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Soluzioni basate sulla natura contro cambiamenti climatici e perdita di biodiversità

Un nuovo Rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente mostra esempi, selezionati in tutta Europa, di come con soluzioni basate sulla natura sia possibile ridurre gli impatti dei cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità. Tra gli esempi, il bacino del fiume Serchio per ridurre i rischi di alluvioni e quelli di prolungate siccità, e Ugento per proteggere le dune con Posidonia spiaggiata.

La scienza e la politica hanno iniziato a riconoscere che le soluzioni basate sulla natura offrono diversi modi per aiutare a prevenire i peggiori impatti dei cambiamenti climatici e della perdita di biodiversità negli ecosistemi. La base di conoscenze si sta espandendo rapidamente, con l’individuazione delle lacune e l’approntamento di piani per colmarle. Tuttavia, rimangono sfide per la loro implementazione alivello locale, come dimostrano i casi studio contenuti nel Rapporto Nature-based solutions in Europe: Policy, knowledge and practice for climate change adaptation and disaster risk reduction”, pubblicato il 15 aprile 2021 dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA).

Basandosi su esempi selezionati in tutta Europa, il Rapporto mostra come con soluzioni basate sulla natura gli impatti delle condizioni meteorologiche estreme e degli eventi correlati al clima, valutando, inoltre, come siano sempre più integrate negli sforzi per la transizione per lo sviluppo sostenibile.

La Strategia dell’UE per la biodiversità 2030, adottata lo scorso maggio dalla Commissione, pilastro chiave del Green Deal europeo, include un Piano di ripristino della natura che può promuovere l’adozione di soluzioni nature-based che sono peraltro messe in evidenza anche nella Strategia dell’UE sull’adattamento ai cambiamenti climatici che è stata adottata lo scorso febbraio.

La Commissione UE ha definito le Soluzioni basate sulla natura come “Soluzioni ispirate e supportate dalla natura, convenienti in termini di costi, che forniscono contemporaneamente vantaggi ambientali, sociali ed economici e aiutano a costruire la resilienza. Tali soluzioni apportano caratteristiche e processi sempre più diversificati e naturali nelle città, nei paesaggi terrestri e in quelli marini, attraverso interventi sistemici, efficienti sotto il profilo delle risorse e adattati a livello locale“.

Molti Paesi stanno già ripristinando la natura nelle valli fluviali e negli altipiani per ridurre i rischi di inondazioni a valle. Nelle regioni costiere la vegetazione naturale aiuta a rendere resilienti all’erosione le coste, mentre il rimboschimento è sempre più utilizzato per lo stoccaggio del carbonio. La natura viene riportata anche in città, rinverdendo gli spazi urbani o riaprendo vecchi canali o fiumi, mitigando le ondate di calore e apportando ulteriori benefici per la salute e il benessere dei cittadini. 

Nonostante la crescente importanza, secondo l’AEA, le soluzioni basate sulla natura potrebbero diventare un’ampia strategia integrata.

Gli aspetti chiave del Rapporto
Una mappatura a livello dell’UE delle soluzioni basate sulla natura esistenti e potenziali può aiutare a identificare le aree prioritarie per migliorare i servizi ecosistemici e affrontare i problemi relativi ai cambiamenti climatici e alla perdita di biodiversità.

Norme concordate, obiettivi quantitativi, indicatori misurabili e strumenti di valutazione per soluzioni basate sulla natura a livello dell’UE possono aiutare a valutarne i progressi, l’efficacia e i molteplici vantaggi.

Poiché le soluzioni basate sulla natura dipendono da ecosistemi sani, a loro volta vulnerabili ai cambiamenti climatici, il loro potenziale per l’adattamento e per la riduzione del rischio di catastrofi potrebbe diminuire in futuro.

Il coinvolgimento delle parti interessate, il dialogo e la co-progettazione di strumenti e misure sono fondamentali per aumentare la consapevolezza, per risolvere i potenziali conflitti di interessi e per creare l’accettazione sociale e la richiesta di soluzioni basate sulla natura.

L’ulteriore attuazione di soluzioni basate sulla natura per l’adattamento ai cambiamenti climatici e la riduzione del rischio di catastrofi in Europa richiede lo sviluppo di standard tecnici, una maggiore conoscenza dei potenziali compromessi, una governance collaborativa, lo sviluppo di capacità e finanziamenti sufficienti.

Nel Rapporto sono contenuti due esempi di best practice che riguardano l’Italia:
– in Toscana nel bacino del fiume Serchio per ridurre i rischi di alluvioni e quelli di prolungate siccitàper la siccità;
– in Puglia con l’utilizzo di Posidonia spiaggiata per proteggere le dune ad Ugento.

Segnaliamo che il Servizio di informazione e notizie (Science for Environment Policy) della Direzione generale Ambiente (DG-ENV) della Commissione UE ha pubblicatolo scorso marzo il Future Brief (previsioni di esperti su politiche e problemi emergenti di tematiche ambientali), dal titolo “The Solutions is in nature” che raccoglie ricerche chiave sulle soluzioni basate sulla natura, delineando i molteplici vantaggi sociali, economici e ambientali che possono offrire, e descrive come possono essere implementate in Europa, trovando anche inserimento a pieno titolo nei Piani di ripresa post-Covid, sia perché crea posti di lavoro verdi che per i molteplici benefici per la salute e il benessere.

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