Fonti rinnovabili

“Triplicare le energie rinnovabili”: Paesi non allineati all’impegno

L’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) in un nuovo Rapporto che monitora gli impegni assunti alla COP28 di triplicare le energie rinnovabili, evidenzia il divario che sussiste tra l’ambizione e l’attuazione dal momento che se gli attuali NDC fossero realizzati pienamente il mondo comunque mancherebbe del 30% l’obiettivo di 11.000 GW entro il 2030.

Le azioni intraprese dai Paesi nei Piani nazionali non vincolanti (NDC) non sono in linea con gli impegni assunti alla COP28 di Dubai, tra cui l’obiettivo di triplicare entro il 2030 la produzione di energia rinnovabile, tuttavia il processo di revisione degli NDC da chiudersi entro il 2025 (Ndr: le Presidenze COP28-29-30 hanno chiesto ai Governi di anticiparlo all’inizio del 2025) offre una significativa opportunità per approntare nei prossimi gli strumenti adeguati per conseguire l’obiettivo.

Ad affermarlo è l’Agenzia internazionale per l’energia (IEA) che ha pubblicato il 4 giugno 2024 il Rapporto COP28 Tripling Renewable Capacity Pledge: Tracking countries’ ambitions and identifying policies to bridge the gap” che fornisce un inventario globale dei Piani di capacità rinnovabile di quasi 150 Paesi e analizza se le loro attuali tendenze nella diffusione delle energie rinnovabili allineate con le proprie ambizioni e con l’obiettivo  di raggiungere 11.000 gigawatt (GW) di capacità entro il 2030.

Inoltre, il Rapporto offre approfondimenti regionali, identifica le sfide chiave sia per le economie avanzate che per quelle emergenti e suggerisce aree prioritarie affinché i decisori politici possano colmare il divario di attuazione, in particolare mentre aggiornano i loro contributi determinati a livello nazionale (NDC), come previsto dall’Accordo di Parigi.

Il Rapporto mette in evidenza evidenzia ciò che è ancora necessario per arrivarci, cercando di rispondere 4 domande principali:
1) Come si riflette la capacità di energia rinnovabile negli impegni governativi esistenti negli NDC e nelle ambizioni, negli annunci e nei Piani dei paesi?
2) I paesi sono sulla buona strada per raggiungere queste ambizioni?
3) Come si confrontano queste ambizioni con l’impegno della COP28 di triplicare la capacità globale entro il 2030?
4) Quali sono le priorità politiche rilevanti per colmare le lacune sia nell’attuazione che nell’ambizione? 

Attualmente, gli impegni ufficiali negli NDC ammontano a 1.300 gigawatt (GW), appena il 12% di quanto necessario per raggiungere l’obiettivo globale di triplicazione fissato a Dubai, ma le ambizioni dichiarate corrispondono a quasi 8.000 GW di capacità rinnovabile installata globale entro il 2030. Ciò significa che se i Paesi dovessero includere tutte le politiche, i piani e le stime esistenti nei nuovi NDC previsti per il prossimo anno, comprensivi delle ambizioni riviste per il 2030 e i nuovi obiettivi per il 2035, si raggiungerebbe il 70% di quanto necessario entro il 2030 per raggiungere l’obiettivo di triplicazione, che corrisponde a 11.000 GW di capacità rinnovabile installata a livello globale.

Capacità globale e ambizioni di elettricità rinnovabile nel 2030 (fonte: IEA)

Questo significa che vi è un ampio margine di manovra per i Paesi per allineare i propri NDC alle attuali ambizioni nazionali, sebbene il Rapporto sottolinei che i Paesi devono anche accelerare il processo attuativo. Allo stesso tempo, i Paesi devono innalzare le ambizioni per allinearsi all’obiettivo di triplicare la produzione delle rinnovabili al 2030.

