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Comune di Grosseto: informazione, formazione e progettazione per la sostenibilità ambientale

L’importanza della condivisione e di una visione lungimirante nella gestione delle questioni ambientali nell’intervista all’Assessore Simona Petrucci

di Alberto Piastrellini

A una manciata di Km dal litorale tirrenico, adagiata sulla pianura alluvionale della Maremma, Grosseto si offre al visitatore come vivace cittadina immersa in uno dei contesti paesaggistici e naturali più interessanti del nostro Paese ove, tra l’altro, insistono le presenze Parco naturale della Maremma, nella Riserva naturale Diaccia Botrona e della Pineta del Tombolo.
Senza contare che il gruppo di isole denominate Formiche di Grosseto, inserite nel Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano, area protetta nazionale, rientra nel territorio comunale di Grosseto, il cui litorale, peraltro rientra nell’area marina protetta del Santuario per i mammiferi marini.

Una tale ricchezza di biodiversità e di ambienti naturali si sposa, in queste terre, con un diffuso patrimonio storico e urbanistico che copre l’intero arco dei secoli dalla presenza etrusca nel sito di Roselle sino all’età contemporanea, passando per l’età d’oro dei Medici di cui è evidente ed integra ancora oggi la cinta muraria della fine del ‘500.

Tutto questo deve necessariamente, oggi, fare i conti con l’amministrazione del quotidiano in cui la voce “ambiente” è trasversale a qualsiasi azione di governance.

Per meglio conoscere e apprezzare la realtà locale declinata nelle iniziative a favore dell’ambiente poste in essere dall’amministrazione comunale abbiamo rivolto alcune domande a Simona Petrucci, Assessore all’Ambiente, con deleghe al Ciclo dei rifiuti, Affari animali, Randagismo e colonie feline, Piani di settore inquinamento acustico, atmosferico, e elettromagnetico, Attuazione normativa acustica, Attività relativa alle autorizzazioni in materie ambientali, Educazione ambientale del Comune di Grosseto.

Assessore Petrucci, quali sono le problematiche e le emergenze ambientali del territorio comunale?
Non vorrei essere troppo ottimista, ma grosse problematiche dal punto di vista ambientale non ci sono; abbiamo problematiche connesse soprattutto agli abbandoni di rifiuti, quindi problematiche che scaturiscono dai cattivi comportamenti dei cittadini, ma per fortuna non esistono a Grosseto grossi problemi di inquinamento.
Anzi, per contrastare il giusto timore legato alle concentrazione di CO2 nel territorio abbiamo messo in campo uno studio di monitoraggio dell’anidride carbonica che è stato apripista a livello nazionale.
Ebbene, i primi risultati che sono arrivati da pochi giorni ci confermano la salubrità dell’aria, o meglio, la presenza del verde e delle piantumazioni nel territorio riesce a compensare efficacemente il totale delle emissioni di CO2.

Per quanto riguarda la mobilità sostenibile, abbiamo potuto apprezzare il lavoro fatto e quello in corso d’opera per il completamento di oltre 20 Km di piste ciclabili…
Data la morfologia del territorio credo che non avere piste ciclabili sarebbe stata una follia e pertanto già da tempo l’amministrazione locale si è mossa in tal senso e stiamo completando la copertura di varie zone con percorsi ciclopedonali.
Inoltre, stiamo già predisponendo l’installazione di nuove colonnine per la ricarica di mezzi elettrici.
Tutto questo si sposa con la volontà di proseguire nel solco della realizzazione di tutte quelle piccole ma necessarie opere pertinenziali che ci consentono di ridurre il consumo energetico a partire da fonti fossili favorendo quelle rinnovabili.

Parliamo di rifiuti: com’è organizzata la raccolta dei rifiuti urbani nel territorio comunale e quali risultati sono stati raggiunti? Quali strategie intende portare avanti questa amministrazione per ridurre la quantità dei rifiuti prodotti?
Il nostro è un comune dove la gestione dei rifiuti è in regime di privativa, quindi non è l’amministrazione locale che gestisce direttamente i rifiuti. La cosa è appannaggio di una società che ha vinto una apposita gara d’appalto bandita nel 2013 dall’ATO “Toscana Sud”; Autorità territoriale prevista e introdotta dalla L. R. n.69 del 2011.
Abbiamo però la fortuna di avere un Ufficio Ambiente ben strutturato che ha permesso di intervenire nelle policy gestionali dei rifiuti conseguendo risultati di tutto rispetto.
Nel 2013, quando abbiamo preso in mano la cosa, la raccolta differenziata era ferma al 31%. Abbiamo individuato le criticità e adottato un nuovo sistema di gestione della raccolta dei rifiuti che prevede l’accesso controllato e che ci ha consentito, dal 2016 a gennaio 2020 di arrivare al 46% di RD pur avendo interessato una popolazione di 28.000 abitanti sugli 83.000 totali.
Quindi, con grandi prospettive di miglioramento per questo e per l’anno futuro.

