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KCEO: Centro di conoscenze a sostegno delle politiche UE

La Commissione UE ha avviato il Centro di conoscenze sull’osservazione della Terra (KCEO) con l’obiettivo di migliorare le politiche, in particolare quelle a supporto del Green Deal europeo e dell’Agenda digitale, attraverso i dati e le informazioni raccolti dai satelliti e dai sensori europei sui cambiamenti e sullo stato attuale delle attività sulla Terra.

Nel corso di un evento svoltosi in digitale il 20 aprile 2021, la Commissione UE ha dato avvio al Centro di conoscenze sull’osservazione della Terra (Knowledge Centre on Earth Observation – KCEO) per massimizzare l’uso delle conoscenze generate da tale attività, in particolare dal Programma europeo Copernicus, nell’attuazione efficiente delle priorità politiche della Commissione, in particolare il Green Deal europeo e l’Agenda digitale.

L’osservazione della Terra è un potente strumento per monitorare la salute del nostro Pianeta – ha dichiarato Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo responsabile per il Green Deal europeo – Le crisi che investono il clima e la biodiversità hanno già iniziato a cambiare il volto della Terra. Un’osservazione attenta delle tendenze e dei nuovi modelli per quanto riguarda l’ambiente fornirà i dati necessari a elaborare politiche basate su elementi concreti e a conseguire risultati tali da proteggere il nostro Pianeta, la nostra salute e le nostre fonti di sussistenza“.

Copernicus è il Programma dell’UE di osservazione della Terra, che costituisce gli occhi dell’Europa puntati sul nostro Pianeta. Per “osservazione della Terra” si intendono la raccolta e l’analisi di dati georeferenziati sullo stato della Terra, misurati a distanza dai satelliti o nell’atmosfera (da aerei o droni) o da stazioni di misurazione in luoghi specifici. Il programma fornisce informazioni geospaziali che possono consentire di conseguire obiettivi strategici, promuovere l’innovazione e contribuire a monitorare la salute del nostro Pianeta. Vari servizi della Commissione UE utilizzano già in una certa misura i dati di Copernicus per l’elaborazione delle loro politiche. L’osservazione della Terra è utilizzata per esempio per il monitoraggio del territorio, i servizi relativi ai cambiamenti climatici, il monitoraggio atmosferico, i servizi di emergenza, il monitoraggio dell’ambiente marino e i servizi di sicurezza. Grazie ai dati concreti basati sull’osservazione si possono individuare sinergie tra le priorità della Commissione, in particolare per quanto riguarda le politiche del Green Deal e le tecnologie digitali.

L’osservazione della Terra ha valore non solo come strumento tecnico efficiente: offre una comprensione diretta, quasi di impatto emotivo, del nostro ambiente e del modo in cui lo influenziamo – ha osservato Mariya Gabriel, Commissaria UE per l’Innovazione, la Ricerca, la Cultura, l’Istruzione e i Giovani – Ecco perché abbiamo l’ambizione di garantire che i dati dell’osservazione della Terra siano effettivamente utilizzati da qualsiasi politica europea che possa trarne vantaggio; sarà compito del Centro di conoscenze renderli disponibili“.

I dati di osservazione sulla Terra rimangono, in generale, sottoutilizzati nelle decisioni politiche perché la consapevolezza della loro applicazione è scarsa. Il KCEO si impegnerà attivamente con le Direzioni Generali della Commissione UE per ottimizzare la traduzione dei dati in prodotti e servizi adatti allo scopo, portando in ultima analisi a una migliore regolamentazione. Il KCEO fornirà anche un forum per il dialogo con le organismi di attuazione associati a Copernicus e aiuterà a dare la priorità agli investimenti nella ricerca di osservazione della Terra di prossima generazione e nello sviluppo tecnologico per migliorare lo sfruttamento di Copernicus 2.0 durante tutto il ciclo politico.

I responsabili politici comprendono sempre meglio quanto l’osservazione della Terra dallo spazio possa offrire sostegno a un processo decisionale basato su dati concreti – ha aggiunto il Commissario per il Mercato interno, Thierry BretonÈ giunto il momento di introdurre un nuovo strumento dedicato, il Centro di conoscenze sull’osservazione della Terra, che si unisce a uno sforzo sempre più coordinato per garantire la rapida diffusione di Copernicus. Questo nuovo strumento garantirà che Copernicus possa fornire il miglior sostegno possibile alle politiche e il miglior rendimento possibile degli investimenti“.

Lo StudioCopernicus and Earth Observation in support of EU Policies”, pubblicato dal Centro Comune di Ricerca (JRC) della Commissione UE, che ha valutato la misura in cui i dati di Copernicus vengono utilizzati per supportare il processo decisionale della Commissione UE ha rilevato che essi vengono ampiamente utilizzati per monitorare l’uso del suolo, il clima e le condizioni ambientali, ma il nuovo Regolamento su Agricoltura e Silvicoltura che dovrebbe entrare in vigore quest’anno, richiederebbe un uso più efficiente e completo del monitoraggio dello spazio per la ricerca e per l’industria.

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