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Lago di ghiaccio: premiato dal pubblico al Wildlife Photographer of the Year

Il Lago di ghiaccio, l’incantevole immagine di rami di salice rispecchiati dalla superficie ghiacciata del Lago di Santa Croce (Veneto) di Cristiano Vendramin ha vinto il “People’s Choise 2021”, l’annuale concorso indetto ogni anno dal Museo di Storia Naturale di Londra, tra una rosa di immagini scelte tra le 50.000  provenienti da 95 Paesi. Assieme, alle altre cento premiate è esposta fino al 5 giugno 2022 al Forte di Bard (Valle d’Aosta).

L’immagine “Lago di ghiaccio” di Cristiano Vendramin ha vinto il Premio della sezione “People’s Choice 2021” di Wildlife Photographer of the Year, indetto ogni anno dal Museo di Storia Naturale di Londra, ha toccata il cuore di oltre 31.800 appassionati di fauna selvatica e natura che hanno votato online in una rosa di 25 immagini, scelte da un giuria qualificata tra circa 50.000 immagini provenienti da 95 Paesi presentate alla 57ma edizione del concorso.

La commovente immagine di Vendramin simboleggia l’impatto positivo che la natura può avere sul nostro benessere – ha commentato il Direttore del Museo londinese, Douglas Gurr Può fornire conforto e uno spazio per riflettere sul passato e persino suscitare speranza per il futuro. Questi ultimi due anni hanno ridefinito ciò che conta veramente nella vita di ognuno di noi; le persone svolgono un ruolo cruciale nei nostri ecosistemi personali. Spero che tra coloro che guarderanno questo paesaggio congelato nel tempo, venga alla mente l’importanza del legame con la natura e i passi che tutti dobbiamo compiere per proteggerla”.

Durante una visita al Lago di Santa Croce, tra Vittorio Veneto (dove abita l’autore della foto)e Belluno, , Vendramin ha notato che l’acqua era insolitamente alta e le piante di salice erano parzialmente sommerse. Il ghiaccio si era sciolto, creando un gioco di luci e riflessi sulla superficie vetrosa dell’acqua.

Vendramin ha passato molto tempo a trovare la giusta composizione, ma alla fine ha avuto la sensazione di aver inquadrato gli alberi nel modo giusto e di aver scattato l’immagine vincente.

Il lago di ghiaccio è dedicato a Bruno – ha affermato Cristiano, ricordando il suo caro amico – Non solo perché non è più con noi, ma perché questa location era uno dei suoi posti preferiti per praticare la fotografia. Aveva sempre sottolineato il potenziale fotografico di quest’area”.

Gli alberi mostrati nella foto sono salici bianchi (Salix alba), alberi decidui di medie dimensioni diffusi in tutta Italia. Prendono il nome dai fini capelli bianchi e setosi che crescono principalmente sul lato inferiore delle foglie, conferendo al fogliame un tono bianco. Prediligono terreni umidi e prosperano ai margini di fiumi e laghi. Crescono velocemente ma vivono una vita breve poiché sono suscettibili a una varietà di malattie.

Il Lago di Santa Croce è zona umida ricca di biodiversità. Popolare per il birdwatching, alcuni avvistamenti comuni includono la pavoncella, la cannaiola e lo svasso maggiore, e ospita 14 specie di pesci, di cui 12 autoctone.

Spero che la mia fotografia incoraggi le persone a capire che la bellezza della natura può essere trovata ovunque intorno a noi; possiamo rimanere piacevolmente sorpresi da molti paesaggi vicini a casa – ha aggiunto Vendramin – Credo che avere un rapporto quotidiano con la natura sia sempre più necessario per vivere una vita serena e sana. La fotografia naturalistica è importante per ricordarci questo legame che dobbiamo preservare”.

L’immagine è esposta fino al 5 giugno 2022, assieme alle 100 premiate nell’ambito del Wildlife Photographer of the Year 2021, al Forte di Bard (Valle d’Aosta).

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