Risorse e rifiuti

Rifiuti organici: un Manuale per la gestione circolare  

Sviluppato dalle esperienze maturate nel corso del Progetto CityLoops, finanziato dall’UE, un Manuale messo online può aiutare i governi locali e regionali ad implementare pratiche di economia circolare nel settore dei rifiuti organici.

Nell’ambito del Progetto CityLoops, finanziato dall’UE e coordinato da ICLEI-Europe, la rete dei governi locali e regionali impegnati nello sviluppo urbano sostenibile che sostiene l’attuazione del Green Deal europeo, la strategia generale dell’UE per la neutralità climatica e per costruire comunità più resilienti ed eque, è stato approntato un Manuale per la gestione circolare dei rifiuti organici che può aiutare i governi locali e regionali ad implementare pratiche di economia circolare nel settore.

Il Progetto CityLoops ha coinvolto 7 città europee di piccole e medie dimensioni con l’obiettivo di sviluppare una serie di procedure innovative, approcci e strumenti ad accesso aperto per incorporare la circolarità nella pianificazione e nei processi decisionali per i rifiuti organici e i rifiuti da costruzione e demolizione (C&D), i due flussi di materiali urbani più significativi con un notevole impatto ambientale nelle città europee.

Høje-Taastrup e Roskilde (Danimarca), Mikkeli (Finlandia), Apeldoorn (Paesi Bassi), Bodø (Norvegia), Porto (Portogallo) e Siviglia (Spagna), le città europee coinvolte in CityLoops, hanno strutturato i loro progetti in 3 fasi:
fase iniziale di preparazione, inclusa una serie di analisi preparatorie, mappatura delle parti interessate e pianificazione partecipativa; 
fase di dimostrazione, con l’implementazione e verifica delle soluzioni;
fase di replica, con l’ampliamento delle soluzioni e azioni a livello regionale ed europeo. 

Il tale contesto, in qualità di replicatori di CityLoops, i membri ICLEI di Espoo (Finlandia), Gand (Belgio), Murcia (Spagna) e Vienna (Austria) hanno sviluppato strategie di attuazione e piani per azioni di economia circolare nella loro città, sulla base delle lezioni apprese dalle città coinvolte in CityLoops.

Sono state approntate campagne di sensibilizzazione, strumenti di supporto al processo decisionale sulla circolarità e di simulazione degli impatti per la visualizzazione in 3D e l’esplorazione di come gli acquisti del settore pubblico possono creare mercati per prodotti e soluzioni innovativi dell’economia circolare.

I rifiuti organici rappresentano tra il 30% e il 50% dei rifiuti solidi urbani generati in Europa, pertanto le autorità locali devono implementare soluzioni e misure per rallentare, restringere e chiudere i cicli biologici se vogliono rendere la transizione circolare una realtà. 

Il Manuale “The circular biowaste management handbook for local authorities” evidenzia ciò che è stato messo in atto durante i 4 anni di durata del progetto CityLoops, distinguendo tra prevenzione, raccolta e valorizzazione dei rifiuti organici

Inoltre, mostra come, attraverso una serie di azioni trasversali, i comuni possono creare un ambiente favorevole che supporti l’adozione della circolarità da parte di tutti gli stakeholder locali. Questi “facilitatori” sono stati utilizzati all’interno di CityLoops durante tutta l’implementazione delle azioni dimostrative (cioè durante, ma anche prima e dopo) e sono stati parte integrante del suo successo.

Il manuale fornisce una panoramica passo passo di come le città di tutta Europa possono replicare il lavoro svolto nel progetto e presenta esempi pratici che descrivono come le città hanno implementato gli strumenti sviluppati, perché hanno preso determinate decisioni, cosa avrebbero potuto fare diversamentecome tutto ciò si inserisca nelle più ampie in strategie e politiche circolari europee.

Il manuale è suddiviso in due sezioni principali:
– la prima sezione si concentra su come implementare la circolarità;
– la seconda sull’abilitazione della circolarità, con particolare riguardo ai rifiuti organici e ai cicli biologici.

Per rendere la circolarità una realtà, gli enti locali devono attuare soluzioni e misure per rallentare, ridurre e chiudere i cicli biologici, proprio come Apeldoorn, Mikkeli, Porto e Siviglia hanno fatto all’interno di CityLoops.

Le soluzioni e le misure possono essere classificate in base ai loro benefici ambientali, seguendo la “gerarchia dei rifiuti”. Pertanto, gli enti locali dovrebbero dare priorità alla prevenzione dei rifiuti organici (riduzione) e alla ridistribuzione delle eccedenze alimentari (rallentamento), per evitare che diventino rifiuti. Tuttavia, è importante riconoscere che spreco alimentare e sfalci e potature da giardini saranno inevitabilmente generati. Quindi, gli enti locali devono sviluppare la valorizzazione dei rifiuti organici (chiusura), definendo delle priorità di trattamento decentralizzato, soprattutto di compostaggio a livello domiciliare e di comunità. Nelle aree dove il trattamento decentralizzato è irrealizzabile, ad esempio nei centri urbani, dovrebbero essere istituiti sistemi di raccolta differenziata e impianti di trattamento.

Fonte: CityLoops

Il manuale costituisce un punto di ingresso per comprendere e lasciarsi coinvolgere nel complesso flusso di rifiuti. Tuttavia, all’interno di ogni sezione si possono rinvenire risorse approfondite e specifiche.

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