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Sistemi Alimentari: l’intervento di Draghi al pre-Vertice dell’ONU

“La crisi sanitaria in corso ha generato una crisi alimentare. Come fatto per i vaccini, dobbiamo agire con la determinazione per migliorare l’accesso ad una quantità adeguata di approvvigionamenti alimentari”.

Questo Pre-Summit è l’occasione per trasformare il modo in cui noi pensiamo, produciamo e consumiamo il cibo globalmente. Sono certo che le vostre proposte susciteranno un grande interesse e vi auguro grande successo”.

È stata la conclusione dell’intervento del Presidente del Consiglio Mario Draghi al pre-Vertice delle Nazioni Unite sui Sistemi Alimentari ospitato dal Governo italiano (Roma, 26-28 giugno 2021), che anticipa e deve spianare la strada al Vertice convocato per il prossimo settembre dal Segretario Generale dell’OONU Antonio Guterres.

La piaga della malnutrizione si sta diffondendo – ha sottolineato Draghi – La malnutrizione in tutte le sue forme è diventata la causa principale di malattie e di morte. Nel 2019, erano circa 690 milioni nel mondo le persone che soffrivano di fame. Secondo l’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura, la pandemia farà crescere il numero delle persone che soffrono di malnutrizione di 130 milioni, portando il totale a oltre 800 milioni”.

La crisi sanitaria ha generato una crisi alimentare – ha continuato il Premier –Abbiamo assunto impegni per garantire che i vaccini siano disponibili per i più poveri del mondo. Dobbiamo agire con la stessa determinazione per migliorare l’accesso ad una quantità adeguata di approvvigionamenti alimentari”.

Draghi ha ricordato che l’Italia lo scorso anno si è fatta promotrice della “Food Coalition”, il meccanismo multilaterale e multisettoriale, a cui hanno finora aderito 40 Paesi, inteso a mobilitare assistenza a livello politico, finanziario e tecnico a sostegno dei Paesi colpiti dall’emergenza sanitari in corso e che offre una piattaforma per promuovere il dialogo tra soggetti diversi, tra cui il settore privato, la comunità accademica, le organizzazioni degli agricoltori, la società civile, i governi, le organizzazioni non governative (ONG) e altri, con il fine ultimo di reagire all’impatto negativo della pandemia COVID-19 sui sistemi alimentari confezionando risposte che dovranno essere specifiche per ogni Paese.

Abbiamo bisogno di maggiori finanziamenti da parte dei Governi e delle Banche di sviluppo, al fine di ridurre i rischi per gli investitori nel settore agricolo e di migliorare l’accesso al credito, soprattutto da parte dei piccoli agricoltori. È questo il tema del vertice finanziario ‘Finance in Common’ che l’Italia ospiterà a Roma il prossimo mese di ottobre”.

Il Presidente del Consiglio ha voluto richiamare anche il ruolo che l’Italia ha avuto nella Dichiarazione di Matera, con cui lo scorso giugno i Ministri degli Esteri e dello Sviluppo del G20 hanno invitato la comunità internazionale a mobilitarsi per realizzare sistemi alimentari inclusivi e resilienti, garantendo così a tutti un’adeguata nutrizione, e adattarsi ai cambiamenti climatici.

La produttività dell’agricoltura è inferiore del 21% a quella che sarebbe senza cambiamenti climatici – ha sottolineato Draghi – L’impatto negativo dei cambiamenti che si registrano nei modelli delle precipitazioni, delle siccità e delle inondazioni crescerà in modo esponenziale se non adottiamo adeguate politiche di mitigazione e di adattamento. Il tema sarà al centro delle discussioni della COP26 che l’Italia presiede insieme al Regno Unito. Quest’autunno a Glasgow vogliamo raggiungere un Accordo sul clima ambizioso, che coinvolga sia le economie ricche che quelle emergenti. Qui dunque, per tutti voi, esperti della materia, ‘ambizione’ è la parola chiave. La lotta contro tutte le forme di malnutrizione va di pari passo con la salvaguardia dei regimi alimentari tradizionali e della diversità alimentare. 
Quasi 3 miliardi di persone in tutto il mondo non hanno accesso a regimi alimentari sani. Nell’Africa subsahariana e nell’Asia meridionale, quasi il 60% della popolazione non può permettersi un’alimentazione sana.
Dobbiamo promuovere abitudini alimentari sane preservando le culture alimentari tradizionali che sono state costruite nel corso dei secoli
”. 

Grazie mille, Primo Ministro Draghi per il supporto e la leadership nell’ospitare  il pre-Vertice sui Sistemi Alimentari – ha twittato il vice Segretario generale delle Nazioni Unite Amina Mohammed, intervenuta a Roma a rappresentare l’Organizzazione – L’Italia ha dimostrato di tenere in considerazione i piccoli agricoltori, in particolare le donne, nel definire il futuro di sistemi alimentari sostenibili”.

Il Segretario generale dell’ONU, intervenuto in video-conferenza prima di Draghi ha avvertito che la produzione alimentare globale inefficiente è alla base dell’enorme aumento della fame, nonché di un terzo di tutte le emissioni e dell’80% di perdita della biodiversità, appellandosi a tutti i Paesi per trasformare i sistemi alimentari accelerare la transizione verso lo sviluppo sostenibile. 

Attualmente sia fortemente fuori strada per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile al 2030 – ha affermato Antonio GuterresLa povertà, la disuguaglianza di reddito e l’alto costo del cibo sono stati responsabili di questi mali, mentre i cambiamenti climatici e i conflitti sono stati le conseguenze e i motori di questa catastrofe”. 

Simona Giovagnoni

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