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Adattamento climatico nelle città: un approccio strategico mirato

Per aiutare le città a navigare tra le numerose opzioni e strategie di adattamento al clima che cambia disponibili, C40 e McKinsey hanno pubblicato un Rapporto che indica le 15 principali azioni di elevata efficacia che possono essere intraprese per fronteggiare i 5 principali rischi correlati ai cambiamenti climatici (caldo estremo, siccità, incendi, alluvioni e inondazioni costiere), e quelle che possono aiutare le città a costruire la resilienza sistemica.

L’emergenza climatica che in questo scorcio di estate si è manifestata con le devastanti alluvioni in Germania e Belgio, e nella città di  Zhengzhou nella provincia di Henan (Cina), con le temperature torride in Canada e gli incendi nelle foreste degli Stati Uniti occidentali e della Siberia, rappresenta, secondo gli esperti, l’inizio di una serie continua di catastrofi naturali causate da un clima che cambia. 

Le città sono in prima linea contro i crescenti rischi fisici correlati ai cambiamenti climatici. Le aree urbane ospitano più della metà della popolazione mondiale che entro il 2050 salirà al 68%, e sono spesso situate in luoghi particolarmente a rischio climatico, come le coste, le pianure alluvionali e le isole. Inoltre, la moderna infrastruttura urbana e i suoi sistemi operativi sono strettamente collegati. Un guasto in una parte della rete può incidere su un’altra, moltiplicando i danni. Ad esempio. le strade allagate possono danneggiare i collegamenti con i trasporti pubblici, le mareggiate e il caldo estremo possono portare a interruzioni di energia elettrica, mettendo fuori uso i sistemi tecnologici critici per case, ospedali e industrie.

In questo scenario, secondo un Rapporto di Carbon Disclosure Project (CDP) dello scorso maggio, nonostante il 93% delle città segnalate stia affrontando significativi rischi climatici, il 43% non ha ancora un Piano di adattamento.

Tuttavia, i rischi climatici che le città devono affrontare sono diversi come diversi sono i livelli di vunerabilità e le opzioni di adattamento efficaci per la maggior parte potrebbero non essere fattibili in altre. Per gestire tale complessità, le città possono concentrarsi su azioni che fanno leva sui loro punti di forza (risorse, caratteristiche fisiche e patrimoniali e livello di governance) e che offrono un alto ritorno nella riduzione del rischio. Identificare tali adattamenti ad alto impatto può essere scoraggiante, data la natura in costante sviluppo della minaccia climatica e la vertiginosa serie di opzioni di adattamento disponibili.

Al fine di aiutare i leader cittadini a stabilire le priorità e a scegliere le linee d’azione, C40 Cities Climate Leadership, la rete delle grandi città impegnate ad affrontare i cambiamenti climatici, e McKinsey Sustainability hanno pubblicato il 20 luglio 2021 il Rapporto Focused Adaptation: A Strategic Approach to Climate Adaptation in Cities”.

Gli impatti della crisi climatica – ha affermato Mark Watts, Direttore esecutivo di C40 Cities – si stanno già facendo sentire nelle città del mondo e i sindaci stanno adottando le misure urgenti necessarie per prepararsi a un mondo in rapido riscaldamento“.

Il Rapporto individua 15 azioni “ad alto potenziale” che le città possono intraprendere per fronteggiare i 5 rischi climatici: caldo estremo, siccità, incendi, alluvioni e inondazioni costiere, e quelle che possono aiutare le città a costruire la resilienza sistemica.

Quattro di queste azioni sono soluzioni universali che ogni città dovrebbe adottare:
aumentare la consapevolezza attraverso la ricerca e le valutazioni del rischio;
incorporare il rischio climatico attraverso azioni e politiche cittadine come la zonizzazione e la pianificazione urbana;
ottimizzare le risposte con sistemi di allerta precoce;
migliorare i programmi di finanziamento come l’assicurazione climatica

Le altre 11 offrono strategie contestuali basate su clima e geografia per problemi come siccità o inondazioni. Nel complesso, si tratta di soluzioni basate sulla natura. Alcune sono poco costose, come piantare alberi lungo le strade per mitigare il calore; altre risultano più costose, come l’installazione di barene come barriere costiere. Esempi da tutto il mondo, sia nelle economie avanzate che in quelle in via di sviluppo, dimostrano che sono comunque possibili.

La seconda parte del rapporto descrive, a grandi linee, come le città possono attuare le azioni, iniziando dalla definizione dei pericoli più rilevanti e comprendendo i rischi che tali pericoli comportano per le loro comunità. Su tale base, le città possono quindi condurre analisi dettagliate sull’impatto di riduzione del rischio, sui costi e sulla fattibilità delle diverse azioni.

Le città di tutto il mondo si trovano in un momento in cui stanno facendo scelte sugli investimenti per adattarsi e si trovano di fronte a una serie innumerevole di opzioni su dove collocare denaro, sul tempo necessario e i risultati attesi –  ha affermato Brodie Boland, uno dei coautori del Rapporto ed esperto sul rischio climatico di McKinsey – Il tempo e le risorse disponibili per le città per adattarsi sono limitati. Speriamo che i leader delle città di tutto il mondo trovino questo rapporto un utile punto di partenza per sviluppare i propri programmi di adattamento”.

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