A Copenaghen, dove si è svolta la prima riunione ministeriale sul clima dopo la COP28, la Troika costituita dalle Presidenze delle Conferenze delle Parti della Convenzione ONU sul Clima di Dubai (2023), di Baku (2024) e Belém (2025) ha presentato la Vision per rispettare gli impegni assunti e fare in modo che le prossime COP siano di successo, tra cui c’è la necessità che gli Stati anticipino quanto prima i contributi nazionali determinati (NDC) più ambiziosi, come peraltro hanno dichiarato che faranno i loro rispettivi entro l’inizio del 2025, anziché dicembre come previsto.
Si è svolta a Copenaghen (21-22 marzo 2024) la prima riunione ministeriale sul clima dopo la COP28 di Dubai, che ha visto la partecipazione di circa 40 leader e ministri per discutere questioni centrali del processo COP e promuovere un ambizioso risultato della COP29 in Azerbaigian (11-24 novembre, 2024).
La riunione ha visto una serie di sessioni plenarie su contributi determinati a livello nazionale (NDC), finanziamenti, adattamento climatico, perdite e danni (Loss&Damage), mitigazione, in attuazione degli impegni assunti con il “Consenso degli Emirati Arabi Uniti” con cui si è chiusa la COP28, in particolare l’impegno a triplicare la capacità di energia rinnovabile e raddoppiare il tasso di miglioramento dell’efficienza energetica in tutto il mondo entro il 2030, insieme all’impegno storico delle nazioni di accelerare la “transizione” dai combustibili fossili in questo decennio.
Per la prima volta la riunione è stata presieduta da una Troika, decisa all’ultima Conferenza sul Clima, costituita da Sultan Ahmed al-Jaber che ha presieduto la COP28, Mukhtar Babayev Ministro dell’Ecologia e delle Risorse Naturali dell’Azerbaigian e designato a presiedere la COP29, e André Corrêado Lago, Segretario per il Clima, l’Energia e l’Ambiente del Brasile, Paese che ospiterà la COP30, e in un segmento della riunione dal titolo “Presentazione della visione della Troika“, sono stati annunciati i caposaldi della loro azione per il successo delle prossime conferenze e il rispetto degli impegni assunti.
in una lettera indirizzata a tutti i 198 firmatari dell’Accordo di Parigi, la Troika sollecita:
– la presentazione anticipata di NDC ad alto livello di ambizione, che porti avanti in modo decisivo il Consensus degli Emirati Arabi Uniti;
– la mobilitazione e la fornitura di risorse tecniche e finanziarie in grado di stimolare l’ambizione degli NDC;
– utilizzazione dei meccanismi e dei processi esistenti all’interno e all’esterno del sistema delle Nazioni Unite, per incanalare gli strumenti di attuazione e le risorse, e i finanziamenti internazionali a sostegno di una maggiore ambizione che contribuisca allo sviluppo sostenibile.
Per dare forza all’invito, la Troika ha riferito che i propri Paesi presenteranno presentare in anticipo gli NDC aggiornati entro l’inizio del 2025 e che dovrebbero estendersi a tutta l’economia, coprire tutti i gas serra – compreso il metano – e includere politiche che portino a riduzioni delle emissioni del 60% rispetto ai livelli del 2019, prima del 2035.
La Troika ha anche affermato di avere inviato una lettera al Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres per “garantire che esista un quadro di supporto tecnico unificato, coerente ed efficace per gli Stati membri, in particolare i paesi in via di sviluppo, per preparare e attuare la prossima generazione dei propri NDC – ha dichiarato Al Jaber – Tutti insieme alla COP28 abbiamo cambiato la mentalità che vede l’azione per il clima come un peso in una che la vede come un’opportunità per stimolare nuove industrie, sfruttare le nuove tecnologie, compreso il potere di trasformazione dell’intelligenza artificiale, creare nuovi posti di lavoro e promuovere una crescita sostenibile”.