Con l’avvio dell’accensione degli impianti di riscaldamento, l’ENEA ha pubblicato il Decalogo per renderli più efficienti, riducendo i loro consumi, mettendoli in regola con la normativa e migliorando il comfort nelle nostre abitazioni.
È scattata il 15 ottobre 2019 la datadi inizio dell’accensione dei termosifoni nei 4.271 comuni italiani compresi nella fascia climatica “E” nella quale sono inclusi alcuni dei grandi comuni del nord e della pianura padana, ma le temperature di questo mese ben al di sopra del medie storiche hanno reso inutile tale possibilità.
Il fatto è che il riferimento normativo della suddivisione in 6 zone climatiche del territorio italiano del è la Legge del 9 gennaio 1991, n. 10, in funzione dei gradi giorno, ossia in base al clima medio del trentennio precedente. Da allora, le anomalie termiche indotte dai cambiamenti climatici si sono accentuate, determinando sfasature termiche rispetto a quella che era la “normalità”.
Il prossimo appuntamento è il 1° novembre, data da cui è possibile accendere gli impianti di riscaldamento per i Comuni inclusi nella fascia “D”. A seguire il 15 novembre sarà la volta di quelli della fascia “C” ed infine al 1° dicembre per quelli delle restanti zone climatiche più calde del Paese.

Il funzionamento degli impianti di riscaldamento nelle nostre case assorbe la maggior parte dei nostri consumi energetici, percentuale che può aumentare o diminuire di molto sia per effetto delle condizioni climatiche, ma anche per effetto di scelte personali come le ore di accensione, la temperatura che si mantiene nei locali e la tipologia di impianto che abbiamo installato.
Un cosa è certa: una precisa regolazione e una corretta manutenzione consentono di ridurre sensibilmente i consumi di questi impianti e con essi anche la spesa che sosteniamo per farli funzionare. E non solo. Un impianto ben tenuto è più sicuro e inquina di meno, perché emette nell’atmosfera una minore quantità di gas che hanno effetti negativi sull’ambiente e sulla nostra salute.
Per ricordare alcune semplici regole per rendere più efficienti gli impianti, essere in regola con la normativa, migliorare il comfort nelle nostre abitazioni e risparmiare in bolletta, il Dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica (DUEE) dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) ha pubblicato un Documento contenente 10 regole che l’ENEA consiglia di seguire.
Regola n. 1. Effettuare la manutenzione degli impianti
È la regola numero uno in termini di sicurezza, risparmio e attenzione all’ambiente. Infatti un impianto consuma e inquina meno quando è regolato correttamente, con filtri puliti e senza incrostazioni di calcare.
Regola n. 2. Controllare la temperatura degli ambienti
Avere in casa temperature estive nella stagione più fredda è uno spreco, inoltre l’aria calda e secca nuoce alla salute. La normativa prevede una temperatura fino a 22 °C, ma 19 °C sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario. Ogni grado in più comporta consumi di energia significativi, con conseguente aggravio in bolletta.
Regola n. 3. Attenti alle ore di accensione
È inutile tenere acceso l’impianto termico di giorno e di notte. In un’abitazione efficiente, il calore che le strutture accumulano quando l’impianto è in funzione garantisce un sufficiente grado di confort anche nel periodo di spegnimento. Il tempo massimo di accensione giornaliero varia per legge a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia: da un massimo di 14 ore giornaliere per gli impianti in zona E (nord e zone montane) alle 8 ore della zona B (fasce costiere del Sud Italia).
Regola n. 4. Schermare le finestre durante la notte
Chiudendo persiane e tapparelle o mettendo tende pesanti si riducono le dispersioni di calore verso l’esterno. Regola n. 5. Evitare ostacoli davanti e sopra i termosifoni
Evitare ostacoli davanti e sopra i termosifoni. Collocare tende,mobili o schermi estetici davanti ai termosifoni o usarli come stendi biancheria ostacola la diffusione di calore ed è fonte di sprechi. E’ invece opportuno ed efficace, inserire un pannello riflettente tra parete e termosifone, specie nei casi in cui il calorifero è incassato nella parete riducendone spessore e grado di isolamento. Anche un semplice foglio di carta stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni verso l’esterno. Attenzione inoltre a non lasciare troppo a lungo le finestre aperte: per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti e si evitano inutili dispersioni di calore.
Regola n. 6. Fare il check-up alla propria casa
Fare il check-up alla propria casa. Chiedere a un tecnico di valutare il grado di efficienza di un immobile è l’unico modo per misurare oggettivamente consumi e costi, e per determinare interventi, per risparmiare energia, tecnicamente efficaci ed economicamente convenienti. L’elaborazione di una diagnosi energetica o di un attestato di prestazione energetica (APE) ha un costo alla portata di tutti e, se condotte da esperti certificati, rappresentano lo strumento indispensabile quando si vuol ristrutturare casa investendo i soldi in modo più oculato. E intervenire diventa ancora più conveniente se si sfruttano le detrazioni fiscali IRPEF od IRES dell’Ecobonus, che vanno dal 50% fino all’85% nel caso di Sismabonus dei condomini, o quello per la ristrutturazione edilizia del 50% o gli incentivi a fondo perduto del “Conto termico”.
Regola n. 7. Impianti di riscaldamento innovativi
È sempre opportuno valutare la sostituzione della vecchia caldaia con nuovi generatori di calore dal rendimento più elevato. Anche per questo la normativa prevede che le nuove caldaie installate siano “a condensazione” o “a pompe di calore ad alta efficienza”. Sono disponibili anche caldaie alimentate a biomassa e sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore) abbinati a impianti solari termici per scaldare l’acqua e fotovoltaici per produrre energia elettrica. Anche per questi interventi è possibile usufruire degli sgravi fiscali.
Regola n. 8. Regolazione della temperatura e soluzioni tecnologiche innovative
È indispensabile dotare i propri impianti di riscaldamento di una centralina di regolazione automatica della temperatura che evita inutili picchi o sbalzi di potenza. La possibilità di programmazione oraria, giornaliera e settimanale garantisce un ulteriore risparmio energetico. Anche la domotica aiuta a risparmiare: cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici permettono di regolare anche a distanza, tramite telefono cellulare, la temperatura delle singole stanze e il tempo di accensione degli impianti di riscaldamento.
Regola n. 9. Applicare valvole termostatiche
Queste apparecchiature servono a regolare il flusso dell’acqua calda nei termosifoni e consentono di non superare, negli ambienti dove sono installate, la temperatura media dell’intero appartamento, specie nelle stanze esposte a Sud.
Regola n. 10. Contabilizzazione del calore
Consente di gestire in autonomia il riscaldamento del proprio appartamento e permette al singolo utente di risparmiare e di pagare solo in base al consumo effettivo. Per usufruirne è necessario installare dispositivi di misura del calore sui radiatori o nei tubi di collegamento dell’appartamento all’impianto di riscaldamento centralizzato e valvole termostatiche nei singoli radiatori. La legge ne ha reso obbligatoria l’installazione nei condomini e negli edifici polifunzionali riscaldati da impianto centralizzato.