Energia Fonti rinnovabili

IRENA: aperto il portale per progettisti dell’iniziativa CIP

Secondo il Direttore di IRENA il calo del prezzo del petrolio e l’impatto di Covid-19 non interromperanno o cambieranno il percorso verso la decarbonizzazione delle nostre società e il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Anche l’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA), come l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) e Bloomberg New Economy Finance (BNEF) delle quali ci siamo occupati nel precedente post, è intervenuta con un Comunicato stampa del suo Direttore generale sugli eventuali impatti della pandemia da Covid-19 sulle energie rinnovabili, stante la possibilità avanzate da alcuni analisti che con il calo del prezzo del petrolio le grandi economie mondiali decidano di bloccare gli investimenti infrastrutturali per la transizione energetica per indirizzare le risorse verso il contenimento della recessione economica che si preannuncia.  

È improbabile che la volatilità del mercato petrolifero abbia un impatto significativo sui piani e sugli investimenti nelle energie rinnovabili – afferma Francesco La CameraIl petrolio svolge un ruolo trascurabile nella generazione di energia e quindi non compete in questo senso con le energie rinnovabili. Le fonti rinnovabili sono diventate la fonte dominante di nuova capacità di generazione di energia negli ultimi sei anni perché sono competitive con la generazione di energia da combustibili fossili, principalmente con carbone. Il petrolio svolge un ruolo molto più importante nel settore dei trasporti, rappresentando la metà della domanda totale e dove, senza politiche di trasporto a basse emissioni in atto, un lungo periodo di bassi prezzi del petrolio può influire sulla velocità di adozione dei veicoli elettrici”.

Al contrario – prosegue il Direttore generale di IRENA – la volatilità dei prezzi del petrolio potrebbe minare la convenienza di risorse non convenzionali di petrolio e gas e dei contratti a lungo termine, offrendo una finestra di opportunità per ridurre o reindirizzare i sussidi ai combustibili fossili verso energia pulita, minimizzando al contempo il potenziale di conflittualità sociale”.

Lo scoppio di COVID-19 minaccia le catene di approvvigionamento globale in molti settori ed è quindi probabile che abbia un impatto anche sulle energie rinnovabili. Resta da vedere la gravità e la durata di entrambe le situazioni – conclude La Camera – Quel che è fondamentale capire è che gli orizzonti di pianificazione a lungo termine coinvolti e lo slancio che attualmente esiste nella trasformazione energetica assicurano che né i bassi prezzi del petrolio né COVID-19 interromperanno o cambieranno il percorso verso la decarbonizzazione delle nostre società e il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile che ci siamo prefissati di raggiungere“.

Nei giorni scorsi IRENA ha annunciato la piena operatività della Piattaforma per gli Investimenti sul Clima (Climate Investment Platform-CIP), l’iniziativa lanciata da una coalizione di partner intergovernativi durante il Climate Action Summit dell’ONU, tenutosi nel settembre 2019, con l’obiettivo di aumentare il flusso di capitali verso i Paesi in via di sviluppo e di incrementare lo sviluppo di progetti di energia rinnovabile per tradurre in realtà gli ambiziosi obiettivi climatici dei diversi Paesi.

L’apertura ora del portale ai progettisti e ai titolari di proposte progettuali arriva dopo che, in occasione del lancio dell’iniziativa, sono state aperte le registrazioni alle istituzioni finanziarie, alle banche di sviluppo multilaterale e alle agenzie di sviluppo. IRENA ricorda, che nonostante questa tranche sia già passata, rimane aperta la possibilità di registrazione a tutti i potenziali partner finanziari che desiderino partecipare al progetto.

Ciclo delle attività di supporto al progetto nei forum di investimento.

Sappiamo che sbloccare i finanziamenti necessari per accelerare la trasformazione energetica globale verso gli obiettivi climatici e di sviluppo sostenibile è una sfida fondamentale – ha dichiarato Francesco La Camera – Il capitale necessario per accelerare questa trasformazione è disponibile, e può essere incanalato in crescenti opportunità di progetto rilevanti, efficaci e bancabili. Al fine di supportare l’accesso dei Paesi in via di sviluppo ai fondi finanziari necessari per realizzare gli obiettivi di energia rinnovabile, e al contempo favorire il loro sviluppo socio-economico, IRENA sta adottando un approccio più pragmatico. Forti di un certo numero di solidi partner a sostegno della piattaforma, gli investitori, i governi e i promotori di progetti sono invitati a registrarsi e a farsi avanti con piani energetici a basse emissioni di carbonio e opportunità di investimento“.

Per sostenere ulteriormente l’attuazione della Climate Investment Platform, IRENA ospiterà una serie di forum regionali di investimento al fine collegare i promotori dei progetti registrati e i governi con i partner finanziari dell’iniziativa, per identificare le aree di cooperazione e rafforzare la capacità dei decisori di sviluppare ambienti favorevoli agli investimenti nelle energie rinnovabili. I forum di investimento saranno organizzati intorno a 14 gruppi regionali che consentiranno di adattare le attività alle esigenze specifiche dei diversi paesi: 5 sotto-regioni in Africa, 4 in Asia, 2 in America Latina e infine 3 gruppi separati per Caraibi, isole del Pacifico e Sud-est Europa.

Tale raggruppamento sarà mantenuto il più flessibile possibile per consentire ai Paesi di impegnarsi in uno o più cluster.

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