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Made Green in Italy: al via il Bando di finanziamento

Al via il finanziamento per l’elaborazione di Regole di Categoria di Prodotto nell’ambito del “Made Green in Italy”, lo schema nazionale volontario per la valutazione e la comunicazione dell’impronta ambientale, finalizzato a promuovere i prodotti ad elevata qualificazione ambientale e a ridotto impatto sul clima.

Il cosiddetto “Collegato Ambientale” ovvero la Legge n. 221/2015 recante “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali” aveva previsto all’art. 21 l’istituzione dello Schema nazionale volontario per la valutazione e la comunicazione dell’impronta ambientale dei prodotti, denominato “Made Green in Italy” (MGI), al fine di promuovere la competitività del sistema produttivo italiano nel contesto della crescente domanda di prodotti ad elevata qualificazione ambientale sui mercati nazionali ed internazionali. Tale schema per la determinazione dell‘impronta ambientale dei prodotti adotta la metodologia Product Environmental Footprint (PEF), come definita nella Raccomandazione 2013/179/UE della Commissione, del 9 aprile 2013.

La Legge aveva altresì previsto che per le modalità di funzionamento di tale schema fossero stabilite da un apposito Regolamento del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) che vi ha provveduto con il Decreto n. 56/2018 (G:U: n. 123 del 29 maggio 2018. , seppur con un anno e mezzo di ritardo sui tempi previsti, anche se l’allungamento ha trovato giustificazione nella Consultazione, lanciata il 10 giugno 2016 sulla proposta elaborata dallo stesso Ministero.

In particolare, il Regolamento ha definito i seguenti obiettivi:
– promuovere modelli sostenibili di produzione e consumo e contribuire ad attuare le indicazioni della Strategia “Europa 2020”;
– stimolare il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali dei prodotti e, in particolare, la riduzione degli impatti ambientali che questi generano durante il loro ciclo di vita (LCA);
– favorire scelte informate e consapevoli da parte dei cittadini, nella prospettiva di promuovere lo sviluppo del consumo sostenibile, garantendo la trasparenza e la comparabilità delle prestazioni ambientali di tali prodotti, e rafforzare l’immagine, il richiamo e l’impatto comunicativo che distingue i prodotti PEF– definire le modalità più efficaci per valutare e comunicare l’impronta ambientale dei prodotti del sistema produttivo italiano, al fine di sostenerne la competitività sui mercati nazionali e internazionali;
 valorizzare le esperienze positive di qualificazione ambientale dei prodotti di insieme (cluster) di piccole imprese, attraverso l’adozione di misure atte ad agevolare l’adesione allo Schema “Made Green in Italy” da parte di gruppi di imprese.

Per prodotti Made Green in Italy dovranno intendersi, ai sensi del Regolamento, quei prodotti che presentano prestazioni ambientali pari o superiori ai benchmark di riferimento utilizzato per la categoria di prodotto.

L’art. 3 del Regolamento definisce le modalità di proposizione, approvazione e pubblicazione della RCP (Regola di Categoria di Prodotto) ovvero le indicazioni metodologiche rilasciate dal gestore dello schema che definiscono regole e requisiti necessari alla conduzione di studi relativi all’impronta ambientale per una specifica categoria di prodotto.

I produttori che intendono avvalersi del marchio Made Green in Italy, per i prodotti originari dell’Italia, nel rispetto di quanto stabilito dal Regolamento 952/2013, istitutivo del codice doganale dell’Unione, dovranno fare richiesta al gestore dello schema che concede la licenza d’uso del logo.

Ovviamente, oltre ai vantaggio di reputazione aziendale e di immagine, le imprese hanno interesse ad acquisire tale marchio, dal momento che Il MATTM utilizzerà l’adesione allo schema Made Green in Italy nei Criteri Ambientali Minimi (CAM) delle categorie del Piano d’azione nazionale per gli acquisti verdi (PAN GPP), come strumento di verifica per il rispetto delle specifiche tecniche da parte delle stazioni appaltanti, laddove pertinenti e riguardanti il ciclo di vita del prodotto.

Ora, il MATTM – Direzione generale per lo sviluppo sostenibile, per il danno ambientale e per i rapporti con l’Unione europea e gli organismi internazionali ha pubblicato il Bando di finanziamento per l’elaborazione di Regole di Categoria di Prodotto nell’ambito dello Schema “Made Green in Italy”.

Beneficiari
Possono beneficiare del bando soggetti pubblici o privati, costituiti da almeno tre aziende – di cui almeno una piccola e media impresa (PMI) – che rappresentano la quota maggioritaria (oltre il 50% della produzione nazionale, in termini di fatturato) del settore della specifica categoria di prodotto per la quale si intende proporre l’elaborazione di RCP all’interno dello schema “Made Green in Italy. I “soggetti proponenti le RCPnon possono essere costituiti da un unico soggetto, ovvero da una sola azienda, fatte salve le associazioni di categoria o i consorzi a condizione che questi rappresentino più del 50% della produzione nazionale di quella categoria di prodotti in termini di fatturato e rappresentino almeno una PMI.

Risorse
La dotazione finanziaria e di 400.000 euro. Per ciascuna proposta progettuale è previsto un finanziamento del 100% dell’intero ammontare dei costi previsti e sostenuti per l’attuazione delle attività presentate nella proposta progettuale, il quale non potrà comunque essere superiore a 40.000 euro.

Termini di presentazione delle domande
Il soggetto capofila, in rappresentanza dei “soggetti proponenti la RCP”, può presentare domanda per il finanziamento solo ed esclusivamente via PEC all’indirizzo dedicato mgi@pec.minambiente.it a partire dalle ore 8:00 del giorno 1° novembre 2019 al termine ultimo delle ore 20:00 del giorno 30 giugno 2020.

Tutta la documentazione per la presentazione della domanda di finanziamento: qui.

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