Circular economy Sostenibilità

Circolarità: deve essere promossa in settori chiave

Il Consiglio UE ha sollecitato la Commissione ad intraprendere azioni per introdurre in modo sistemico la circolarità in settori determinanti per una transizione economica quali tessile, trasporti, prodotti alimentari, costruzioni e demolizioni edili. 

Il Consiglio Ambiente dell’UE nella sua ultima riunione tenutasi sotto la Presidenza di turno della Finlandia  ha approvato all’unanimità un Documento dal titolo “More circularity – Transition to a sustainable society (Maggiore circolarità – Transizione verso una società sostenibile) in cui si sollecita la Commissione UE ad intraprendere azioni per promuovere in modo sistemico la circolarità attraverso la catena del valore, anche dal punto di vista del consumatore, in settori chiave quali il tessile, i trasporti, i prodotti alimentari, nonché il settore delle costruzioni e demolizioni edili

Sebbene la recente legislazione adottata dall’UE quale la cosiddetta  Direttiva sulle plastiche monouso e Il Pacchetto sull’economia circolare con le 4 nuove Direttive sui rifiuti (veicoli fuori uso, pile e accumulatori e rifiuti di pile e accumulatori e RAEE; discariche; rifiuti; imballaggi e rifiuti di imballaggi), aiuti a combattere i rifiuti marini dalla plastica, migliori la gestione delle sostanze chimiche e aumenti il riciclaggio dei materiali, il Consiglio ha sottolineato che servono ulteriori sforzi ambiziosi per stimolare la transizione verso una società sostenibile e che l’economia circolare è un fattore decisivo per rimanere entro i confini planetari (planetary boundaries), arrestare la perdita di biodiversità, ridurre le emissioni di gas a effetto serra, contribuendo al contempo al conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e di quelli climatici dell’Accordo di Parigi.

Il consumo eccessivo, il riscaldamento globale e la perdita di biodiversità sono aspetti diversi dello stesso problema – ha affermato il Presidente di turno, il Ministro finlandese dell’Ambiente e del Clima, Krista Mikkonen – L’economia circolare fornisce soluzioni. Un approccio basato sulla catena del valore e sul ciclo di vita del prodotto può aiutarci a riprogettare le nostre economie con l’obiettivo di passare a una società a carbonio zero dal punto di vista climatico ed equa”.

Nelle sue conclusioni il Consiglio sottolinea che i princìpi della progettazione ecocompatibile hanno contribuito ad aumentare l’efficienza di un numero crescente di prodotti connessi all’energia e incarica la Commissione di valutare se questi principi possano essere applicati a nuovi gruppi di prodotti (ad esempio i prodotti delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione) e, se del caso, di presentare una proposta legislativa.

Di recente, infatti, sono stati adottati dalla Commissione UE 10 Regolamenti di esecuzione per l’ecodesign che stabiliscono l’efficienza energetica e altri requisiti per i seguenti gruppi di prodotti: frigoriferi; lavatricilavastovigliedisplay elettronici (compresi i televisori); sorgenti luminose e alimentatori separatialimentatori esternimotori elettricifrigoriferi adibiti a vendita diretta (ad es. frigoriferi nei supermercati, distributori automatici di bevande fredde); trasformatori di potenza; e attrezzature per saldatura.

Il Consiglio chiede alla Commissione di ampliare l’ambito di applicazione delle misure di progettazione ecocompatibile includendo criteri in materia di efficienza dei materiali quali la durabilità, la riparabilità, la riciclabilità e il contenuto riciclato.

Inoltre, il Consiglio ha sollecitato l’introduzione di strumenti economici, come la tassazione ambientale, le riforme fiscali verdi, tra cui in premessa è stata ricordata la Strategia UE sul GPP e i regimi di responsabilità estesa del produttore, al fine di promuovere l’economia della circolarità, modelli di produzione e consumo più sostenibili e una migliore gestione dei rifiuti

Il Consiglio ha sottolineato, infine, che l’approvvigionamento di prodotti e servizi verdi può favorire i mercati e gli investimenti circolari in cicli puliti, sicuri, non tossici e sostenibili, mentre le imprese e il settore finanziario dovrebbero essere incoraggiati a utilizzare obiettivi di prestazione ambientale chiari e comparabili che guidino i propri investimenti.

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