Recentemente codesta amministrazione ha approvato le modifiche al Regolamento per la tutela degli animali concentrandosi sulla gestione degli animali da compagnia. Qual è lo spirito dell’iniziativa e quali sono le novità?
La modifica al precedente Regolamento è frutto della volontà di codesta amministrazione di rinnovare tutti i regolamenti comunali esistenti e questo, in particolare, aveva bisogno di una revisione in grado di risolvere alcune questioni rimaste in sospeso.
Una di queste riguardava l’adozione degli animali. Sul punto ci siamo accorti che in molti casi poco dopo l’avvenuta adozione seguiva un ripensamento e una riconsegna dell’animale; per cui, per responsabilizzare le persone abbiamo convenuto che coloro che beneficiano di una adozione devono tenere con se l’animale per almeno un anno.
Un altro aspetto che abbiamo voluto normare riguarda la consegna del cibo presso le colonie feline; una pratica che se non adeguatamente gestita poteva causare problemi di igiene urbana. Il nuovo Regolamento stabilisce fasce orarie per la distribuzione del cibo che non sono vincolanti, ma il cui rispetto consente la successiva igienizzazione da parte dei macchinari stradali.
Infine, sempre nel novero delle iniziative volte al rispetto del pubblico decoro, nel Regolamento in oggetto abbiamo stabilito per i proprietari di cani a passeggio, l’obbligatorietà della bottiglietta d’acqua per pulire le eventuali deiezioni.

Sempre sul fronte degli animali da compagnia, in molti centri urbani esiste, perdura il problema del randagismo. Come si è posto in questo senso il comune di Grosseto?
Quando questa amministrazione si è insediata sul territorio esistevano 500 colonie, più di Roma… Abbiamo creato un tavolo con le operatrici volontarie, effettuato un nuovo e più rigoroso censimento da cui risultano 130 colonie feline, aumentato il programma di sterilizzazioni in accordo con la ASL locale e con i veterinari e a parte due o tre criticità ancora esistenti posso affermare che la situazione è molto migliorata.

Un’ultima domanda: quali iniziative di educazione ambientale si stanno realizzando per coinvolgere e far maturare la sensibilità dei cittadini, soprattutto i più giovani?
Dico sempre che alla base di tutto c’è l’informazione, segue la formazione, quindi la progettazione e solo alla fine le sanzioni.
Quindi la prima cosa da fare è sempre informare e formare i cittadini. Noi siamo partiti portando la raccolta differenziata nelle scuole: 700 alunni il primo anno; 1.400 il secondo; lo scorso anno 1.800 e quest’anno 3.200 nel territorio di Grosseto.
Questa iniziativa è stata resa possibile grazie ad una serie di partner come l’Acquedotto del Fiora, Futura Spa, Associazione tartaMare, e la Mostra “Oltre il Duomo”; tutte forze che ci hanno consentito iniziative interessanti come la visita ad un pozzo dove sono stati trovati rifiuti risalenti al 1.400!
Ma il progetto più grande e che voglio sottolineare è quello che abbiamo messo in campo con Revet Spa per la realizzazione di banchi da scuola in plastica riciclata

Assessore, le diamo l’opportunità di lanciare un messaggio ai nostri Lettori.
Beh, per rimanere in campo ambientale vorrei rimarcare la necessità di non fermarsi mai alle iniziative-spot. È sempre utile sensibilizzare l’opinione pubblica con azioni dimostrative come la pulizia delle spiagge o la raccolta dei mozziconi di sigaretta…
Poi però bisogna puntare seriamente sul cambio di mentalità affinché sia la somma dei singoli comportamenti virtuosi a fare la differenza.

L’intervista completa è disponibile a questo link

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