Biodiversità e conservazione Manifestazioni e celebrazioni

Giornata mondiale degli uccelli migratori (10 maggio 2025)

La Campagna globale che funge da faro per gli sforzi di conservazione volti a proteggere gli uccelli migratori e i loro viaggi attraverso i confini ha scelto come tema per il 2025 “Spazi condivisi: Creare città e comunità adatte agli uccelli” per sottolineare l’importanza di creare ambienti sicuri e sostenibili per far prosperare gli uccelli migratori.

La Giornata Mondiale degli Uccelli Migratori (World Migratory Bird Day) è una Campagna globale di sensibilizzazione sulla necessità di una cooperazione internazionale per conservarli, organizzata in partnership dalla Convenzione sulle specie migratrici (CMS) o Convenzione di Bonn, dall’Accordo africano-eurasiatico sugli uccelli acquatici (AEWA), un trattato indipendente internazionale che ha lo scopo di conservare gli uccelli acquatici migratori elencati,  dall’Ambiente per le Americhe (EFTA) e dall’East Asian-Australasian Flyway Partnership (EAAFP) e che viene celebrata due volte l’anno, il secondo sabato di maggio (che quest’anno cade 10 maggio) e il secondo sabato di ottobre, riflettendo la natura ciclica della migrazione degli uccelli e i diversi periodi di picco negli emisferi settentrionale e meridionale.

Ogni anno, la Campagna seleziona un tema centrale per ispirare l’azione e concentrare gli sforzi globali verso la preservazione degli habitat e del benessere degli uccelli migratori. Il tema del 2025 “Spazi condivisi: creare città e comunità adatte agli uccelli” sottolinea l’urgente necessità di una pianificazione urbana che sia più ospitale per gli uccelli migratori. L’urbanizzazione in continua espansione sta creando maggiori difficoltà a questa tipologia di uccelli: gli habitat nativi si riducono, l’inquinamento acustico e luminoso aumenta e gli animali domestici disturbano e predano varie specie. Tutti possono intraprendere misure per proteggere gli uccelli migratori che visitano le comunità, che nidificano, svernano o si fermano per riposare e rifornirsi durante i loro incredibili viaggi.

La Campagna evidenzia 7 semplici azioni che possono essere intraprese per creare spazi a misura di uccelli dove si vive:
1. Piantare piante autoctone: forniscono il cibo e il riparo di cui gli uccelli hanno bisogno, e rimuovere le piante invasive che possono prendere il sopravvento.
2. Abbassare le luci di notte: il chiarore delle nostre comunità e delle nostre case può interrompere il loro ciclo di riposo, alterare la loro migrazione e influire sulla riproduzione.
3. Rendere visibili le finestre: gli uccelli non riconoscono i vetri piani e potrebbero urtarli.
4. Proteggere gli insetti: il 95% degli uccelli dipende dagli insetti in qualche momento del loro ciclo vitale. Evitare l’uso di pesticidi e altre sostanze chimiche che contribuiscono alla diminuzione del numero di farfalle, libellule e altri insetti.
5. Tenere sotto controllo gli animali domestici: amiamo i nostri animali domestici, ma gatti e cani che vagano liberi possono disturbare e persino uccidere gli uccelli. Fornirsi di un recinto esterno , tenere al guinzaglio gli animali domestici e offrire loro intrattenimento in casa.
6. Contribuire alla soluzione dell’inquinamento da plastica: dire “no” alla plastica riutilizzando le borse della spesa, evitando bottiglie e utensili di plastica monouso e acquistando giocattoli e decorazioni non in plastica.
7. Acquistare alimenti sostenibili: il caffè e il cioccolato coltivati ​​all’ombra proteggono le agroforeste tropicali che includono la diversità degli alberi autoctoni, la copertura arborea e la riduzione dell’inquinamento che sostiene gli uccelli migratori dove svernano.

La Giornata mondiale degli uccelli migratori 2025 non è quindi solo una celebrazione degli uccelli, è anche un momento importante per riflettere sul nostro rapporto globale con la natura e per dare risalto al desiderio collettivo di fare di più per proteggere gli uccelli e la natura in un mondo crisi convergenti tra clima, biodiversità e inquinamento.
 
Non dobbiamo dimenticare che sugli uccelli migratori incombe la grave minaccia costituita dai cambiamenti climatici: arrivano prima nei luoghi deputati alla riproduzione, rischiando di trovare meno cibo, meno spazio e di non nidificare. Uno Studio condotto dall’Università di Edimburgo ha verificato che gli uccelli raggiungono i loro habitat estivi per la riproduzione un giorno prima del normale per ogni grado in più sulla media delle temperature di stagione.

Articoli simili

Lascia un commento

* Utilizzando questo modulo accetti la memorizzazione e la gestione dei tuoi dati da questo sito web.