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Enoturismo: un italiano su 3 dichiara di esserne interessato

Una indagine condotta dall’Osservatorio della Reale Mutua Assicurazioni, svolta nell’ambito di AGRIcoltura100, iniziativa congiunta con Confagricoltura, mostra che a rendere attraente l’enoturismo agli italiani è la cultura tradizionale delle campagne, le bellezze naturali e l’amore per le eccellenze enogastronomiche. Il 26-27 settembre 2020 “Picnic in cantina”.

Il 41% degli italiani ritiene che il comparto dell’enoturismo dia lustro al Made in Italy. Un italiano su tre (31%) ritiene che l’enoturismo sostenga l’economia locale, impattando in maniera importante su quella nazionale (23%). Quasi un italiano su quattro (22%) dichiara di non essere interessato all’enoturismo estero, almeno fino a che non avrà visitato tutte le principali mete del Belpaese.

È quanto emerge dall’Osservatorio dedicato all’agricoltura di Reale Mutua Assicurazioni, la più importante Compagnia di assicurazioni italiana in forma di mutua, sulla base di un’indagine online (CAWI) condotta dall’istituto di ricerca Nextplora su un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d’età, sesso ed area geografica.

La ricerca si inserisce nell’ambito di AGRIcoltura100, l’iniziativa di Confagricoltura, una delle principali organizzazioni degli agricoltori in Italia, e Reale Mutua Assicurazioni, che ha l’obiettivo di promuovere il contributo dell’agricoltura alla crescita sostenibile e alla stessa rinascita del Paese dopo l’emergenza della pandemia di Covid-19, premiando le imprese che hanno adottato soluzioni o promozioni finalizzate a migliorare la sostenibilità ambientale, sociale ed economica della propria attività e della comunità in cui operano.

L’enoturismo è entrato nel quadro normativo nazionale con la Legge di Bilancio 2018 che ha inteso per tale “tutte le attività di conoscenza del vino espletate nel luogo di produzione, le visite nei luoghi di coltura, di produzione o di esposizione degli strumenti utili alla coltivazione della vite, la degustazione e la commercializzazione delle produzioni vinicole aziendali, anche in abbinamento ad alimenti, le iniziative a carattere didattico e ricreativo nell’ambito delle cantine”.

A rendere attraente l’enoturismo agli italiani è anche l’occasione di conoscere meglio gli elementi della cultura e delle tradizioni delle campagne (41%), e quasi uno su cinque (18%) sottolinea l’importanza del fascino delle bellezze naturali; il 37% si ritiene un appassionato se non, addirittura, un esperto; a questi si aggiunge un ulteriore 12% che pone l’accento sulla possibilità di potersi anche rilassare grazie a tale esperienza.

L’affezione degli italiani verso le eccellenze del Bel Paese è un importante punto di forza del settore agro-alimentare, in una fase come quella attuale, fortemente influenzata dagli effetti della pandemia, ma anche un’opportunità per le realtà del settore che si lega sempre di più a canali e strumenti digitali: più di un italiano su tre (42%), infatti, afferma di guardare sempre più a siti e social media per informarsi sul vino e organizzare viaggi ed escursioni all’insegna dell’enoturismo.

La ricerca del nostro Osservatorio evidenzia la grande affezione nei confronti di una delle eccellenze italiane maggiormente riconosciute, ovvero quella del vino – commenta Michele Quaglia, Direttore commerciale e brand di gruppo – Il vino e il suo valore tradizionale e culturale rappresentano risorse importanti per il Paese. Noi siamo da sempre vicini al mondo dell’agricoltura ed è per questo che crediamo fortemente in AGRIcoltura100: un progetto che conferma la nostra storica collaborazione con Confagricoltura e che vuole promuovere il ruolo dell’agricoltura nella crescita sostenibile e nel percorso di rilancio del Paese, individuando e premiando quelle imprese che affrontano questioni fondamentali come la sostenibilità ambientale, sociale ed economica con decisione e spirito di innovazione. Questo allo scopo di poter sostenere un comparto fondamentale della nostra economia e allo stesso tempo elaborare una visione ancora più approfondita delle dinamiche del rischio agricolo, cui fornire risposte sempre più evolute”.

In settembre-ottobre, durante il periodo della vendemmia che si articola con calendari diversi a seconda delle tipologie di vino e delle differenti condizioni climatiche delle varie regioni, le cantine del Movimento Turismo del Vino, l’Associazione nazionale a cui aderiscono circa 900 cantine in tutta Italia, accoglieranno gli eno-appassionati per visitare vigneti, partecipare alla raccolta dell’uva e alle prime fasi di lavorazione, organizzando anche eventi speciali come mostre d’arte, spettacoli, concerti ed altro ancora.

Nel prossimo wek-end, in occasione della celebrazione della Giornata Mondiale del Turismo (27 settembre 2020), si darà vita a “Picnic in cantina”, un picnic “rigorosamente chic” con un calice di vino in mano, per assaporare i territori a vocazione enoturistica anche in tempi di distanziamento sociale e riscoprire il lusso di cose semplici e della vita all’aria aperta.



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