È stato pubblicato l’aggiornamento del Protocollo sulla gestione dei rifiuti C&D in UE che include anche le Linee guida per gli audit sui rifiuti prima dei lavori di demolizione e ristrutturazione degli edifici che mira a migliorare la fiducia nei processi di gestione e nei prodotti riutilizzati da materiali riciclati, che, seppure non siano giuridicamente vincolanti e non sostituiscano la legislazione nazionale, sono strumenti importanti per aiutare gli attori locali nella gestione di tali rifiuti che possono apportare significativi benefici ambientali, economici e sociali.
I rifiuti da costruzione e demolizione (C&D) rappresentano in termine di volume il flusso di rifiuti più grande nell’UE e un Rapporto del Centro di Ricerca Comune (JRC) ha stimato che al 2050 il loro flusso in termini assoluti raddoppierà, una migliore gestione può apportare notevoli benefici ambientali, economici e sociali.
La Direttiva quadro sui rifiuti 2008/98/CE mira a riciclare il 70% dei rifiuti da costruzione e demolizione entro il 2020. Tuttavia, fatta eccezione per alcuni paesi dell’UE, solo circa il 50% dei rifiuti C&D viene attualmente riciclato.
Inoltre, uno degli ostacoli comuni al riciclaggio e al riutilizzo dei rifiuti C&D nell’UE è la mancanza di fiducia nella qualità dei materiali riciclati, che riduce e limita la loro domanda, inibendo lo sviluppo di infrastrutture di gestione e riciclaggio dei rifiuti da C&D nell’UE.
Per aiutare gli operatori a migliorare le pertinenti pratiche in tutta Europa, la Commissione UE ha introdotto per la prima volta nel 2016 un Protocollo UE sulla gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione. Successivamente, nel 2018 sono state emanate Linee guida per gli audit sui rifiuti prima dei lavori di demolizione e ristrutturazione degli edifici. Sebbene questi documenti non siano giuridicamente vincolanti e non sostituiscano la legislazione nazionale, sono strumenti importanti per aiutare gli attori locali nella gestione dei rifiuti C&D.
Negli ultimi mesi, alla luce delle vaste riforme del panorama normativo che interessa l’edilizia, derivanti dal Green Deal dell’UE, dalla Renovation Wave e dal Circular Economy Action Plan, la Commissione ha intrapreso il lavoro di aggiornamento e consolidamento del Protocollo e delle Linee guida per rifiuti C&D, alla luce dell’evoluzione delle tecnologie, delle pratiche e della legislazione, e supportare il passaggio del settore a un’economia più circolare, coinvolgendo gli operatori del settore, autorità pubbliche a livello locale, regionale, nazionale e dell’UE, organismi di certificazione della qualità degli edifici e delle infrastrutture, clienti di materiali riciclati da costruzione e demolizione, workshop dedicati per raccogliere feedback ed esperienze degli stakeholder.
Ne è risultato il Documento “EU Construction & Demolition Waste Management Protocol including guidelines for pre-demolition and pre-renovation audits of construction works”,.il cui obiettivo è di aumentare la fiducia nel processo di gestione dei rifiuti C&D, nella qualità dei materiali riciclati condividendo una serie di regole e buone pratiche a cui professionisti e politici possano ispirarsi.
Il documento stabilisce una serie di regole e include esempi di migliori pratiche, tecnologie e strumenti provenienti da tutta l’UE per le seguenti aree:
– Identificazione di rifiuti C&D e prodotti da costruzione tramite pre-demolizione;
– Valutazioni pre-ristrutturazione;
– Demolizione selettiva;
– Separazione e raccolta alla fonte;
– Preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio;
– Logistica dei rifiuti;
– Trattamento dei rifiuti;
– Gestione della qualità;
– Condizioni politiche e quadro di riferimento.
Il raggiungimento degli obiettivi del Protocollo richiede know-how e cooperazione tra tutti gli stakeholder della catena del valore.
Nel campo di applicazione del Protocollo rientrano i rifiuti provenienti da lavori di costruzione, ristrutturazione e demolizione e i processi di gestione dei rifiuti C&D che garantiscano che le risorse possano entrare nel successivo sistema produttivo. Verifiche prima della ristrutturazione e demolizione di opere edili e viene data importanza alla demolizione selettiva delle opere edili a fine vita, poiché entrambi i processi svolgono un ruolo centrale nella creazione di catene del valore circolari, garantendo l’identificazione dei prodotti da costruzione per il riutilizzo e la preparazione per il riutilizzo e i materiali per il riciclaggio. Gli audit sono un prerequisito per la rimozione efficiente e la gestione delle risorse che possono rientrare nel mercato, affrontando tutti i passaggi della catena dei valori.
Invece, il Protocollo esclude la fase di produzione di nuovi materiali o di prodotti da costruzione, la progettazione, il processo di costruzione e la fase di utilizzo, nonché, in generale, la prevenzione dei rifiuti e i terreni da scavo e dragaggio.
Per quanto riguarda l’aspetto di copertura geografica, il protocollo è stato sviluppato per essere applicato in tutti i 27 Stati membri dell’UE.
Il protocollo stabilisce che la valutazione preliminare è una parte essenziale della gestione dei rifiuti C&D e fornisce una metodologia per tale valutazione volta a supportare le autorità nazionali nel raggiungimento dell’obiettivo UE 2020 per il riciclaggio dei rifiuti da costruzione e demolizione.
Inoltre, il protocollo espone i benefici più importanti che intende generare nel settore dei rifiuti da costruzione e demolizione e dei materiali riciclati:
– Aumentare la domanda di materiali riciclati da costruzione e demolizione;
– Promuovere nuove attività imprenditoriali e di nuovi stakeholder nel settore delle infrastrutture dei rifiuti;
– Sviluppare la cooperazione lungo la filiera dei rifiuti C&D;
– Progredire verso il raggiungimento degli obiettivi sui rifiuti C&D;
– Incentivare mercati UE armonizzati per i materiali riciclati da costruzione e demolizione;
– Generare statistiche affidabili sui rifiuti C&D l’UE;
– Ridurre l’impatto ambientale e contribuire all’efficienza delle risorse.
Il Protocollo è rivolto a:
– Professionisti del settore; settore edile (comprese le imprese di ristrutturazione e imprese di demolizione), fabbricanti di prodotti da costruzione, trattamento dei rifiuti, fornitori di trasporti e logistica, nonché aziende di riciclaggio;
– Autorità pubbliche a livello locale, regionale, nazionale e comunitario;
– Organismi di certificazione della qualità delle opere edili;
– Committenti di lavori di demolizione e ristrutturazione;
– Clienti di prodotti riutilizzati e materiali riciclati da rifiuti C&D.
La consapevolezza, la percezione e l’accettazione da parte del pubblico svolgono un ruolo importante nel raggiungimento dell’obiettivo del Protocollo. Le informazioni fornite nel protocollo possono supportare il lavoro educativo di istituzioni, centri di apprendimento, associazioni imprenditoriali ecc. e nella formazione e nello sviluppo di competenze.