Il 26 luglio di ogni anno, per decisione dell’UNESCO, viene celebrata la Giornata internazionale della conservazione dell’ecosistema delle mangrovie, conosciuta come “Giornata mondiale delle mangrovie”, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza dell’importanza degli ecosistemi di mangrovie come ecosistema unico, speciale e vulnerabile, e per promuovere soluzioni per la loro gestione, conservazione e utilizzo sostenibili.
Le foreste di mangrovie sono un vero e proprio tesoro climatico: immagazzinano più carbonio per ettaro di qualsiasi altro habitat naturale. Eppure negli ultimi 50 anni è scomparso circa il 35% delle foreste di mangrovie del mondo a causa del disboscamento, dello sviluppo agricolo urbano e delle tempeste estreme causate dal cambiamento climatico.
Secondo un recente Studio condotto dalla IUNC (Unione internazionale per la conservazione della natura) più della metà degli attuali ecosistemi di mangrovie del mondo sono a rischio di collasso e quasi il 20% di quelle valutate sono ad alto rischio, classificate come in pericolo o in pericolo critico.
Per aumentare la consapevolezza dell’importanza degli ecosistemi di mangrovie come ecosistema unico, speciale e vulnerabile, e per promuovere soluzioni per la loro gestione, conservazione e utilizzo sostenibili, viene celebrata il 26 luglio di ogni anno la Giornata internazionale della conservazione dell’ecosistema delle mangrovie, conosciuta come “Giornata mondiale delle mangrovie”, con decisione assunta durante la 38ma sessione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO). La data è stata scelta per commemorare l’attivista ecuadoregno di Greenpeace Hayhow Daniel Nanoto, morto per un infarto il 26 luglio 1998 durante una grande protesta volta a ripristinare le mangrovie a Muisne (Ecuador).
A differenza di altre giornate internazionali, non esiste un tema annuale per ogni Giornata internazionale della conservazione dell’ecosistema delle mangrovie.
“Le mangrovie sono un collegamento tra terra e mare – afferma Audrey Azoulay, Direttrice generale dell’UNESCO nel suo messaggio per la Giornata mondiale delle mangrovie 2024 – Radicate nell’acqua salata e nei terreni esposti alle maree, queste piante formano un universo raro e fragile; un paradiso di vita che deve essere protetto. Dalle radici intrecciate fino alla punta dei rami, le mangrovie sono un habitat complesso e uno degli ecosistemi più floridi esistenti dove molte specie vengono per nutrirsi e riprodursi. Questi ambienti sono vitali anche per gli esseri umani, poiché non solo proteggono i frutti di mare dai predatori, ma rallentano anche l’erosione costiera e frenano il potere distruttivo delle mareggiate – un vero vantaggio in un momento di crescente sconvolgimento climatico”.
Le foreste di mangrovie sono straordinarie, con alcune funzioni e caratteristiche persino uniche:
– possono offrire una vasta gamma di beni e servizi ecosistemici, contribuendo al benessere, alla sicurezza alimentare e alla protezione delle comunità costiere;
– possono proteggere le coste da mareggiate, tsunami e innalzamento del livello del mare e anche le barriere coralline, i letti di fanerogame marine e le rotte di navigazione dall’insabbiamento e dall’erosione, aumentando la resilienza ai pericoli naturali;
– possono sostenere o conservare una ricca biodiversità, fornendo habitat di riproduzione, zone di deposizione delle uova e sostanze nutritive per vari pesci, molluschi, uccelli migratori, insetti e innumerevoli mammiferi, rettili e anfibi in via di estinzione;
– sono anche uno strumento importante nella lotta contro il cambiamento climatico, assorbendo fino a cinque volte più carbonio dall’atmosfera rispetto alle foreste sulla terraferma.
Numerose organizzazioni si sono unite per formare la Global Mangrove Alliance (GMA) per promuovere la conservazione, il ripristino e l’uso sostenibile delle mangrovie su larga scala. Questa alleanza riunisce ONG, governi, industrie e comunità locali non solo per fermare il degrado delle mangrovie, ma anche per aumentare la copertura di mangrovie del 20% entro il 2030.
Uno Studio pubblicato sul numero 27 del 5 luglio 2024 di Science Advances da un team internazionale di 24 ricercatori guidato da Carine Bourgeois dell’Institute of Pacific Islands Forestry della Pacific Southwest Research Station dell’USDA Forest Service, evidenzia che almeno una parte di quel tesoro climatico e ambientale rappresentato dalle mangrovie può essere recuperato e rivela che le foreste di mangrovie piantate dall’uomo possono contenere fino a tre quarti del carbonio presente nelle foreste di mangrovie naturali.
“Oltre alla protezione e al ripristino, abbiamo anche bisogno di una consapevolezza globale – conclude Azoulay – Questo è lo spirito della prima Conferenza internazionale sulla conservazione e il ripristino delle mangrovie che si terrà ad Abu Dhabi dal 10 al 12 dicembre 2024 della quale l’UNESCO è partner. Aumentando la consapevolezza sui segreti delle mangrovie, possiamo preservarle meglio. Ecco l’obiettivo di questa Giornata: che tutti nelle nostre società prendano coscienza del valore, della bellezza e della vulnerabilità degli ecosistemi di mangrovie e si impegnino per la loro protezione”.