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SERR 2023: “Non farti imballare!”

La XV edizione della Settimana Europea di Riduzione dei Rifiuti (SERR 2023) si focalizzerà sul packaging per sensibilizzare sull’importante impatto ambientale degli imballaggi, promuovendo un comportamento di consumo e produzione più sostenibile. Da settembre cittadini, imprese, associazioni, pubbliche amministrazioni e scuole potranno registrare le proprie azioni da tenersi fra il18 e il 26 Novembre 2023.

Da settembre sarà possibile registrarsi per la Settimana Europea di Riduzione dei Rifiuti (SERR), l’elaborata Campagna di comunicazione ambientale, promossa dall’UE per aumentare la consapevolezza tra i cittadini sulle eccessive quantità di rifiuti prodotti e sulla necessità di ridurli, che si svolgerà dal 18 al 26 novembre 2023.

Anche per la SERR 2023, l’obiettivo del Comitato Promotore Nazionale, composto da CNI UNESCO in qualità di invitato permanente, Ministero dell’Ambiente e della Transizione Energetica, Legambiente, Utilitalia, Città Metropolitana di Torino, Regione Siciliana, ANCI, Federconsumatori Lazio, E.R.I.C.A. soc. coop. in qualità di partner tecnico e AICA (Associazione Internazionale Comunicazione Ambientale) che si occupa della segreteria organizzativa, è di coinvolgere il più possibile Pubbliche Amministrazioni ed Enti localiAssociazioni e ONGIndustria e mondo delle impreseIstituzioni scolastiche, Cittadini o soggetti riconducibili alla categoria “Altro” (per esempio: ospedalicase di riposocentri culturali…) a proporre azioni per la riduzione dei rifiuti, e come nelle passate edizioni Regioni&Ambiente sarà media sponsor.

Tema specifico della XV edizione, è “Packaging” con slogan Non farti imballare” per sensibilizzare sull’importante impatto ambientale degli imballaggi, promuovendo un comportamento di consumo e produzione più sostenibile, in linea con l’approccio adottato dalla Commissione UE di un nuovo Regolamento sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio.

Nella nostra vita quotidiana, gli imballaggi svolgono un ruolo cruciale nel contenere, proteggere, trasportare e presentare ogni tipo di merce. Tuttavia, la realtà è che gli imballaggi hanno un enorme impatto sull’ambiente.

L’utilizzo di materiali vergini per gli imballaggi rappresenta una grande sfida: il 40% della plastica e il 50% della carta utilizzata nell’UE sono destinati proprio al packaging. Inoltre, quando giungono alla fine del loro ciclo di vita, gli imballaggi costituiscono il 36% dei rifiuti solidi urbani. È evidente come la situazione richieda un’attenzione immediata.

La produzione totale di rifiuti di imballaggio nell’UE è aumentata significativamente, passando da 66 milioni di tonnellate nel 2009 a 78,5 milioni di tonnellate nel 2019 (circa 173 kg per abitante). La pandemia COVID-19 ha ulteriormente influenzato questa tendenza, poiché le vendite online, gli acquisti nei supermercati per il consumo domestico e la consegna di cibo da asporto o a domicilio sono aumentati considerevolmente.

Quando l’imballaggio diventa rifiuto, viene suddiviso in due categorie: riciclabile e non riciclabile. Purtroppo, dal 2012 al 2020, la quantità di imballaggi non riciclabili è aumentata. Questa situazione è aggravata dalla mancanza di infrastrutture di riciclaggio e dalla non redditività del processo di riciclaggio, che porta una significativa quantità di rifiuti riciclabili a finire comunque in discarica. 

Inoltre, una parte considerevole di rifiuti di imballaggio non viene nemmeno raccolta e differenziata, causando gravi danni all’ambiente, soprattutto agli ecosistemi marini.

Per affrontare questa sfida, la Commissione UE ha fissato l’obiettivo ambizioso che tutti i tipi di packaging siano riutilizzabili o riciclabili entro il 2030, in modo economicamente fattibile. Ciò implica la necessità di ridurre gli imballaggi e il sovraimballaggio, riducendo al contempo i relativi rifiuti. In questo contesto, la prevenzione dei rifiuti gioca un ruolo fondamentale per raggiungere l’obiettivo prefissato.

L’impatto ambientale varia a seconda del materiale utilizzato. Ad esempio, l’imballaggio in plastica ha la più alta intensità di carbonio, emettendo 1,8 tonnellate di CO2 equivalente per ogni tonnellata di imballaggi in plastica prodotta. La carta/cartone e il vetro seguono con emissioni rispettivamente di 809 e 565 kg CO2e per tonnellata. Gli imballaggi in legno, invece, emettono solo 19 kg netti di CO2e per tonnellata.

Inoltre, una valutazione delle relazioni di allarme precoce della Commissione UE ha evidenziato che la plastica è la sfida principale per il riciclaggio degli imballaggi, con 19 Stati membri che rischiano di non raggiungere l’obiettivo del 50% di riciclaggio entro il 2025, principalmente a causa dei bassi tassi di raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio in plastica. Questo sottolinea ulteriormente l’importanza di promuovere la prevenzione dei rifiuti di imballaggio, poiché il riciclaggio da solo non può essere la soluzione completa.

La domanda di imballaggi, combinata con bassi livelli di riutilizzo e riciclabilità, comporta la costante necessità di risorse primarie non rinnovabili

Inoltre, le emissioni di gas serra generate dagli imballaggi continuano ad aumentare, con una previsione di raggiungere 66 milioni di tonnellate di CO2 entro il 2030. Le microplastiche generate dagli imballaggi hanno effetti dannosi, soprattutto sull’ambiente marino.

Attraverso il miglioramento dell’efficienza del packaging e il potenziamento della raccolta differenziata, è possibile ridurre significativamente il problema delle microplastiche e aumentare la qualità dei materiali pronti per il riciclaggio.

In questo contesto la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR) che si concentra sul packaging per la seconda volta nella sua storia (la prima volta è stata nel 2016), a dimostrazione che il tema continua ad essere fondamentale per la transizione ad un’economia circolare, aumenterà la consapevolezza del forte impatto ambientale degli imballaggi, fornendo come sempre input, idee e supporto per promuovere un comportamento di consumo più sostenibile, guidando la comunità della SERR verso i tipi di imballaggio e le alternative esistenti per ridurre i rifiuti da imballaggio e offrendo strumenti di comunicazione, idee, input e supporto per promuovere un comportamento di consumo più sostenibile

Lo scorso anno con 5.778 azioni validate, l’Italia ha confermato la sua leadership in Europa. Inoltre, le azioni più originali e meritevoli selezionate potranno concorrere agli EWWR Awards.

Come da tradizione consolidata nell’ultimo giorno di Ecomondo, il Salone internazionale di Italian Exhibition Group (IEG) dedicato alle tecnologie industriali e ai servizi per l´economia circolare (Fiera di Rimini, 7-10 novembre 2023) presso lo stand di Utilitalia avrà luogo la Conferenza stampa di presentazione della XV edizione della SERR.

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