntuosa ma mi sento di scrivere a nome di tanta gente con la quale mi sono confrontata da un po’ di tempo a questa parte.

Eleonora Giovannini

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