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Bacio e herpes simplex: usanza e infezione da retrodatare

In un articolo pubblicato su Science, due scienziati hanno evidenziato prove in grado di supportare l’ipotesi che il bacio fosse praticato nelle prime società mesopotamiche fin dall’età del bronzo, come documentato in testi antichi, e non già per prima in India attorno al 1500, e di conseguenza la diffusione e la trasmissione di agenti patogeni con i baci, come il virus dell’herpes simplex 1, potrebbero aver avuto inizio ben prima.

Recenti ricerche hanno ipotizzato che le prime prove del bacio labiale umano abbiano avuto origine in una area geografica molto specifica nell’Asia meridionale 3.500 anni fa, da dove potrebbero essersi diffuse in altre regioni, accelerando contemporaneamente la diffusione del virus dell’herpes simplex 1 (HSV-1). Ma secondo gli autori dell’articolo “The ancient history of kissing”, pubblicato su Science il 18 maggio 2023, che attinge auna serie di fonti scritte delle delle peime società meopotamiche il bacio era già una pratica consolidata 4.500 anni fa in Medio Oriente, e probabilmente molto prima, spostando la prima documentazione sui baci indietro di 1.000 anni rispetto a quanto precedentemente riconosciuto nella comunità scientifica..

L’herpes simplex 1 (HSV-1) è un virus che colpisce almeno i due terzi della popolazione umana per lo più durante l’infanzia e l’adolescenza; tuttavia, l’HSV-1 può, in rari casi, portare a gravi complicazioni, specialmente nei soggetti immunocompromessi a causa di predisposizione genetica sottostante, infezione o malnutrizione. Dopo l’infezione primaria, il virus diventa latente nei neuroni sensoriali. Quando sollecitato da stress psicologico o fisiologico, il virus può riattivarsi con conseguenti lesioni labiali ricorrenti. 

Nell’antica Mesopotamia, il nome delle prime culture umane che esistevano tra i fiumi Eufrate e Tigri nell’attuale Iraq e Siria, la gente scriveva in caratteri cuneiformi su tavolette di argilla – ha affermato Troels Pank Arbøll del Dipartimento di studi interculturali e regionali dell’Università di Copenhagen , esperto di storia della medicina in Mesopotamia e primo autore dello studio – Molte migliaia di queste tavolette di argilla sono sopravvissute fino ad oggi e contengono chiari esempi del fatto che il bacio era considerato parte dell’intimità romantica nei tempi antichi, proprio come il bacio poteva far parte delle amicizie e dei rapporti familiari. Pertanto, il bacio non dovrebbe essere considerato un’usanza che ha avuto origine esclusivamente in una singola regione e si è diffusa da lì, ma sembra piuttosto essere stata praticata in più culture antiche per diversi millenni“.

In effetti, la ricerca sui bonobo e sugli scimpanzé, i parenti viventi più stretti dell’uomo, ha dimostrato che entrambe le specie si baciano – ha aggiunto Sophie Lund Rasmussen del Wildlife Conservation Research Unit (WildCRU), Departmento of Zoologia dell’Università di Oxford e co-autrice dello Studio – Ciò potrebbe suggerire che la pratica del bacio sia un comportamento fondamentale negli esseri umani, spiegando perché si può trovare in tutte le culture“.

Oltre alla sua importanza per il comportamento sociale e sessuale, la pratica del bacio potrebbe aver svolto un ruolo non intenzionale nella trasmissione di microrganismi, causando potenzialmente la diffusione di virus tra gli esseri umani.

Tuttavia, il suggerimento che il bacio possa essere considerato un improvviso innesco biologico dietro la diffusione di particolari agenti patogeni è più dubbio. La diffusione del virus dell’herpes simplex 1, che i ricercatori hanno suggerito potrebbe essere stata accelerata dall’introduzione del bacio, ne è un esempio calzante:

Esiste un corposo corpus di testi medici dalla Mesopotamia, alcuni dei quali menzionano una malattia con sintomi che ricordano il virus dell’herpes simplex 1 – ha osservato il Dott. Arbøll, aggiungendo che gli antichi testi medici sono stati influenzati da una varietà di concetti culturali e religiosi, e quindi va sottolineato che non possono essere letti per valore nominale. È comunque interessante notare alcune somiglianze tra la malattia nota come buʾshanu negli antichi testi medici della Mesopotamia e i sintomi causati dalle infezioni da herpes simplex. La malattia di bu’shanu era localizzata principalmente dentro o intorno alla bocca e alla gola, e i sintomi includevano vescicole dentro o intorno alla bocca, che è uno dei segni dominanti dell’infezione da herpes”.

Se la pratica del bacio era diffusa e ben consolidata in una serie di società antiche – ha aggiunto Rasmussen – gli effetti del bacio in termini di trasmissione di agenti patogeni dovevano probabilmente essere stati più o meno costanti”..

I ricercatori hanno concluso che i risultati futuri che emergeranno dalla ricerca sul DNA antico, porteranno inevitabilmente a discussioni sui complessi sviluppi storici e interazioni sociali – e su come il bacio possa essere stato il driver della trasmissione precoce della malattia, beneficiando così di un approccio interdisciplinare. .

In copertina: Tavoletta in terracotta babilonese che mostra una coppia nuda su un divano intenta a fare sesso e baciarsi. Data: 1800 A.C (fonte: British Miseum)

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