Il focus theme “Shared Public Space” della XXIII edizione della Settimana Europea della Mobilità (16-22 settembre 2024) invita a decidere collettivamente come condividere il nostro spazio pubblico, assicurando che tutti possano muoversi in modo sicuro e confortevole in un ambiente piacevole, in particolare pedoni e ciclisti.
La Settimana Europea della Mobilità (European Mobility Week), giunta quest’anno alla XXIII edizione, è la Campagna di sensibilizzazione di punta della Commissione UE sulla mobilità urbana sostenibile, al fine di promuovere un cambiamento comportamentale a favore della mobilità attiva, del trasporto pubblico e di altre soluzioni di trasporto pulite e intelligenti.
L’evento principale si svolge dal 16 al 22 settembre di ogni anno e culmina nel famoso Car-Free Day (22 settembre 2024), l’occasione in cui città e paesi in tutto il mondo consentono alle persone di sperimentare strade libere dal traffico motorizzato, rendendo più facili gli spostamenti per chi si affida ai veicoli privati per motivi di salute e mobilità.
Le autorità locali sono incoraggiate a usare la settimana per provare misure di pianificazione innovative, promuovere nuove infrastrutture e tecnologie, misurare la qualità dell’aria e ottenere feedback dal pubblico.
Con l’adesione di sempre più città e paesi (sono già 1.402 le città partecipanti all’edizione 2024 di 36 Paesi, tra cui 49 italiane), la Settima Europea della Mobilità è ampiamente riconosciuta come una forza trainante verso una mobilità urbana sostenibile in Europa e oltre.
Per l’edizione di quest’anno 2024, la Commissione UE ha scelto come focal theme (l’argomento in base al quale gli enti locali aderenti sono invitati ad organizzare attività per la cittadinanza) ”La condivisione degli spazi pubblici” (Shared Public Space) e si basa su 4 principali Linee guida tematiche di intervento:
1. Vivere lo spazio pubblico in modo diverso. Lo spazio pubblico è di tutti! Chiunque dovrebbe poterne usufruire in sicurezza, per la mobilità personale ma anche per le interazioni sociali.
2. Riqualifichiamo insieme lo spazio urbano. Occorre coinvolgere la comunità locale negli interventi di riqualificazione urbana, tenendo in considerazione i diversi utenti e le differenti modalità di trasporto. Ciò aiuterà a ripartire lo spazio nelle reti di trasporto in modo tale da adattarsi al contesto locale e permettere la coesistenza di tutte le modalità.
3. Strade scolastiche: creare uno spazio sicuro per gli spostamenti attivi. La creazione di strade scolastiche sicure non è importante solo per la sicurezza dei nostri figli; queste iniziative favoriscono una transizione generazionale verso una mobilità attiva più sicura.
4. Pianificazione e progettazione di strade più sicure. La pianificazione e la progettazione di strade più sicure devono prendere in considerazione tutti i residenti e le diverse modalità di trasporto. Gli urbanisti dovrebbero essere (ri)educati a equilibrare la ripartizione dello spazio stradale e a proteggere gli utenti della strada vulnerabili. Anche le organizzazioni non dovrebbero dimenticarsene quando preparano dei piani per la gestione della mobilità.
Possono partecipare alla Settimana Europea della Mobilità, compilando il format tutti i Comuni che intendono:
– organizzare una settimana di attività;
– attuare almeno una nuova misura a carattere permanente;
– prevedere la giornata “In Città senza la mia auto”,
I Comuni partecipanti possono liberamente scegliere uno, due o tutti e tre i criteri, con modalità assolutamente libere e senza alcun vincolo. L’unica condizione da rispettare è che le iniziative e le attività realizzate siano coerenti con il focal theme scelto per l’edizione 2024.
Anche le imprese, le ONG, le scuole e altri attori, comprese le città, che desiderano partecipare alla Campagna possono registrare online la propria Azione di Mobilità che può essere organizzata e registrata in qualsiasi momento dell’anno.
Come organizzare una Giornata senza auto in 10 mosse per chiudere le strade della città al traffico motorizzato e aprirle alle persone.
1. Definire l’area
L’evento può coinvolgere l’intera città o una sua zona specifica. Se vengono individuate più aree, queste possono essere collegate da percorsi pedonali. Considerare la tipologia dell’area (residenziale, lavoro, acquisti); accessibilità; parcheggio circostante, ecc. Fornire informazioni chiare agli automobilisti abituali.
2. Stabilire un orario
La scelta di un giorno feriale permetterà di massimizzare la riduzione di emissioni, rumore e consumo di carburanti, mostrando alle persone che sono possibili altre pozioni per i loro spostamenti quotidiani. Un’ora prima a un’ora dopo il normale orario di lavoro è la migliore opportunità. Anche il fine settimana senza auto o la domenica una volta al mese sono buone idee.
3. Essere chiari
I paesi e le città devono comunicare in modo chiaro, utilizzando tutti i canali disponibili. Evitare che residenti e pendolari siano colti di sorpresa. Una comunicazione chiara eviterà denunce per violazione delle regole. Insistere su argomenti a favore della mobilità sostenibile.
4. Coinvolgere le organizzazioni locali
Tra i più felici dell’iniziativa: i gruppi di ciclisti, le scuole, le imprese, le associazioni di residenti, comitati, gli operatori dei trasporti, ecc. Prestare particolare attenzione fin dall’inizio a negozianti.
5. Applicare il regolamento
Il mattino, le aree individuate devono essere chiuso al traffico motorizzato mediante transenne. Gli accessi alle zone pedonali devono essere monitorati. C’è necessità di assistenza da parte dell’autorità del traffico urbano, delle forze di polizia e di altri enti locali interessati.
6. Fornire alternative all’auto
Il trasporto pubblico deve garantire viaggi più regolari e una maggiore accessibilità alle persone con mobilità ridotta, tariffe speciali o biglietti gratuiti, parcheggio combinato con biglietti dell’autobus o del treno e biglietti con riduzioni per cinema, piscine, ecc. Anche le biciclette e i servizi di micromobilità sono un’ottima alternativa. Coinvolgere i gruppi ciclistici locali, cooperare con fornitori di servizi di micromobilità, promuovere l’utilizzo sicuro di biciclette e scooter condivisi. Non dimenticare l’uso delle bici da carico.
7. Considerare i servizi urgenti
Dovrebbero essere concesse deroghe a professionisti della sanità, persone con disabilità, servizi di emergenza e per lavori di riparazioni urgenti. Eventuali altre richieste di esenzione dovrebbero essere indirizzate al responsabile di dipartimento consiliare. Ridurre al minimo le esenzioni.
8. Pensare ai parcheggi
Alcuni pendolari avranno bisogno di un parcheggio dove lasciare le proprie auto. Il parcheggio deve essere collegato tramite trasporti pubblici, biciclette/scooter condivisi, camminamenti e infrastrutture ciclistiche, ecc. Vale anche la pena approntare servizi navetta speciali. I residenti devono sgombrare le strade il giorno prima.
9. Valutare e mostrare gli impatti
Raccogliere immagini su consumo di carburante, emissioni, impatto su salute di bambini che di adulti, livelli di rumore, traffico, costi, ecc. per dimostrare i benefici positivi delle Giornate senza auto.
10. Immaginare un futuro senza auto
La Giornata senza auto è l’occasione perfetta per dimostrare ai residenti a cosa assomiglia una strada o un’area pedonale senza traffico. È anche una buona opportunità per testare e implementare soluzioni permanenti. Molte sono le città che hanno già fatto quest’ultimo passo!