Avviata la consultazione pubblica (scadenza 14 settembre 2021) sul PiTESAI, lo strumento di pianificazione delle attività minerarie per individuare le aree dove sarà possibile svolgere le attività di ricerca, prospezione e coltivazione degli idrocarburi.
L’articolo 12-ter della Legge 26 febbraio 2021, n. 21 di conversione con modificazioni del Decreto legge 31 dicembre 2020, n. 183 ha prorogato al 30 settembre 2021 il termine per l’adozione del Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee (PiTESAI), introdotto dal Decreto 14 dicembre 2018, n. 135, recante “Disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione”, convertito con modifiche nella Legge 11 febbraio 2019, n. 12, con cui tutte le attività di prospezione, esplorazione e ricerca di idrocarburi a terra e a mare venivano sospese con una moratoria di 18-24 mesi, fino all’approvazione del PiTESAI.
Il PiTESAI è lo strumento di pianificazione generale delle attività minerarie sul territorio nazionale, volto ad individuare le aree dove sarà possibile svolgere o continuare a svolgere le attività di ricerca, prospezione e coltivazione degli idrocarburi in modo sostenibile.
Il PiTESAI tiene conto di tutte le caratteristiche del territorio, sociali, industriali, urbanistiche e morfologiche, con particolare riferimento all’assetto idrogeologico ed alle vigenti pianificazioni e, per quanto riguarda le aree marine, deve principalmente considerare i possibili effetti sull’ecosistema, nonché tener conto dell’analisi delle rotte marine, della pescosità delle aree e della possibile interferenza sulle coste.
Fino al 14 settembre 2021 è possibile partecipare alla consultazione pubblica avviata del PiTesai. La proposta di Piano, il Rapporto ambientale e la Sintesi non tecnica del Rapporto ambientale sono disponibili sul portale delle Valutazioni ambientali Vas-Via-Aia del Ministero della Transizione Ecologica (MiTE).
Le osservazioni alla documentazione pubblicata dovranno essere inviate all’Autorità competente per la Valutazione ambientale strategica al seguente indirizzo: cress@pec.minambiente.it
Il fatto è che il PiTESAI nascerà in uno scenario completamente diverso da quello in cui era stato previsto, e i ritardi accumulati rischiano di renderlo obsoleto prima ancora della sua approvazione. Secondo il Piano nazionale integrato energia e clima (PNIEC) il PiTESAI avrebbe dovuto essere approvato entro il 2020 e gli esiti finali delle analisi ivi contenute avrebbero potuto comportare modifiche al contesto produttivo nazionale.
Nel frattempo, la scorsa settimana, presentando il Pacchetto “Fit for 55” con le misure legislative proposte dalla Commissione UE per rendere l’Europa il primo continente climaticamente neutro al 2050, la Presidente Ursula von der Leyen è stata esplicita: “L’economia basata sui combustibili fossili ha raggiunto i suoi limiti”.
E senza i sussidi diretti e indiretti, i progetti di estrazione di petrolio, carbone e gas non sono economicamente sostenibili.
Fabio Bastinelli