Alla COP28, quasi 200 Paesi si sono impegnati a triplicare la capacità mondiale di energia rinnovabile entro questo decennio, che è una delle azioni cruciali per mantenere vive le speranze di limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C – ha dichiarato il Direttore esecutivo dell’IEA, Fatih Birol – Questo rapporto chiarisce che l’obiettivo di triplicazione è ambizioso ma realizzabile, anche se solo se i governi trasformassero rapidamente le promesse in Piani d’azione. Con il raggiungimento degli obiettivi concordati alla COP28 – tra cui triplicare le energie rinnovabili e raddoppiare i miglioramenti dell’efficienza energetica entro il 2030 – i Paesi di tutto il mondo hanno una grande opportunità per accelerare i progressi verso un sistema energetico più sicuro, conveniente e sostenibile. L’IEA continuerà a sostenere i Governi di tutto il mondo negli sforzi per raggiungere questo obiettivo”.

Sempre più Paesi, sottolinea l’Agenzia, si stanno orientando verso le energie rinnovabili come il solare fotovoltaico e l’eolico a seguito del forte calo dei costi negli ultimi dieci anni e dei rinnovati sforzi da parte dei Governi per costruire sistemi energetici resilienti con minori emissioni. Secondo il Rapporto, dalla firma dell’Accordo di Parigi nel 2015, la quantità di capacità rinnovabile aggiunta ogni anno a livello mondiale è triplicata. Ciò è dovuto in gran parte al sostegno politico, alle economie di scala e al progresso tecnologico, che hanno ridotto i costi del solare fotovoltaico e termico e di quelli per l’eolico di oltre il 40% nello stesso periodo, rendendo queste tecnologie ampiamente competitive con i combustibili fossili. L’aggiunta di capacità rinnovabile globale ha raggiunto quasi 560 GW nel 2023, un aumento senza precedenti del 64% su base annua rispetto al 2022, al quale risultato la Cina è stata di gran lunga il maggiore contributore.

Capacità rinnovabile cumulativa globale nel 2022 e ambizioni di capacità per il 2030 per regione (fonte:IEA)

In UE, in termini nazionali la Germania guida le ambizioni degli Stati membri con un risultato molto vicino a un terzo della capacità installata prevista al 2030, mirando ad aumentare la propria base installata a 375 GW entro il 2030, superando di oltre il doppio la seconda ambizione più alta del 160 GW della Spagna. L’Italia è al 3° posto per aspirazioni, seguita da Francia e Paesi Bassi. Ci sono 14 Stati membri che hanno ambizioni di raddoppiare almeno la propria capacità installata entro il 2030, dei quali 3 mirano a triplicarla. Il solare fotovoltaico guida le ambizioni di 17 stati membri su 27, mentre l’eolico è il più alto in 7 Paesi e l’energia idroelettrica in 3. L’energia eolica offshore gioca un ruolo più importante nei Paesi Bassi e nelle ambizioni della Danimarca. Nel frattempo, Spagna, Italia e Portogallo hanno espresso aspirazioni esplicite per l’energia solare concentrata (CSP), la bioenergia è soprattutto in Svezia e Finlandia. Le ambizioni geotermiche sono state annunciate da Italia, Croazia, Portogallo, Spagna e Slovacchia, mentre il Portogallo è l’unico ad avere obiettivi importanti per l’energia mareomotrice.

Ambizioni di capacità rinnovabile installata totale degli Stati membri dell’UE per il 2030 e crescita fattori rispetto alla base installata al 2022 (fonte: IEA)

Allo stesso tempo, sottolinea l’IEA permangono sfide importanti per i lunghi tempi di attesa per i permessi dei progetti, agli investimenti inadeguati nelle infrastrutture di rete, alla necessità di integrare in modo rapido ed efficiente in termini di costi le energie rinnovabili variabili e agli elevati costi di finanziamento, soprattutto nelle economie emergenti e in via di sviluppo. Per superarli, il Rapporto propone azioni mirate che i Paesi possono intraprendere. Ad esempio, sulla riduzione dei costi di finanziamento per migliorare la bancabilità dei progetti rinnovabili, suggerisce approcci come il miglioramento della visibilità politica a lungo termine; il sostegno a progetti nella fase di pre-sviluppo; riduzione dei rischi su prezzi, inflazione e tasso di cambio.

L’Agenzia afferma di aver svolto un ruolo importante nel dare forma all’innovativo pacchetto energetico concordato alla COP28, e continuerà a monitorare i progressi verso questi impegni, mentre i Paesi si apprestano a realizzare il prossimo round di NDC ai sensi dell’Accordo di Parigi, come richiesto dai Governi.

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