Una nuova ricerca della Ellen MacArthur Foundation (EMF) e della Società di progettazione e ingegneria ARUP, rileva che se le società immobiliari adottassero modelli basati su principi di economia circolare, il settore potrebbe ottenere significativi rendimenti finanziari, riducendo al contempo il consumo di risorse e contribuendo alla decarbonizzazione del settore.
L’economia circolare offre un potenziale unico per fornire soluzioni alle sfide globali, compresa l’industria delle costruzioni, una delle più dispendiose in termini di risorse e tra le più inquinanti per l’intensità di carbonio. Il World Green Building Council (WGBC) stima che il settore dell’edilizia e delle costruzioni rappresenti il 39% delle emissioni globali di CO2.
Un’economia circolare, che cerca di dissociare la crescita economica dal consumo di risorse, presenta un valido approccio alternativo alla sostenibilità nell’ambiente costruito. Ridurre al minimo gli sprechi, mantenere in uso più a lungo prodotti e materiali, rigenerare i sistemi naturali, porterà chiaramente benefici ambientali.
La sfida è chiaramente considerevole, ma significa anche che il settore è nella condizione ideale per assumere una posizione di leadership nella spinta globale verso la sostenibilità
L’ambiente costruito è presente in molte delle attività di ricerca della Ellen MacArthur Foundation (EMF), la cui mission è di “Sostenere le persone creative e le istituzioni impegnate a costruire un mondo più giusto, verde, e pacifico” e che sovvenziona e investe con circa 225 milioni di dollari annui il Programma di Economia Circolare (CE100) nell’intento di accelerarne la transizione, ed interessa molti membri della rete CE100 che possiedono, restaurano e prendono in affitto immobili per i propri scopi organizzativi.
Per questo ARUP, società di progettazione e ingegneria leader a livello mondiale, e la Fondazione sono partner dal 2016 per sviluppare approfondimenti sull’economia circolare nel settore, e capire le leve da utilizzare usare per il cambiamento e il coinvolgimento dei vari attori verso un’economia circolare.
Il Rapporto “From Priciples to Practice: Realising the value of circular economy in real estate“ è il secondo del Progetto collaborativo che mira a tradurre i principi di un’economia circolare in pratiche quotidiane sull’ambiente costruito (il primo “First steps towards a circular built environment” è stato pubblicato nel 2018) e si è avvalso della collaborazione dello Studio 3XN / GXN e della consulenza di esperti del settore, come JLL (Jones Lang LaSalle) e RICS (Royal Institution of Chartered Surveyors).
L’idea principale è stata quella di adottare nuovi modelli di business per capitalizzare sul cambiamento degli spazi. Fornendo edifici più flessibili, adattabili e scomponibili, nonché servizi anziché prodotti, gli investitori acquisiscono attività più produttive, agili e meno dannose, in grado di offrire nuove entrate e un maggiore valore residuo.
Lo studio ha sviluppato 5 modelli di business immobiliare basati sull’economia circolare e testate le prestazioni finanziarie di ciascuno, utilizzando i dati di progetti realmente sviluppati in 5 città studio europee (Aarhus, Amsterdam, Berlino, Londra e Milano), descrivendo in che modo i princìpi dell’economia circolare possono essere concretamente realizzati e dimostrando migliori risultati finanziari in una gamma di diverse tipologie di edifici.
I 5 modelli di business immobiliare a
economia circolare descritti nel Rapporto sono:
– Spazi flessibili. L’elenco e l’uso
a breve termine di spazi di edifici sottoutilizzati su piattaforme online.
– Risorse adattabili. Edifici che
possono adattarsi a molteplici usi all’interno del loro ciclo di vita mediante riqualificazione.
– Edifici riposizionabili. La
realizzazione di edifici temporanei e modulari in sitiinutilizzati per creare
spazi per un breve periodo.
– Valore residuo. Creazione di un
nuovo contratto future su materie prime per consentire il trasferimento della
proprietà dei materiali contenuti all’interno dell’edificio su uno scambio
centralizzato.
– Acquisto di prestazioni. Estensione
al livello di edificio del modello di prodotto come servizio visto nei singoli
sistemi come l’illuminazione.
Presentare casi specifici di investimento è fondamentale per mettere il turbo all’adozione dei principi dell’economia circolare, e aiutare il settore ad affrontare la propria impronta ambientale, creando al contempo luoghi migliori in cui le persone possano vivere e lavorare. Tuttavia, uno spostamento sistematico verso l’adozione di un’economia circolare non è privo di sfide. Il Rapporto evidenzia che per i vantaggi di una transizione verso un’economia circolare da realizzare su larga scala nell’ambiente costruito, è essenziale la collaborazione tra decisori, istituzioni, imprese attraverso le catene del valore e tra settori pubblici e privati.
In copertina: Milano, il Bosco verticale (Arch. Tito Boeri). Il Comune di Milano fa parte della piattaforma Circular Economy 100 (CE100) della Ellen MacArthur Foundation.